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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’056Autori attivi: 7’474
Gli ultimi 5 iscritti: Paolo Luxor - Concita Russo - Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum |
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Qui tra saline e ulivi
circondata dai confini del mare
s’innamorarono gli antichi greci
nel volto di Trinacria .
E ancor oggi
dove la campagna è un’assolata solitudine
e il vento ne è padrone
s’ergono a sfidare il tempo
le colonne di
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Se non finirà l’estate
dovrò andare
a cogliere viole scure
fra i miei dubbi
E disturbare i desideri
di qualche regina
del bosco dove io e te
passeggiavamo
Se non tornerà il vento
qualche nuvola
potrebbe morire di noia
ripensando agli
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Estate rovente
ci attanaglia la mente
sognar languidamente,
fronde fresche alate dal vento.
Afoso tormento questo sudore
scorre bagnandoci la pelle,
calore sconvolgente.
Riposar le stanche membra
sdraiati all’ombra d’alberi
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se siamo stati fatti concavi e convessi
non siamo stati fatti per rimanere soli
l’amore non proceda mai in linea retta
la bellezza è semplice nel suo complesso
ed è complessa unione di caotiche emozioni
il peso è nullo in ogni tipo di
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Diafani strumenti musicali
arpeggiano note sentimentali
mentre Lei fiore d’incanto
effonde pathos nel suo canto.
Il sole non risparmia color
preparando gran finale
col tramonto sul mare
che mai sarà uguale!
Mondo si veste di pace
sua rifulgente
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Ti ho coperto le spalle
scoprendomi l’anima
e ho atteso
- paziente –
la fine delle parole
perché restassero solo gli sguardi
a scalfire l’amore
e nell’invisibile notte
afferreremo pezzi di cielo
per sentire i graffi sul cuore
e vivere
ancora
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La solitudine della luce
costretta a fermarsi, sulle superfici
distesa e piatta in alcune ore
spigolosa verso sera
dopo avere aspettato invano
la parola che cade e che germoglia
sui muri screpolati del giorno
solo silenzio, occhi chiusi nel buio
a
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| In venti apolidi scrollerò i miei pensieri,
sussurrerò le mie pene, le mie ferite
Lacrime silenti raccoglierò in teche
di cristallo
Darò voce a stanze vuote, darò loro luce,
riaprirò porte ormai chiuse
Danzerò per lasciare impronte ove
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C’era grande silenzio intorno,
non faceva alcun rumore ma era
più assordante d’un tuono.
Andare a braccetto col tempo insegna
a sedersi sopra di esso ed osservare,
amare senza aver bisogno di apparire.
Il mio tempo d’oggi è diverso,
è
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Inizia a farsi sentire la stanchezza
gli anni cominciano a pesare
ma lo sapevi che prima o poi
il momento sarebbe arrivato
ricordi quando chi più longevo
metteva in guardia
e quella risposta che oggi risuona
“ci penserò ci penserò”
ecco ora ci
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“Addio monti” del tempo che fu mio
tra queste valli fortunate e rare
con picchi boschi trame e luccichio
del lago manto d’acqua da lustrare.
Addio momenti gai roccioso altare
felicemente in sella al mio destino
col cielo sempre pronto a
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Qual soffia di burrasca un vento
sul bosco rami spezzati nell’aria
foglie e gementi foglie ancor sui rami
tal scosse sono dei miei pensieri
le fronde quando s’agita
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“Marcello, voglio farti una domanda:
La sera quando torni dal lavoro
non hai il coraggio di guardarmi in faccia,
però mi
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Amami
e poi dimenticami
prima che l’alba
spenga le stelle
Accarezzami
e togli lo sguardo
dalla tenerezza
rimasta a morire
Sui giorni passati
a cantare nubi
che il vento voleva
portare via
Ricordami
con i fiori di seta
deposti sulla
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| Mamma, perché lontano,
s’alza l’uccello in volo,
e noi andiamo pian piano
sempre radendo il suolo?
