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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’103Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Alessandro di Biasio - Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini |
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Sei qui in attesa scandendo i minuti
certa di quell’attimo che si colorerà di rosa
fiore gradito capace di allestire il futuro
avrà il suo bel daffare onde elargire sicurezza
in un mondo dove tutto sembra eclissare
fiducia rispetto
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C’era una volta un grande personaggio
potente in campo internazionale,
guidava con estrema competenza
il suo Paese ...
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Ecco, sbiaditi orizzonti
nascere sulle paure del mondo,
evanescenti come i pensieri stanchi
della mente che non guarda nulla,
né sembra attratta dai colori accesi
di una visione lontana e arresa.
Nel silenzio che scuote i sensi
il corpo non
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E persi ogni barlume in quel momento
quand’ella, avvicinandosi, il suo dito
sulle mie labbra pose! Un infinito
brivido corse sulla pelle e, attento,
negli occhi suoi scorgevo il sentimento!
Ne scaturì il bacio più sentito
che sapeva d’un dolce
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pensieri
attimi d’amore
che rivivo
e tutto torna
come allora.
Stessi batticuori,
stesse emozioni ...
no, non è cambiato niente,
l’amore si era solo calmato,
rassegnato.
Ora rivive
come per magia,
l’amore,
quello mio
il tuo
il tempo
l’ha
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Prenditi tutto il tempo
che le nubi concederanno
a queste sere di tardo autunno
io sarò qui con i miei dolori
Attenderò tre lune
prima di respirare nuovi sogni
lentamente, come il mare
quando il vento latita nel cielo
E la nostalgia incide
le
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Spesso la via semplice fuggiamo,
per vicoli e snodi oscuri
e cadenziamo il passo
prima d’ invertir la rotta
lì dove siamo giunti
senza subir soprusi
e con nostra ferma convinzione.
Straripiamo in fiumi di parole
amanti sempre del clamore
in
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Occhi neri
ch’emergono dalla nera e
corvina massa.
Un’adolescente
e solo la punta delle dita
a lasciar la rossa accusa.
Non un segno, non un grido
che dica
non un Dio che racconti
dove la morte s’annida.
Il tramonto
è stato l’ultimo
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Tuonano i silenzi nella notte dei morti
memorie spoglie di poesie perdute.
Ai lati dei fossi le rose non fioriscono
è terra spenta di un grigio vulcano
polvere del tempo bagnata di fuoco e fango
nel precipitoso morire
le parole abbondano di
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Galleggia nell’aria
ne è colmo il cielo
il silenzio che sento.
Dentro di me fa rumore,
un rumore assordante
che sembro quasi temere.
Non ha il colore del prato
non ha la luce dell’anima
ne la tranquillità ovattata
del cuore...
E’
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Dammi la dolcezza di una coccola,
abbraccia la mia schiena
e rendi le tue braccia laccio
impossibile da sciogliere.
Scappa con me quando il vento si ferma
e il cielo dipinge la terra d’azzurro,
senza pugni e sogni,
ma con i tuoi occhi
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Non andartene stasera
adesso che la pioggia batte forte i denti
e si nasconde sotto i terrapieni.
Oggi le nuvole hanno il candore di un abbraccio
e ruotano in un soffio di vento
come antichi carillon.
Ne sento la straziante musica
che mi
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Per starti accanto
l’unica strada
è il pensiero,
trascina il suo corpo
osservando le stelle
come fossero torce,
le nuvole
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Mi trovo in varie corsie d’ospedali, studente tirocininante tra i dottori,
si tratta di pazienti gravi terminali, se dentro non hai forza son dolori.
Come fuoco dentro che la strugge, un fiore lentamente che avvizzisce.
il tormento pian piano la
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Mai dire sapremo cos’è un fungo,
una rosa, un frutto...
Non ne sapremo mai dire l’essenza,
l’intimo costrutto.
Né poesia,
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A volte
mi chiamo
e non mi sento
e i vestiti stretti addosso
rallentano il passo
sulla china e i tornanti.
A volte
sono la nota stonata
che esce dal coro
a tendere orecchie
e sgranare gli occhi.
A volte
vivo sospinta
dai
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La brace è ardente, vedi?
Il fiocco cade soave, senti?
Il calore ti avvolge
se il freddo ti bacia,
la vita ti
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E ricordo ancora quella sera
in una vetusta osteria con il camino
quante storie narrate con semplici parole
i nostri occhi ad allungare le ore
nel desiderio di non mai terminare
il fascino incantevole di memorie antiche.
Così morbidi voli con i
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Puoi immaginare un bacio?
Ricostruirne il tatto?
Le umide labbra
che scivolano tra esse
questo stringersi dentro
legarsi con la bocca.
Puoi immaginare il fuoco
che dal tuo corpo si estende al mio
puoi immaginare una stella?
Un silenzio
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| Scendiamo piano le scale.
Ti restituisco il tempo di sentire
ogni granello di vita.
Di fare un bagno fra le
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| Scarlatte e rutilanti come il sangue
le labbra che lambisco con la lingua,
dal desiderio il corpo geme e langue;
e più ti sfioro e più l’ardore impingua.
