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Gli ultimi 5 iscritti: Filicheto - Gianluca Battini - PostScriptum - Daniele Alimonda - Gaetano J
♦ Michele Serri | |
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| Siamo come scintille,
stelle dell’universo
lassù in infiniti spazi
tra silenti musiche.
Si nutre il pensiero
di sogni mai provati
ed emozioni asperse
a travolgere i sensi.
Immensi concerti
riempiono l’occidente
ed anche
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| Quando nella tranquillità dell’aria forte
s’alza il vento a scuoter della quercia
i rami e a terra cadono qua e là le ghiande
in noi inver mentre la pace domina nell’animo
allorché feral notizia a scuoter viene la mente
forte altre dolorose foglie si
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| “Ci stiamo sopportando l’un con l’altro,
non provo niente quando tu mi baci,
mi dà fastidio pure se m’abbracci ...,
se
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| Nella vita credere di essere arrivati
non è mai auspicabile
guai a lasciare le briglie
piccolo mio che tanto ti sei fatto attendere
imperterrito prosegui su quella strada
che ognuno di noi ha desiderato
alcun torto è stato fatto
credendo e
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Se non ti ho baciata
è perché la sera
era più fredda
delle mie stesse paure
e non avevo mai
taciuto le notti
finché potevo amare
qualche altra luna
diversa dal mare
in attesa del vento
che portasse via
ogni cosa dal cielo.
Se non ti ho
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Fanno male le cose che vanno via
e la nostalgia di ciò che non è stato.
Non l’hai inventato tu l’amore impossibile
ma ci rimani dentro e continua a far male.
Anche se ti odio per te significa ti amo
vorresti che il ricordo si dileguasse
come
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| La fiducia è una bimba che ho perso
fra viuzze ombrose,
quando sincera correva
verso tutto e tutti ad abbracciare.
La spensieratezza che l’accompagnava
anch’essa ho perso,
per il troppo tempo speso
a schivare mani di velluto
che
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Nel petto il cimitero:
seppur di spine d’ogni cespo sappia
la selva è un luogo alieno.
Non c’è più nulla in cui possa bruciare
che resusciti il palpito
non trovo i freschi azzurri in cui librarmi
e i profumi di mare.
Nel ristagno del sangue
il
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Un cimitero lontano di campagna
busso con la mente ad un cancello
arrugginito che s’apre pian piano
a questo mio ricordare che manco
per la prima volta all’amorevole
appuntamento che l’età la malattia
il virus ne son d’impedimento
qui negli
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Basta solo un istante
per guardare in silenzio le stelle
per rivederti ancora qui.
E non è mai tardi per dirti
solo tu respiri in me
nel tempo che rimane.
La vita è sentirti in un giorno amato
per noi che restiamo qui
racchiusi in
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Dovrà pur esserci un motivo
per cui insieme tutto arrivi
non c’è nemmeno il tempo di riaversi
che bisogna continuare a lottare
non bastano parole buone per convincerti
quanto riesci a vedere nel futuro non lo permette
ogni particolare della vita
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Attimi fugaci che il tempo ruba
ed inesorabile s’appresta
a verseggiare minuti ed ore,
è musica estasiale in odi
ad essenzial vigore è fantasia
a volar nel metaverso virtuale.
Surreal visioni
ad immaginabile fantasia.
Mongolfiera a salir nell’
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“Daniela, scusa, ti dovrei parlare
di cose che ritengo interessanti,
ma siamo in piedi, in mezzo ad una strada,
rechiamoci
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| Il dolore è un postino
che tra la gente per la
strada ti passa vicino.
Su di lui mai poni attenzione
di tanto in tanto lo vedi
infilarsi in qualche portone.
Un giorno per la prima volta
inaspettato suona alla tua porta.
E ti consegna una
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Prego
per i respiri estinti
e per i rimorsi
di altre stelle
mai nate nel cielo
con un’era vuota
di lacrime nei sogni
al risveglio.