Perché non posso avere
le ali e su una brezza di vento
anch’io volare lassù ad ammirare
la terra e il firmamento?
Figlio il pensier tuo sia fisso
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| Sentirsi stranieri della propria vita
e perdersi in un equilibrio a lungo ricercato
che ambisce alle piccole voluttà come calamita,
nelle esperienze di un bilanciamento solo malcelato.
Ma se vivessimo due esistenze,
e la seconda con la memoria
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| Un leone, ch’aveva ‘na spina ne la mano
incontrò un giorno un povero cristiano.
Er leone aggravato promise co’
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| Non manca più, sotto la luna piena,
la salvezza dal tempo di solitudine
e il ponte che porta da te.
Si cova assieme, nella nuova sera,
la perla del fervor
e l’ebbrezza d’amor della scena.
E il cuor comincia, vicino la carezza lieta,
a cinger e
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Nessun origli il lamento
d’una solitaria anima
che brama scoprir l’ignoto
avvolte s’ode a
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Ad avanzar s’appresta la
vagante nebbia a
divenir velo opaco,
ed adombrar cielo e colori.
Ombre solitarie a sfumar
senza meta ed a
membra stanche dileguano.
Ombra di ombre ad
assomigliar ad ombre conosciute.
Nebbia a diradar ogni visione,
e il
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Non sei tu poesia
l’ultimo astro del cielo
in un tramonto senza fine .
Quando in un verso
attraversi l’infinito
e incendi l’ignoto mistero del sogno.
Assetato di sguardi
in questo temporale che scuote l’anima
sei la voce del silenzio
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Salto la siepe
per adorare il tuo respiro,
mi invade la luce della tua bellezza,
mi inchino davanti allo splendore
del tuo corpo disteso,
mi sento figlio dell’amore
vestito da principe, vero
anche se non azzurro.
Hai due mani da sogno
mi fanno
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| Che i tuoi occhi scelgano dove posarsi
che non debbano subire le immagini
che i tuoi occhi trovino riposo, nell’acqua
nei riflessi morbidi della sera, verso la notte
che i tuoi occhi vedano nel buio, quella luce.
Una luna placida scrisse i suoi versi
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| Al pomeriggio imprecava
sui giorni della luce.
L’amore è un esercizio per la mente
un morso, o una galleria nella sabbia?
Poi ad alta voce benediceva
il suono del cellulare
celebrava spine vestite da sussurri
spavalda e bugiarda
raccontava
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| Preferisco i quartieri ampi ed ariosi
alle strette stradine medievali:
vi nascono pensieri più armoniosi,
che sembrano sconfigger tutti i mali.
Certo, non è così, ché gli insidiosi
agguati dei malesseri mondiali
agiscono ugualmente, e
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| Navigano sogni in questa stanza
un desiderio da attraversare
un’emozione si è fatta danza
un cuore porto dove attraccare
Sorge la luna gobba a ponente
dondola sul treno delle nuvole
candida luce verso levante
lumi di stelle del cielo
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| E’ esposto al cielo
tra file di impuniti
e, penitenti.
Sì, il mio cuore
ritrova immagini perdute
che si tramutano in rimpianto
per quello che poteva essere
e, non è stato.
Non mi giustifico.
Mi dichiaro!
Sono io a parlare
della mia
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Non è più terra di giganti quella che calpesto
non più terra di ideali, di buoni propositi
non è più il turno delle buone
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Tornare indietro ripercorrere momenti
prendere atto di come la vita
ha sempre pronto quello sgambetto
che tanto fa soffrire
è qualcosa di tremendo quando
nella solitudine i pensieri ingigantiscono
non basta la volontà a cancellare quanto
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Io scrivo dieci liriche ogni giorno,
ciascuna di diciotto o più quartine,
settantadue i versi sviluppati,
perché la mia passione è senza fine!
