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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’120Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Alessandro di Biasio - Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini |
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Appaiono belli in vetrina,
abiti alla moda, all’avanguardia
ma con brutte rifiniture, imperfezioni.
Solo stracci ad attirare lo sguardo
e l’indice puntato dei passanti.
Votati recensiti apprezzati.
E l’abito buono, impeccabile
in ogni
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| Il secco macinato dalle ruote della bici, crocchia
canta come le cicale. Quasi mi addormenta.
C’è vita negli spazi crepati della fertilità terrosa.
Insetti sciocchi cadono ancora nelle trame sottilissime
di pungenti ragnetti rossi
lucenti formiche si
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| Mi fa male il tempo
soffro le ore, i minuti
appesi ad un ramo senza foglie
nell’albero che non ha radici
mi seducono e mi tormentano
ma il giorno è senza sole
si bagna di piogge improvvise l’asfalto
dicono che poi si lavi, si purifica da
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| Scende la sera
sul piano del
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| E’ quando un’emozione è troppo forte,
quando s’accentuerebbe se in parole
fosse messa, che ad essa chiude porte
il poeta che uscire da lì vuole.
Per evitare ben ingrata sorte,
per non incrementare ciò che duole,
come il pittore alle nature
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| D’amare oltre la ragione
oltre il bene, oltre il male
oltre quel cielo
che mi guarda e mi vuol rapire.
D’amare oltre le rose
oltre il bacio sulle ciglia
oltre i ricordi
la sabbia e quest’argilla
che mi lega le mani.
D’amare oltre il cuore
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| E’ così che ti ho trovato,
abbandonata e sporca
tra i vicoli di Vietri,
proprio li,
dietro una porta.
Coperta di polvere e immondizia,
eri nata per essere regale coppa
ma nel forno il fuoco
ti ha bruciato una costa.
Come un bambino felice,
ti ho
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| Tra le mie mani
frammenti
di un’ignota identità.
A stento
riesco a trattenerli
basterebbe
il sospiro del mio struggimento
per farli
volar via.
Anche
se
minuti e impalpabili
una droga potente
sono
capace di lacerare
il continuum
di
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| Metti gli accenti accesi
alla storia
dei miei giorni
e le parentesi
al posto giusto
per stare noi soli.
E puntini
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Del tutto inaspettata
la metto come vuoi nell’insalata
tra il cardo e la cipolla ridanciana
col sale il dio limone e una soprana.
Speciosa e siciliana
è dolce come un fine settimana
in compagnia gustata
ti fa sentire il re della serata.
Che
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Il sesso ci appartiene per natura,
è la maturazione generale
del fisico che oltre alla struttura
procede a un cambiamento personale.
Il sesso ci accompagna nella vita,
arriva insieme con l’adolescenza
e poi ci lascia nell’età ...
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Lascia che io ti lecchi
le corde troppo strette
e che senta il sapore
del sudore nella polvere
La luna ha dimenticato
l’argento sulla tua pelle
e qualche volta anch’io
ho sognato di percuotere
I desideri che lasciavi
abbandonati sul
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Sei una ferita aperta
grondante di domande
aggrovigliate
senza principio ne’ fine
Implosione di dolore
Il tuo sangue è fiume
Ho navigato acque più scure
accese di speranza, le tue
sposano foce e mare
ed io resto a galla
per morire
Sei una
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Adesso dove sei o mia infanzia?
ti ho perso nella lunga lontananza
ma tracce son rimaste tue e mie
un cuore di bambino batte nelle poesie
ricordi amico mio le colonie estive
nella mia mente sono ancora vive
le recite le corse e le
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Il Tempo
ha tante domande
ma poche risposte,
scopri
che non esistono fate
né streghe,
chi è furbo sorpassa!