Prego
per il dolore
durato lunghi anni
e poi spento
fra le ciglia
dove una goccia nera
aveva
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Na scigna guagliuncella e despettosa
credennese d’a vita na sciantosa
‘ncuccianno nu cavallo vecchiariello
p’o ‘mpressiuna’ facette nu burdello:
“ Ne, scalandrone, te vuò fa’ cchiù llà!
Non vedi che appartengo a un’altra età?
Il tempo tuo è passato
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Non voglio la conferma della mia stessa ombra,
o anestetizzare la sofferenza
e il rischio dell’abbandono.
Sono una
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IL passato lo conosco
e l’ho vissuto in verdi rose
tra lavoro e buon grigliate
eran buon tutte le cose...
Ogni giorno a viaggiare
da un paese all’altro
per lavoro o avventura
e col morale sempre alto.
Il presente non lo vedo
come un tempo lo
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E quando lo decidi?
Dopo che l’ho fatto io?
IL GESTO
O dopo di me.
Mi sdraio prima
Mi giro di spalle
Faccio le giravolte
Il segno del cucchiaio
Per i goal mancati
Faccio anche le corna
Quando l’arbitro non vede.
Ho le ginocchia
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Non ti desti mai
per vinta
pur se madre dei guai
è sempre incinta!
Figli scevra luce
t’hanno tormentata ...
vuoti senza pace
pure bullizzata?
Angeli immortalavi
feriti in afflizione
mentre vita amavi
essere speciale.
Son parole le lacrime
che
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Era d’estate
ti raccontavo la vita
a fior di labbra
bastavano poche parole
e rapidi sguardi.
Noi i protagonisti
su uno sfondo distratto
di luna, cielo, mare...
Era un’estate
lieve e serena
rapita alle vele
e ai gabbiani.
Fuggivo dalle
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Come medusa
In balia del moto
Le onde a scandire
Il ritmo del pianeta
E l’orizzonte
Netto
Che delimita
I contorni
Della prospettiva
Limitata
Che respira
Perché deve
Respirare
Ma le onde
Sovrastano
Il respiro
E
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Passi brevi
in un tramonto agostano
allentano la calura.
Il parco si svuota,
grida allegre
dalla panchina fiorita
un nonno gioca
con le sue nipotine.
Rondini simpatetiche
sfrecciano a pelo d’erba
e subito si riprendono il cielo
sbucciando le
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Farò dei miei versi
dei merletti ricamati.
Dei miei pensieri
sfilacci di raso colorati,
farò di questo tempo
un solo istante
che duri eterno,
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Assembramenti
Stormi di Uccelli,
Rondini svolazzano.
Eserciti di gabbiani
Spezzano Azzurro Cielo,
Creano nuvolosi polveroni!
Come assembramenti...
Di questi tempi?
Loro possono permetterselo!
Vera bellezza sono!
Schierati come soldati
In un
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| Cos’è un’ora?
Cosa un giorno?
A volte una vita intera
a volte un inferno.
Ma quando un attimo
per la
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| Na’ cerase ncoppa’ ‘a vocca’,
duie brillante dinte a’ l’uocchie.
Chicche ‘e grane dinte ‘e capille ricciulille;
cu’ nu sguardo muovo ‘o viento,
co’ surrise appare ‘o sole
pure ‘e notte ‘a Mergellina.
Doie cerase ncoppe ‘e seno,
sapurite,
miezo ‘e
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La vita è una cuccagna
c’è chi beve e
chi magna!
e se la fortuna t’accompagna
andrai a zappar la terra.
Se Ieri t’assomiglia
ed oggi scompiglia,
domani certamente ti piglia
ed ogni giorno che passa t’assottiglia.
La vita è una cuccagna
c’è chi
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Bianca ondeggia
una piuma nel vento
ignorando dove e perché va.
Così ancora oggi naviga
(almeno così si dice)
per ogni mare Ulisse
pagando il contrappasso
dell’ inganno del cavallo:
navigare senza fine
in lungo ed in largo
alla ricerca di ciò
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Impara a rispettarti un po’ di più
non aprire a chïunque
la nobiltà non è cosa da tutti
né la lealtà.
