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♦ Stefano Acierno | |
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Lo so
da qualche parte
c’è luce
in questa vita.
Mi affaccio al finestrino
delle certezze mancate
in questo viaggio in salita,
in quest’ora così ripida.
Raduno le forze
tra le cadute ed un passo di danza
mentre l’armonia di due suoni mi
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| Respiro una vorticosa danza
per terminare il mio breve volo
in questo celeste a distanza
che è un concetto preso a nolo
e mi osserva cadere
come un Icaro sconfitto.
Che ha provato a volare
ma poi il sole l’ha trafitto
ed io dal mio gelo
che
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| Raggiungere l’apice in tutti i sensi
non sempre è conveniente
visto che quanto accade dopo
riesce a farci rimpiangere anche solo
quanto avevamo pensato
pare proprio che lo stare bene
dobbiamo veramente guadagnarlo
mettendo sempre le mani
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Tu sei questi alberi morti
la terra che chiede pietà
alle nuvole del cielo
e il vento che soffia
nel lamento del bosco
quando il sole si nasconde
in un tramonto all’orizzonte
per poi svanire nella notte.
Tu sei queste foglie morte
le luce che
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Fronde mosse dal vento e nel silenzio
un lieve rumore qual debole suono
sento che si libra nell’aria per andare
poi a svanire morire molto lontano
non lo rincorro ma mi fermo ai piedi
dell’albero che alle foglie alle fronde
ha dato vita per un
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| Muto è il fiume questa sera
senza fretta alcuna
scivola lento e scorre verso il mare
si porta appresso un raggio di luna.
Brillano le stelle da lontano
son dolci nella quiete siderale
e mentre l’anima comincia volare
tutto tace in questo
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Robetta per piacere a un canterello
giusto per dire oppure per strafare
coi pesci vivi o morti in fondo al mare
col verso fatto a pezzi... che macello!
Robetta con due cori per puntello
lungo la strada nota da imbiancare
con tutta la doppiezza per
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| Saluto agosto, e con sè l’estate
il sole ha baciato la sabbia d’ incanti
e parole afone mai pacate,
pagine vuote e nuvole distanti
ritornerà la pioggia di vento e la tempesta
carezze disastrate di un inverno noto
ore di speranza per un respiro
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| Mi hai detto: stavolta non scappa,
andremo da zi Teresa
a rimirare quel mare
che aiutava il nostro sognare,
a mangiare quel risotto
dal suo sapore unico.
Poi la routine ha ripreso il sopravvento,
abbiamo continuato a rimandare
quello che un
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All’orizzonte nasce il chiaror del giorno,
senso d’abbandono a crear riposo,
chiarezza e mitezza son anime giulive.
Ad aprir luce al mondo è vita, beltà infinita
Ove disperder ogni sentimento, il tacito momento,
la riflessione, ove incontro e scontro
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Attaccarsi a quell’infinitesimale
che ti fa sentire ancora viva
nel ricordare chi con passione travolgente
ha fatto di tutto per essere presente
affinché il vuoto potesse restare lontano
si pone a più facce affinché con stupore
tutto si colori di
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Se poi mi giro e guardo a me d’intorno
odo singulti e pianti di bambini,
straziati da una guerra disumana
e senza alcuna speme di sua fine.
Vedo brandelli sparsi in ogni dove,
muri da bombe e missili squarciati,
barelle con dei corpi sanguinanti
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Non posso credere
al racconto del vento
dice che qualcosa
è svanito nel cielo
e non è l’ombra
e non è il dolore
del buio di sera
non è la luce dell’alba.
Non posso credere
alle parole della luna
qualcosa è andato via
e non tornerà
e non
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Ci siamo arrampicati fino a settanta
dopo aver attraversato alcuni anta
dondolando su questa onda lenta
lassu’ anche la luna sembra contenta
Trucco pret- a- porter dona eccellenza
tra gote e labbra c’è avvenenza
ed i capelli soffici sono
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| I tuoi occhi come cielo
e gli astri della volta
la nebbia col suo velo
una rosa non raccolta.
Il salmone che ostinato
sfida e poi vince ogni corrente
chi non è stato trasportato
dalle vuote mode della gente.