Il tempo,
è fumo che lascia il comignolo,
diventa nuvola
formando fiumi e torrenti,
non tutti
sfociano in mare
molti li
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| Manda in estasi il cuore
la gioia del vivere insieme
e dà il senso dell’amore
che aumenta, avanza e brilla
ed invano si scrolla.
Poi, certo, inebria
anche l’esser felici
ma la felicità è diversa
è come un pallido raggio di luna
riflesso da
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| una stanza tale fatta di ore
di gente rude e introversa, studiando
del profilo il vizio fragile e poi
dagli zigomi
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| Caro Paese
sontuoso e posto su di un colle
osservi con placido torpore
il mare davanti a te disteso
e tra i segreti di storie antiche
ti fai perla mediterranea sotto il sole.
Delle miti stagioni te ne fai vanto
i tuoi vicoli di altri tempi
sono
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Ebbi gocce salmastre ad
imperlar corolle e
falene ad impollinarle,
cantavano cicale ad ascoltarle e
sognai, prati immensi a
correr nell’erba fresca e mattutina,
boschi dalle risa fragorose a
cercar funghi a cuor in
solidale amicizia.
Battito a
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Urla l’anima
al calar della
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piange il vento
le foglie canterine non hanno più voce
tristi rami sembrano invocare il cielo
chiedere perché?
Perchè
anche il ruscello ch’era così felice
e gorgogliava splendide poesie d’amore
ora piange tra sassi di deluse carezze
mi
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Un angolo del cuore
dove ci potresti stare bene
facendo perdere i pensieri
desiderando solamente di trovare
tanto amore.
Ci potresti inventare
un piccolo paradiso
con un’ oasi di pace
dove non si può resistere
senza volersi bene.
Un angolo
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| Narciso e la luna...
ingannevole illusione ad eccitare
il piacere nel tuo sguardo
riflesso di sogni da ammirare
unici e irripetibili
in ogni diversità del mondo.
L’arte che ti specchia
e la bianca luna che ti imita con se stessa
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Alto lo sguardo
bellezza del pensiero
come la vela
smossa da lieve
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Julie |
16/08/2019 19:50 | 604 |
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Sono diventati uomini
e da loro sono nate altre vite
tra paure e speranze.
Fiori sui sentieri e medaglie
ai loro verdi traguardi.
Ti sei perso il paradiso
arroccato tra gli scogli nel cielo
e tutto il tempo del travaglio
e delle promesse
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Hai scelto me,
non sapevo quale blu fossi,
solo mari di cielo,
ed eri più blu d’una dea corallo.
A trovare l’eco
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Jim27 |
16/08/2019 17:35| 1483 |
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E ti svegliava la flebile luce
del sole appena nato ed eri pelle
e svelavi i tuoi seni in controluce
nella penombra, scolpendo le belle
forme e un sorriso ch’era dolce incanto!
Il fuoco divampava e il sentimento,
e come un’onda ti inarcavi e
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| Se mi cibo di pensiero
non estinguerò di lui la fame.
Verità, quali sono le verità
che ognuno dentro di sé
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| Guardo il cielo
da una porta
mai completamente aperta.
Non vedere l’azzurro
districarsi dalle nuvole
è un peso.
Farmi strada
senza spegnere illusioni,
senza dovermi accorgere
di restare ferma
e non andare avanti,
non alleggerisce
la
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| Una briciola di infinito
è il giardino del mio pensiero,
dove la mia mente passeggia
già vestita per l’aldilà,
nei suoi leggeri passi
un po’ si ferma per parlare
e l’attimo già vive
della sua immortalità.
La storia, lunga lunga
se la prende per
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Sugnu scrusciu di rina
senza culuri ‘nto cori ra matina
’u ventu m’arrivota
’u Suli m’arrisbigghia
ma lu cori scuntentu fa nesciri nigghia
e ‘a fantasia nguttuta cchiù nun disia...
sugnu scrusciu di rina
scrusciu senza ciavuru
comu nu ciuri
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| Tu taci. E la terra trema
- al tuo silenzio
ore sospese, ore
quando manca il respiro
e il coraggio di vivere
tu taci
tace con te anche il mare
e si ferma il cuore
come quando la nebbia sale
a coprire i campanili
e dentro di te, qualcosa
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| Arde la terra e non trovo pace,
si specchia in bottiglie di plastica,
le nuove isole
tra l’azzurro del mare.