Le posto in qualche sito culturale,
ringrazio la mia vasta ispirazione
che spinge la mia mano sempre
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| Ho perduto la mia libertà
nella fiera di un Luglio qualsiasi,
calda era l’aria
faceva passare appena le parole
due mercanti m’ hanno aggredito,
in un vicolo dietro ...
uno trasse l’orologio e l’altro scappò.
Ho perduto il Sole campestre
dei
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Dal vetro di una finestra vedo
scorrere immagini della mia vita...
mai avrei immaginato che andasse così...
nulla è stato semplice...
ho perso smalto... non mi riconosco più...
sono caduta tra i rovi pieni di spine...
diverse volte e sempre mi sono
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Grandi quegli occhi profondi persi nei miei
mentre le tue labbra parlavano lievi.
Grandi e care le interminabili
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Il suon di parole infonde,
con lauto misuro, lo spirito
del sorriso nostro ch’esplode in fiore.
Amor tra le sponde
d’emozione e sentimento
descrive il neo riverbero del mio cuore.
Urne di pagine figurano in versi
le gesta del petto
che
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Qui ti vorrei
a me vicino
i tuoi occhi d’ un castano intenso
delicata la tua aria
Lieve sotto i baffi
scorreva il tuo sorriso
al suon di mille violini ti beavi
musica melodiosa per il tuo esser
Sempre a te rivolgiam il pensiero
nel buio o
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il volto coperto rende bruciante lo sguardo
svela i moti dell anima
mi abbraccia e li abbandono
ogni resistenza...
e
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La leggerezza
di chi conosce bene la vita
ha le rughe cucite
sotto gli occhi stanchi,
ripassa a memoria
le frasi suonate dal vento,
asciuga ogni lacrima di perdono,
accoglie ogni rassegnato tramonto,
vive i ricordi lontani
come in un unico
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Avvincente fra astri viaggiar
valicando tuo sguardo
destinazione cuore
vagheggiato traguardo.
Note di viso in cielo
ancor restio sia vero
se labbra potute baciar
cui indietro non potrò tornar!
Sarà melodico strumento
a placar irrefrenabile
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Luglio bambino lambisce le siepi
di rovo ripara conigli la selva
la macchia di salici spinge persone
dai campi falciati da poco e dagli orti
assetati a cercare riparo.
La sala contiene la strada percorsa
la doppia parete attutisce i rumori
persone
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| Albergo un guscio d’uovo
e amo perdermi
nelle mille sue stanze.
Nuoto un mare
di chiare- idee confuse.
A volte
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Torna da me
se ti ricordi ancora
di quelle lune
spezzate dalla pioggia
Se hai ancora
le lacrime
che ti avevo regalato
una mattina
Dopo che il sole
ci aveva abbandonati
ad una luce
di nube rimpianta
Torna da me
se ripensi sempre
alle
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Lembi di cuore sparsi,
sul rovo d’uno spirito,
folle e ardente,
smarrito nei propri grovigli .
Ecco la mente in cerca,
di brividi di giostra,
senza spiragli
d’un vero orizzonte.
Lo scialbo intreccio di rami,
bruciato a pelle
su quell’
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Lu sceccu ca scàucia
jetta vuci cu la testa vascia
lu patruni nenti ci pò
l’armaluzzo, quannu arragghia
avi nu mutivu
nun è pazzu e mancu tintu
iddu è sulu stancu...
comu lu cristianu, dormi e mancia
ma si maltrattatu, ci po’
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Il treno alla stazione
la nave nel porto
l’immensa voglia di andare via
dove non importa.
Sentirsi vivi e non chiedere nulla
solo l’amicizia della vita
abbandonando la lunga agonia del morire
nello scorrere delle ore
dei giorni
dei tanti
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E’ una notte stellata
sono sulla strada
che porta nella tua casa,
ho davanti quel poco nero
sfuggito alle stelle,
altre luci non vedo,
ecco, alla fontana
ci sono poche lucciole,
in fondo là, la corte,
dentro ad una finestra
la luce è accesa,
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una carezza che mi sveglia l’alba
si posa sul letto dei pensieri
come fosse una coperta il tuo volto
come il mare
sei un sogno che non conosce la fine
come fossi un albero
-un’ombra evanescente il tempo-
mi perdo a respirare il cielo
tra le mani
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Il cielo occupa lo spazio dell’acqua.