Il silenzio di uno sguardo
la
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| Parlano i suoni delle campane
che hanno voce quegli scampanii
tocchi battiti rintocchi dal ritmo
vario lento rapido severo di ognun
suon univoca la voce il suo dire,
del giorno le frazioni esatte, l’ore,
ci dicono la misura e quando
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| Critiche
trovano sempre una via d’uscita
per imporre le proprie idee
siano esse condivisibili o meno
non tralasciano mai piccanti allusioni
quando tutto pare andare storto
confondendosi in maniera repentina
con chi niente può sopportare
peso
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Danzano nel tumulto dell’anima,
ricamano emozioni di lontani ricordi,
briciole nostalgiche
si fondono in magiche cromie.
M’inebrio di poesia,
avvolge il mio cuore
come madre premurosa,
culla la mia malinconia.
Giorno dopo giorno
mi avvolgo di
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Portami lontano
tienimi per mano,
entra nel mio cuore
sostieni il mio umore.
Sollievo della sera
rifugio del pensiero
penombra del sentiero,
alba di biancospino lusinghiero.
Riprendi il tuo cammino
mostrami la via,
espandi il mio
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Le mie mani
non sono carezze
né ombre
che la notte guida
sul tuo corpo
così lento
nel tremare
le nuvole bianche.
Le mie labbra
non sono pioggia
che la terra
attende da anni
come un peccato
di cui vergognarsi
ma parole d’amore
scritte
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| Luminerà quell’attimo
ritemprante l’anima,
anche giunto all’ultimo
d’un vento che spettina.
Vibreranno i pensieri
contemplando un tramonto ...
gitane armonie di ieri
gioco- forza in girotondo.
Ove giunge tuo sguardo
tra sogni più veri
se forever
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| Niente è lontano
se i poeti sono anima,
i loro limiti li descrivono
nelle pagine dei versi,
e la vita nelle tasche de li amori.
Il giorno finisce
parlando ai silenzi,
le sere d’estate
nelle immensità di un attimo;
scorre, nelle tue mani,
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| V’è un cumulo di spoglie, e alberi nudi per ognuno,
che come autunni ciclici
ricordan le anime di passaggio
d’ogni vita e d’ogni sempre.
Le conflitte foglie, di crepuscolo,
cadon di fine estate tra le strade,
dentro me, e tramontan già
di niente
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Signore cammina accanto a me piano, piano
Non lasciar la mia mano, vieni via con me lungo la via
Vorrei farti capire quanto ti amo, tu leggi nei cuori,
a volte non merito il tuo sorriso, ma tu sei
misericordioso e non allontani lo sguardo dal mio
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Ho visto cieli chiusi a cento a mille
accompagnarsi all’avido sistema
sputando vita e sangue fuori tema
tra astri spenti e pallide scintille
col gioco pigro audace e travolgente
legato a strappi e a morsi al dolce niente.
Ho visto veleggiare
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Vento
Estremo
Nuoce
Talmente
Iniziando
Quotidianamente
Una danza
Alquanto
Titubante
Tratteggiando
Rovinosi rimedi
Ormai obsoleti
Assaporando
Guai
Ovvero
Situazioni
Talmente
Opinabili
Deludendo
Unicamente
Episodi
Mai in
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Amami
come si ama la pioggia
dopo una lunga estate
e trovami
fra le cose più semplici
che nascono al mattino
quando il sole
è solo un nuovo inizio.
Amami
come non hai mai amato
con poche parole
da pronunciare di sera
mentre le ombre
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Fissando l’oblò
della mia lavatrice
il cestello girava
in quella cornice,
una sorta d’ipnosi,
dall’ampia spirale
mi portava lontano
in un freddo canale...
Immagini stinte
di fine Ottocento
in un tempo sperduto
tra canto e lamento,
povere
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Riflessione più volte fatta e alla
mente stamattina richiamata
al vedere d’un giardino di colori
e di fiori tutto inghirlandato
e da un ricordo lontano del passato,
come un fiore dal profumo delicato
e dall’intenso splendido colore
se reciso
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| L’ombra s’alza sopra ‘l cielo sereno,
sospira ‘l vento, l’eco di un addio,
le stelle splendono, lento brivido,
e ‘l cuore si stringe, in balia di un desio.