Un gabbiano si posa,
mangiando zucchero
e veleno
di variopinti frutti galleggianti
e non proibiti.
Una nuova nube violastra
invade il
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E’ sempre più bonaria
e, aperta la natura.
La notte serena
rafforza la scorza,
il venticello fresco
vivacizza l’amicizia
con l’ambiente circostante
popolato di fusti e secolari piante.
Chi vuole può ascoltare
il sonoro parlare del
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| Sono tante le vie che il Signore
ci offre davanti le spine della vita
e son pochi a chiedergli perdono
per la nostra poca fede e l’ abbandono
Non è facile oggi giorno continuare
a credere nella Sua presenza
davanti a tanta miseria e crudeltà,
E’
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| Salì le scale fino al quinto piano,
ma vide sulla porta della stanza,
il solito cartello scritto a mano:
“L’Ufficio è
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| Raccolsi una goccia dalla pelle brunita
e ne gustai il sapore
e come fiore aperto alla rugiada
attesi la tua carezza.
Bisbigliai al lampo una dolce nenia
ritrovata dai sogni di bimba
e ne dipinsi maree profonde
come candele accese in tua
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| Tasselli variopinti affluiscono
or piroettanti or gravi
su una matrice amorfa
fluida rotante in innumerevoli celle
La matrice si amalgama
si addensa incorpora in sé
frammenti di luce schegge di speranza
vortici infiniti di ansia e paura
Il
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Sembrate più pallida
quando io mi fermo
a spezzare un respiro
sulla pelle offesa
E non resta che la notte
a far da cornice
al lamento inascoltato
delle ultime carezze
Ben presto divenute
gesti improvvisi
da nascondere e poi
gettare via nel
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Non manca mai a nessuno quell’amico,
ridendo or ve lo dico, deficiente
a cui non basta niente; e niente cerca
quel sordido importuno che l’intrico,
che qui lo maledico, ed ampiamente!
E quotidianamente noi si alterca
per quella sua ricerca
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Davanti il tuo bel corpo ecco m’appare,
con quelle curve da mozzare il fiato,
danzando sensualmente vuoi mostrare,
la tua bellezza per sentirmi amato!
Avvolto un lungo telo alle tue grazie,
chiedi che ti riscopra lentamente
con te ballando, fin
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Ho acceso
venti di resilienza
su falò consumati
col fuoco dei ricordi,
ho afferrato
seduzioni di sogni
al di qua di scritture
e nuvole in affitto.
Ora rimpiango
quei silenzi del verso
nell’inverno del cuore
contrappunto
a tremolii di
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Splende la vita
su questa terra
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Notte di San Lorenzo,
quella delle stelle cadenti.
Incredula e disinteressata,
fino ad ieri.
Anch’io stanotte aspetto,
la stella del mio desiderio.
Immobile, col naso in su,
siedo sull’erba, odora di speranza.
Gelide mani intrecciate,
cingono
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Per uno sguardo
oltre i veli
che
la Realtà ci nascondono
a cosa
saremmo disposti
a rinunciare?
Alla sterile consuetudine
che
rende ogni giorno
dagli altri
indistinguibile?
All’insaziabile desiderio
che
mai
trova
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| Nella sala illuminata una miriade di voci
frenesia dovuta al momento
la fretta invadeva l’animo
il cuore di mamma e papà battevano senza tregua
le voci lavoravano con comandi segreti
il cuore traballante di forti incertezze
lasciava la via
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| C’è spazio e spazio
- sospeso o in volo -
nascosto a tratti
ma proteso
all’ideale unione,
al bilancio impossibile
da quadrare in
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E forse discorrerò col tempo quando sarà nostro
ed il succedersi delle stagioni non detterà mutazioni
a letarghi e risvegli ai cardini del mondo, sempre vivo in noi.