Nella palude il Cavaliere
saggia la resistenza del fango.
Tutto è fermo in apparenza
eppure domina la paura.
Dal tendaggio d’erba
prega solidità, la pulce d’acqua
nell’ esuberante cicatrice
il seme si
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Come il tifone nasce dalla brezza
e sbuffa e cresce e infine, trova freno;
questa passione inver non fu dammeno,
né per intensità, né per ampiezza.
Venne quel giorno e crebbe la certezza.
Credetti di potere fare a meno
di baci, di carezze, del
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Convoglierò la mia solitudine verso quell’istante di noi
dove il ricordo vive di vita propria
bramando l’attimo del nuovo abbraccio
che per magia si rinnoverà al passaggio di una nuvola in volo
proprio qui, sopra di me.
Conoscerò il tuo amore,
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Che ne è di voi oggi un tempo in giorni ormai
passati graziose fanciulle mantovane ore quelle
dal profumo dolce di una giovinezza qui lontana,
mezzo secolo circa o forse più fuggito? Fuggito
il tempo ma ancor presente la memoria
sorelle insegnavate
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“Sua moglie e mio marito stanno a letto
e noi adesso siamo ... due cornuti!
Dobbiamo sopportare questa tresca
ed
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| Nella sua crudele bellezza
l’oleandro si mostra al sole
brucia l’asfalto sulle strade
si deforma ai miei passi
mentre il miraggio oscilla
l’inferno e il paradiso,
e la terra e il mare
odorano dei suoi fiori
del suo veleno profondo.
Io guardavo
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| Addormentarsi
crogiolandoci sui panni della vita
è qualcosa d’inesprimibile
in particolare quando durante il giorno
flash ritornano
compagnia da mettere sotto vuoto
non senza etichettarla affinché
mai possa essere gettata al vento
amore
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Luna di una notte serena
Regina di un cielo stellato
scintillio in una stanza un raggio indorato
ed io stavo a guardare Te ...
Appariva una Rosa di Maggio
La mia mano di fanciulla fuori dalle lenzuola
sembrava un giglio.
Regnava nella stanza
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Eco d’incanto sui fogli,
a sorgere in nuove lodi,
si staglia timido dai cuori.
Dal scuro inchiostro
encomi fieri e adorni
si descrivono intarsiati in ogni sospiro.
Il battito possente di sangue
nutre di color più nobili
la verità ch’abbisogna
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Le prime notti d’agosto
non sono con te
a guardarci nella luna.
Ma io sento...
ogni silenzio della notte che diventa
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Jim27 |
05/08/2020 23:07| 2127 |
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Certo che ti amo ancora
ma il mio cielo
ha cancellato le nubi
e ho dimenticato
Il tuo profumo di viole
appena colte
dopo che la pioggia scura
aveva baciato la sera
Certo che piango ancora
pensando ai frutti
che l’autunno rubava
per noi
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‘O puorco ca è maiale
è propio n’animale
‘nciaruso e assaie carnale
na bestia ‘a cchiù speciale.
A tavola è n’amico
e ie sempe ‘o benerico.
S’assetta e dà sustanza
te enchie ‘a vocca e ‘a panza.
Sasiccia custatella
salame murtadella
presutto
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Le donne dei paesi sulle montagne
raccontano storie leggere come il vento,
portano fino al mare i loro soffi di vocali
e parole, leggende di amori e memorie.
Le donne sanno accarezzare i bambini
e prendere dalle nuvole sorrisi
nascosti nelle
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Sulla scia del vento
viaggerò con Te
fra atolli da sogno
auree
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334212 poesie trovate. In questa pagina dal n° 16021 al n° 16080.
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