Le notti s’allungano, si vestono di autunno,
la voce dei sogni svanisce ne il buio,
e
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| nasce, dal nulla
l’idea di essere
celata, l’ho poi
fra le grinze
di un’anima pura
è così, che al niente
trovai ricovero
ove ogni cosa
aveva il salubre
gusto dell’attesa
poi, tutto si dipanò
e pure l’idea
terminò di esistere
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| Toc... toc...
c’è qualcuno alla porta
una vana scoperta
fotocopie di carta
spot... flash...
come gioia di fonte
scorri nella mia mente
o mia bella vacante
drin... drin...
you and me una farsa
uno strillo di borsa
in orso o toro dispersa
aahh...
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Ho voglia di baci che scaldano l’anima,
di quei piaceri che fanno esplodere l’estate nel ventre.
Senza quei baci non mi sento più donna
e i petali della mia rosa volano via.
Non sento carezze lungo la schiena
e le tue mani non si fermano più sui
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Amica polvere
capace di riportare ad un mondo fantastico
quando tutto profumava di nuovo
riesce in un solo attimo ad aprire il libro dei ricordi
selezionando con cura ogni piccolezza
capace di far rabbrividire in questa estate di
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Il pugno nello stomaco
d’uno shot amaro
ubriaca la bussola di diamante
e il cuor della direzione del pieno orizzonte.
Tra le onde filosofiche, d’ogni
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Devi sperare
che non se ne accorgano
e attraversare il giorno
come se fosse
un nemico da combattere
con la sua luce
così lontana dal cuore
e dalla tua anima.
Devi credere
che l’ombra dopo il tramonto
sia la tua casa
un rifugio dove ogni
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Nella penombra, fra fessure e anfratti,
mi imbosco perché sono un assassino.
Esile è il mio corpo, con i peli a tratti,
con tre gruppi di occhi scruto il destino.
Ho un tatuaggio di violino sul dorso,
segno proprio di un sinistro presagio.
Mi
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Quando il Bene squarcia le nubi
e par più d’invito il cammino,
che’l funesto scorre via,
allor s’è proprio in accoglienza di Dio
E l’Io più nulla detesta,
ché si pone in dolcezza di veste
e de l’ombre cupe si sveste
E l’animo brama di
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Pensai ad un pensier lontano!
Pensai ed un pensier venne a folgorar il cuore,
fu ombra che non muore, Paradiso di un viaggio antico,
visioni vissute e ricercate tra foto ingiallite!
Fu viaggio di memoria, colori estasiati a dipinger il quadro,
giorni
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Non vuole proprio accogliere
la strada giusta questo dì
ogni giorno pare esserne partecipe
quando invece è tutta una finzione
piano piano arriverà pure il momento
dove poter adagiarsi
ritrovando il vero senso del vivere
senza che nessuno possa
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Una danza tesa
verso l’animo più profondo
s’empie di passi di magnolia
e abbracci amicali sfiorati alla vita.
Nella mia strada,
superstite di speranza
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Apri le tue ali
nel cielo notturno
così la luna
ti vedrà amare
l’orizzonte del cuore
dopo il tramonto
quando la luce
sembra una carezza.
Socchiudi le labbra
e il vento
sarà il bacio
del tempo che passa
e non lascia traccia
sulla
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Chistu tiempo ca è fernuto
certo è mare canusciuto...
Forte e allero ‘nfaccia ‘e scoglie
cchiù se sbatte e cchiù arrecoglie.
Nun s’agguatta nun se squaglia
nun’è fatto p’ ‘a marmaglia...
Quintassenzia ‘e chesta vita
joca e vence ogne
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| Cammina vicino, quel freddo punge
l’anima di istanti, percorsi nel vento,
persi ogni volta quando giunge
nel cammino presente, l’accento,
cucito a una rima che tinge
di poesia, l’età d’argento.
Il canto sibila nelle tasche,
le pozzanghere si
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| Sono al posto giusto con te.
Si, perfetto.
Non aggiustare quella sedia.
Non smuovere quel soprammobile.