Pochi sono disposti
ad addolcirle certe tue inquietudini
la nera solitudine:
vivono in molti covando livori
tra i vermi dell’invidia
e resi
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Sopra la cima
di una bianca distesa di nuvole
fiocchi di neve disciolti nell’aria
il cielo non è mai stato così vicino.
Nessun pensiero nella mente
né nascoste voci... perché angustiarsi?
E’ più intenso il sottile piacere
nell’ascoltare la quieta
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Mi basterebbero.
Mi porterebbero
là dove scende il sole
e le parole d’amore
non si capiscono più
Solo cinque minuti
per sentirti nel vento,
che pare ormai un lamento
dove muore ogni speranza
e la vita se ne va...
Cosa dovrei fare
per
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Due piccole dalie lì quasi nascoste
tra gli altri fiori nel giardino
del vicino un cara vecchia figura
mi hanno ricordato sì mia nonna Nina
curva con i suoi allora settantanni
a recidere con una forbice corrosa
questi fiori tutti i giorni sotto il
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Un nuovo virus, la variante Delta,
da vipera latente e velenosa,
s’aggira indisturbata fra la gente
colpendola in maniera
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Ed anche giugno se ne sta andando
ancora poche ore e siamo alla metà dell’anno
altri sei mesi dovranno passare
per chiudere questo duemila ventuno
cominciamo a visualizzare quanto accaduto
cercando di fare in modo
che quanto manca
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Sono stato ad aspettarti,
virgolettando a spalle in su
le attese con i suoi dubbi,
masticando le ore,
con le orecchie tese
a un rumore
di chiavi nella serratura,
quando in lontananza
l’abbaiare di un cane
muoveva il silenzio.
E non è bastato
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Questo silenzio
rende tutto più facile
la rabbia, il rancore
tutte le nuvole
appena uccise
dal cielo in amore
con le rovine di seta
del tempo passato.
Questo rumore
è solo un riflesso
di altre notti insonni
ancora da scrivere
nel libro
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Dolce elicriso
il seme tuo lo sa
com’é bello tuffarsi
nel cuore della vita
prenderne a piene mani
ed elargire essenze
a stordire i forestieri.
Ninfa di sole e oro
da un pertugio di roccia
allarghi il cielo
in un rito di fortuna
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Ho venduto
la mia anima al diavolo
per funestare
la mia spiritualità.
Sono diventato
uno spirito vagante
alla ricerca
della propria ombra.
Aspetto
che la mia coscienza
ingurgiti i detriti
della mia inquietudine.
Ho venduto
la mia
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Sola
in questo silenzio
ascolto come una voce
una voce dolce ... lontana.
Sei tu, amore,
che chiami il mio nome
tra baci di foglie accarezzate dal vento,
tra petali di rose profumate?
Mi sdraio sul prato,
profumo d’erba le tue
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Come bruma di un mattino d’inverno
cala il gelo delle tue parole,
tra scarabocchi di cartapesta
e frullio di emozioni,
chiuse in segni stanchi e ritorti.
A ritroso va il mio pensiero,
su strade battute da quotidiana follia
di gesti consueti e
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Quand’anche imperatore sono uccello
sgranchisco le mie gambe in banchisa
all’orizzonte si rivela un piccolo
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Forse la vita è solamente questo:
consumarsi in attesa
bramando dall’abisso l’alba.
Forse è il fremito
d’una folle ricerca di steli di luce
in selve tenebrose
o avventurarsi in impavidi voli
come gabbiani
che attraversano il mare
per morire in
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Fuori la casa di Livia
c’è una bambola
chi passa le getta lo sguardo
pensa a De André
a una finestra malinconica
e a
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I lampioni del boulevard
si affievoliscono singhiozzando
alla deriva della notte
e dalle caves fa eco
il lamento della trompinette
di Boris che accompagna
i piedi nudi di Juliette
mentre canta d’esistenza.