E di un abbacinante bianco perla
i denti ed il tuo pallido incarnato;
gli occhi socchiusi,
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| fermatosi il giro del tuo sangue
non avrai più nome né voce
le impronte che hai lasciato?
impigliati ai rami
fra cirri e nembi
l’essenza dei tuoi versi sparsi
i ricordi i sogni gli io che fosti
forse dal fondo dello
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A rifocillar suol di terra
la pioggia si diffonde
ad inondare ogni dove.
Svenevole mistura di acqua e
miele in seduzione d’anima.
Consueto memorial a
scendere dal cielo e bagnar il mondo,
piove e siedono le famiglie intorno al
focolare ad union
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Non devi approfittare di assolvere a quel compito
non sempre puoi credere di farla franca
lo zampino di qualcuno
potrebbe farti rovinare tra i ciottoli
non sentirti immune dagli eventi del mondo
non ti fidare di coloro dei quali
non conosci il
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La luce dei lampioni
illumina la strada
e sopra ai marciapiedi
ci sono le ragazze ...,
son le passeggiatrici,
ossia le prostitute
che aspettano nel buio
l’arrivo dei clienti
svolgendo quel mestiere
antico come il mondo,
un lurido commercio
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Mi dice lo scienziato cose strane:
– che il tempo non ha sempre stesso passo;
che al mare lenta va la gente a spasso
mentre che al monte fremono gincane.
– Per l’uno si fa lunga la giornata
e tempo pure a sera può avanzare;
l’altro non riesce
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I sogni sembravano
nati dal mare
in quelle sere scure
quando il sole muore
Velocemente
dietro alle spesse nubi
portate dal vento
verso la pioggia nera
Le carezze sorgevano
appena prima dell’alba
quando i tuoi occhi
stanchi di morire
Si
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E canta e se sente sta vita
ca saglie e ca scenne sbanita
tenenno int’a sacca ll’ammore
ca ‘e vote fa sulo rummore
cu chesta tempesta ‘mmeriosa
ca passa p’o core e p’e stelle
scazzate guagnaste e zitelle.
E comme fernesce ‘a nuvena
‘o sango nun
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Non ancora lo sguardo avea fissato
nell’azzurro dei sogni,
e ancora amava questa terra viva
e germogliante; e il mandorlo rivide
fiorire, eppure il glicine
ornare di corimbi
la ringhiera di ferro!
Passò, col vento ancor di primavera,
l’olezzo dell
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| Sa dove mettere il dito
per scostare
dalla sua stessa ombra
la mortale onta che monta.
Non schiaccerà i pulsanti
né della coscienza
né della responsabilità
ma quelli del vittimismo
e della viltà.
Il fallito è certo
che la sua bugiarda
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| Campane del vento
sui fiori di plastica
gemono per il fumo.
Dimentico nello spazio vuoto
il fluido tempo
che brucia vento d’amore.
Cenere non addormenta
la magia del cuore,
è stanca delle nuvole nere.
Ma senza te sarà abbastanza?
Il
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Ed ora figlio, che figlio sei e padre,
pei tuoi pargoli digiuni
e ti neghi sollazzi e svaghi
e il tempo per chi curvo,
siede pensoso e stanco,
vai prolungando.
La vita ha leggi crudeli, sempre.
E sebbene non chieda preferenze
impone
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Nella penombra
nascondigli intriganti
ove nascondersi,
trovarsi.
Abbandonarsi languidamente
desiderio fremente,
della pelle.
Nel fuoco che
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Lenta cade
una goccia,
segue il mio volto,
disegna uno sguardo,
spiana una ruga.
Chiama la mia mano
in cerca della tua.
Mamma!
Ovunque tu sia.
Che bella rosa fu
nelle tue dita
la mia vita.
E come lo è ora.
Sfiorisce il petalo
ma non il
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Alta la nube
sola con il
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Nel mese di gennaio
osservo l’asfalto lucido
e ghiacciato.
Il sale
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Orchidee colorate,
in un mare d’amore.
Paure, a tratti sopite,
distese su coltri di abbracci,
di mani, di baci.
Alcuni verdi kiwi raccontano storie,
di delfini che sorridono alla malinconia
e di mari che così blu
non sono mai stati.
Di una
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DaviD |
06/11/2019 15:22| 1455 |
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Alta rimane la testa
dentro l’acqua, la sopravvivenza è di regola
per chi non sa nuotare,
non basta il solo rimanere a galla...
chiusi invece sono gli occhi nella notte del desio
solo così si spera di non disperdere
la dolce brama del
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Ti chiedi ancora cos’è la poesia
e se sia più profondo il pozzo
dove guardi nel nero più nero
ti sporgi senza un riparo
e piove dal cielo, la risposta
quando la nuvola dirada
e scopre il sole, la parola
ti chiedi ancora se sei viva
e dove sia
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| Dentro con birra e pizza, o fuori al fresco,
spero che a lungo ancor mi sia concesso ...
mi piace, dico a tutti, e condivido!