Tutto deve restare così.
Embrionato nel nulla di un momento
che per caso si è rigenerato
dal sapore di due sguardi,
che in una cantilena
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| Sta seduto su una panchina
del parco solitario un vecchio
e nel silenzio del luogo alza
gli occhi al cielo a cercar va
lì come conforto e compagnia
è un cielo luminoso sereno
e nuvole bianco azzurre in quel
ceruleo mar sospese dondolare
con
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| Oggi il giorno nel quale
avresti dovuto riempire questa pagina
senti ascolta come piange
è stata una dimenticanza nell’aver avuto fretta
sei tu che dirigi il tutto
nessuno che abbia messo dei paletti
non si può certo dire che la colpa mori
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| E poi mi sveglio presto ogni mattina
con la speranza in cuor di buone nuove,
ma nell’udire i vari notiziari,
mi viene voglia di lasciarmi andare.
La guerra, che d’umano non ha nulla,
che anzi dell’umanità è una sconfitta,
lungi da quella fine
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| Brindisi fuor di drama,
di tal e raro fuoco e strale,
resterà nella beltà
di quel tuo charme nobiliare.
Trabocca nel tannino d’un buon
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| Ho lo sguardo lontano,
parole che si fermano in gola
delineano l’emozione di ora,
entrano nel cuore,
piccoli palpiti rimbombano.
Li ascolto
ed accarezzano questo mio camminare,
passi lenti
che vogliono assaporare questi istanti.
L’odore del
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| Ho cercato il colore
la vita attraverso una luce, luna,
il pensiero di un attimo
dietro il giorno che spariva.
Nel tempo di vento,
uno spettacolo è vederti
si attarda il cuore a battere
e le sere de l’estate andate;
inventa pure il
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| Il cammino del di’ invita
al ballo con luci soffuse
la sera di grigio vestita
il vento violento diffuse
un rovescio di tramontana
sbattevano porte non chiuse
nei passaggi s’alza sottana
lenta danza delle nuvole
musica country americana
la
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| Effetti personali custoditi con amore
sin quando il traguardo si avvicina
contemplando seppure con dispiacere
ogni piccolezza che su di loro si adagia
in ricordo di momenti belli e brutti
pronti a rivivere in pochi istanti
catturando con fervore
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| Il sapor di bacco e della brezza nostra,
tra le terzine, decadon sotto l’ennesimo tsunami
viaggiante mille nodi.
Ricami di vento, spazzati dal turbinio,
mi buttan fuor di cranio e cuor
per la fine del vostro parlare.
Sa d’addio questo silenzio,
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Se ti avessi baciata
prima della sera
forse le stelle
si sarebbero fermate
a guardare la luna
e i tuoi occhi smarriti
si sarebbero chiusi
in un lento respiro.
Se ti avessi amata
prima del mattino
forse l’inverno
non sarebbe stato
freddo
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E te la servo come s’usa in chiesa
col prete sull’altare a dire messa
mentre tu mandi al rogo la premessa
volendo caricarmi spesa e impresa.
E la ritrovo squallida e scondita
sul banco della fiera impacchettata
e dato che coltivi la vulgata
la
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Come la tempesta localmente
Il volto della natura cambia
qui alberi di foreste sradicati
là torrenti ingrossati che or
diventano pericolosi fiumi
così l’animo nostro sereno
tranquillo che si bea della sua
beatitudine si agita e si scuote
che sul
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Balsamico fremito nel cuor si siede,
tra me e te, tra noi e noi,
a sfogliar trepidante l’istoria delle nostre pagine.
Liquor di virtù d’un ciao
disseta carte magiche d’un nobile appuntamento
senza badar l’inutil grezzo degli altri
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Un sospiro per riprendere fiato
lasciando in disparte quanto si accanisce
difficile mettere in pratica
quando tutto trova un motivo per essere d’intralcio
riuscire nell’intento
vorrebbe dire sogni tranquilli
pura illusione quando il rendersene
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Immobile come il cielo ma sempre in divenire
le tasche piene di risposte
la domanda sono io
perché un mare nasce
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334317 poesie trovate. In questa pagina dal n° 361 al n° 420.
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