Sartre ammira la sua musa
e le sue mani
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Oggi girando a zonzo alla vista
mi si mostra un bel ampio roseto
e subito ecco il ricordo e la mente
ricorrono ad un roseto antico
al roseto della giovinezza mia:
amaramente penso ora alle rose
che non colsi ve ne erano lì tante
rosse profumate e
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Tutto intorno è silenzio
l’aria gravida di terra
nel suo mutuare
ha l’odore del grano.
Lenti i miei passi sotto il sole
nel respiro l’amore
è solo l’attimo di un sorriso
nascosto nel cuore.
Chissà dov’è la fine di uno sguardo
e in quale
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Fresca
gemma di Malvarosa,
sorriso che catturi
la bellezza
di un’aurora ad Haiti
e la notte
in vetta al Ruwenzori
a contare le stelle.
Onda
del mio mare in tempesta
vai sommergendo
ritornelli in esilio
conficcati
fra le rocce in
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Una donna quando vuole
dona il corpo ed il suo cuore,
ma soltanto se il suo uomo
le dimostra il vero amore.
Per volerla
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Ti è mancata piccola grande stanza
un dì soltanto ed il cuore si è rattrappito
forte l’attaccamento che respiri
dove trovare pace e tranquillità
ormai consolidata
non basta il pensiero
toccare con mano
è tutt’altro sentire
quell’aria ricolma
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Ti vidi camminar da lontano,
sussultò il cuore, tempesta ormonale,
un incendio di emozioni.
Brividi di freddo come neve,
stelle ad illuminar il cammino...
Guerre stellari nel corpo e
nella mente, oasi di verde.
Luce, raggio,
ad emanar calore nel
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La tua anima
era diversa dal corpo
nuda quando
respiravamo insieme
e pura mentre
le carezze cercavano
l’ombra del buio
che io amavo tanto.
La tua pelle
profumava di miele
ed io non sapevo
disegnare desideri
sulle nuvole scure
se la tua
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Affanculo al mondo
al girotondo
affanculo alle mie idee
alle litanie a queste poesie.
Io vado
non chiedetemi dove
tanto non ve lo dirò
anche perché non lo so.
Affanculo a questo passo
alla falsa danza
alle regole del gioco
affanculo allo
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O santa asinità demenza acuta
esempio esagitato di insipienza
di chi va dissacrando la tenuta
del labbro che accompagna la nescienza
col raglio che si sente e più non muta
nel campo della viva insofferenza
tra il male decurtato e la
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Camminare al sole di un giorno d’estate
che sa di malinconia.
Tornare al passato dolce nel colore
del mio mare.
Correre sulla sabbia al sapore acre
di un conforto.
Conoscere una lacrima che nessuno dona
al silenzio.
Vivere gli occhi di una donna
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Mulinano
capelli nudi
sul vagheggio sfumato
d’ombre ricorrenti.
Sono stremate
dal preludio d’una costellazione
che
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| Quando si è privi di profonde radici
si fa fatica a vivere:
penso sia come non avere l’etere
o il suolo o il mare o l’astro...
credo sia come non avere l’anima
un punto fermo o un porto
un camposanto dove poter piangere
e quando è sera un Dio
un
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Verranno odi e canti ad espander nel cielo,
fiori di mandorli ad aprir corolle,
grilli a cantar d’amore e formiche con le ali.
Saranno giorni e giorni ed avranno l’aureola a profumar di primavera.
Verranno ad asciugar nenia di pianto e tristezza a
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Capita spesso che quando sgombro di pensieri
e immerso sei in piena pace e tranquillità
serena ecco all’improvviso il cuore forte
palpitare e l’animo sentirsi come lacerare
che la mente scuotendosi cerca di dimenticare
qui si sta affacciando un
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Bastano pochi secondi onde buttare giù il telo
quell’indumento pronto a soddisfare aspirazioni
anche quando avversità promuovono ogni loro iniziativa
affinché duplicità possano essere d’impatto
in un mondo sempre più imprevedibile
dove organizzarsi
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334119 poesie trovate. In questa pagina dal n° 10621 al n° 10680.
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