Ma in viso, e non sul libro: con mia voce
del degustato a dir devo esser primo!...
Fusilli, o spaghi a quel rosso
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| Se mi dai baci ti regalo il mare,
calmo o tempestoso, ondoso.
Se poggi le tue labbra sulle mie
e dalla tua bocca fai uscire l’uccello del cucù,
ti regalo il cielo: sereno o nuvoloso,
azzurro, o celeste come il mare.
Se dai cuore, ti regalo il
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| Ancora ti cerco,
laggiù,
dove lasciai cadere
gli specchi di un’altra vita.
Ancora ti cerco,
sfogliando margherite
che dalla terra al cielo
porgono le bianche mani.
E manca il respiro,
giorno dopo giorno,
mentre le ombre
di una notte
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| Tremenda l’attesa
quando le ore sembrano non passare
di tutto pensi
le cose più catastrofiche baluginano nella mente
un intercambio di parole come materassi
si rivoltano di continuo
appurando solo quel gran senso d’impotenza
dovuto al tuo
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| La donna che subisce una violenza
mantiene il desiderio di vendetta
per quel vigliacco, mentre la giustizia
lo scheda e lo
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| Pensieroso
passeggio
tra quelle
che
ai miei occhi appaiono
come
normali strade di città
ma che
forse
più appropriatamente
circuiti di coscienza
potrei
definire.
Irresistibilmente
attratti
dal Potenziale massimo
di questo
vibrante
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Nei primi giorni
ero rimasto in casa
senza respirare altro
che cenere e morte
Non avevo più
le ore dell’ombra
sulla mia anima nera
e le lune fingevano
Vaghe vie da perdere
con le speranze
di altri cieli ignoti
al buio delle sere
Mi
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E torniamo inseme nel passato,
scaviamo nella memoria,
riesumando emozioni.
Tutto torna reale,
i primi baci
le prime carezze,
tanto amore.
Amore che non muore mai,
amore mai sopito.
Mi sono rassegnata
ma il cuore batte,
le mie mani tremano,
e
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Scorre sul monte
fra le verdeggianti sponde
l’acqua del torrente.
La sua voce si sente gorgogliare
mentre il vento sibila
tra gli alberi in fiore.
In primavera sui ghiacciai
innevati
la neve si scioglie
il torrente è in piena
rompe gli
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Andare lontano
dove non può seguire il ricordo
quel ricordo che fa male
che fa morire di nostalgia
tanto manca al cuore
quel sorriso
quella carezza .
Ma sempre
ovunque
eccolo
ritorna
nell’indefinito colore di un mare d’aprile
nel
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Annotta ancora.
Nella luce sospesa
aleggia il respiro della terra,
rotto, crudele, scomposto.
Nessun giorno
ha più il suo nome,
nessun sentiero
custodisce tracce indelebili,
nessun grido
è appoggiato
su labbra ferme.
Le case mangiate dalle
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Un canto sulle labbra e un fiore tra le dita,
a tutti quelli che negli anni
han visto crescere in noi la vita.
A chi ci
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| I bruchi primigeni
non hanno fiaccato
la tempra di una ragazzina milanese
sofferente e dolorante
per i lutti familiari
i dolori dell’anima.
Gli indifferenti
si giravano dall’altra parte
la Svizzera guardava alle carceri.
Parte Liliana
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Non ti vendere a me, rugginosa luna
schiava di un cieco sol, senza fortuna
mi eclissi il giorno per tuo tornaconto,
ma né dai voce all’alba, né al tramonto.
Ridi appresso alle mie angoscie, guardi
solo e non ti curi dei miei persi sguardi,
dai
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Tramontano gli angeli
nel sole che se ne va,
ma davanti a me
mi spunta una nuova alba
nei passi che fai
mentre ti avvicini.
Nell’abbraccio che mi dai
mille angeli io vedo
nel tuo volto che si infiamma.
Fiamme nascono e non muoiono,
anche nella
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Lievita la nebbia dal letto del fiume
sulle tue labbra di primavera
una farfalla vola sul pentagramma del sole.
In questo autunno di lontananza
i tuoi occhi sono mandorli in fiore
tra i sogni e lo scoppiettio del camino
nel taglio del vento
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Nel mentre assorto con il cuore affranto,
la foto guardo esposta alla memoria,
torna il ricordo della nostra storia
e sento come un soffio a me daccanto.
È come una carezza a dirmi:-T’amo-
in questo luogo freddo e inospitale
del nulla eterno
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| So dove scrivi i tuoi messaggi
dentro i miei occhi,
so che se li chiudo, leggo ogni cosa
so cosa scrivi, parole più vicine al
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| Ed era proprio li, sai,
lì dove si intravedeva
uno spiraglio di mare
tra le case vecchie,
lì ci incontravamo,
attaccati ai mattoni ancora caldi,
pieni di baci e carezze rubate alla notte.
Lì che mi donavi gocce di luce,
mentre i fianchi capienti
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| Si è isolato,
si stende sulla panca,
un breve sonnellino
che tanto rinfranca.
Riparato dal vento
sotto la pianta
si
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334260 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21721 al n° 21780.
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