Forse ci saranno le tanto attese mietiture
e noi sosteremo ebbri ed inconsapevoli
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Mentre ancora ti penso,
inciampa e fugge
il mio precario equilibrio,
vecchia croce
che stancamente trascino
e mal sopporto.
Piange la mia anima,
sciolta in rigagnoli
di luce lieve e lenta
e, mentre il sole buca
un cielo a tratti tinto
di
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Giorni andati somministrati a piccoli sorsi
in bicchieri di vita e pur sempre col sorriso,
giorni passati su pagine in bianco e nero
dove un tempo eri solo un colorato iride
in quel cielo ogni volta più iridescente
ch’era passaggio della nostra
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Puorteme cu te
dint’a stu mare ‘e suonno
’ncoppa a chest’onne ‘e nonna
c‘o sole ca me cura
c’a vita ca se strura.
Puorteme cu te
’ncullato a sta fenesta
ca s’è cagnata ‘a vesta.
Famme senti’ nisciuno
famme turna’ quaccuno
cu tutta ‘a
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| All’ombra, dei tuoi capelli sciolti
poggiavo la mia mano,
e li muoveva il vento, di un pensiero
più lontano,
vicino alla fontana oscura
specchio e pozzo
dei tuoi occhi ribelli, l’arsura
sulle tue labbra
voce bianca di un’estate, e
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| Ho visto una chitarra abbandonata,
in fondo al magazzino di mio nonno,
l’ho ripulita tutta e l’ho provata,
aveva un suono che parlava al cuore.
Chitarra mia,
da quando lei ... se n’è andata via,
ho sempre pianto dalla gelosia
e stavo
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| Lessi il futuro
in un angolo dei tuoi profumati petali di velluto
ed armonia di voce sentii
squillante e limpida rimbalzare al cuore.
Lessi il futuro
in un fremito di vento improvviso
che fece accapponare la pelle
tiepida di sole cocente.
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Ti tengo ai piedi del tavolo
come una statua di carne
alla quale ogni tanto si danno
carezze di nuvola infranta
Nuda come stella di marmo
che brilla di una luce
non propria ma riflessa
in uno specchio dei desideri
Ti lego quando ho voglia
di
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Mi piace sognare
sentirti dentro ad occhi chiusi
il tempo cambia tono
il tempo cambia ritmo
ed è sereno
verrò a cercarti negli abbracci
delle rondini nel cielo che segnano
i nostri nomi con le scie.
Fuggire insieme ai ricordi
ieri
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Ne’ la stalla, tutti l’animali
vollero fa’ un giorno l’elezzioni,
e subbito se chiesero si avessero opinioni.
Er bove
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Pur se di te mi resta solo l’ombra
che si riflette ancor sulla parete
dell’anima ed il vuoto più m’adombra
del tuo calore, ché di te ho sete
e tasto l’aria con malinconia,
per la mancanza che non scaccia via,
il tuo pensiero mai dal cuore
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Ci si accomiata dal giorno. Pesante, rivelatore
di altri tasselli in dissesto. Devianza di immagini
ed incrinature di specchi. Forse tra le palpebre
che si spengono esauste cessa il susseguirsi
di visioni che temono il futuro, col cadere
di
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E continuo a pensarti
mentre cerco di fermare
inutilmente il tempo
accarezzando
la distanza che dalla luna va al sole
equilibrando la mia solitudine
che tormenta il cuore .
E piange
questa stanza
su vecchie foto ingiallite
e null’altro v’è
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334275 poesie trovate. In questa pagina dal n° 23341 al n° 23400.
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