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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 363’019Autori attivi: 7’481
Gli ultimi 5 iscritti: MiuMiu - Giovanna Diodato - Ciraforever - Cialtronescon - Daimon |
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Chiave di volta in frantumi
dolore di madre, padre...
Giacciono pallidi calcinacci
oblio di passato, presente, futuro
tra incravattati spettatori
dal cuore in salamoia.
Gracchianti corvi
contendono banchetto.
Angeli senza sesso né
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Sospesi tra sogni e ferite,
crescono in silenzio i ragazzi,
nelle stanze buie dell’indifferenza,
tra un like e una ferita nascosta.
Parole taglienti come lame,
il bullismo ha nuove maschere,
uno schermo, una risata crudele,
un cuore che tace e
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Strokka al dente all’italiana
democratica ed unita
dove esci da una frana
e poi entri dall’uscita
dove il tempo si consuma
con la gente che ti fuma
con il ladro che in prigione
non attende la ragione
e il politico per sfizio
non accetta il
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 | Lamentiamo giorni immusoniti.
La cortina di nebbia che rifiuta
un raggio di sole
e i brividi a sbalzi dei giorni d’inverno.
Moriremo forse tutti,
con questo freddo addosso
o forse risorgeremo,
vivendo giorni di agosto
per lamentare poi del
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| Il risveglio
con quella frase che non riesci più a mettere insieme
che però tanto ha colpito nella sua veridicità
solo sprazzi ritornano
complessità in un vivere fatto di quotidianità
dove tuffarsi per nulla perdere
onde poterlo gestire in tutta
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La poesia è musica della vita
è sale del pensiero,
armonia infinita.
E’ passione accesa sincera
nascente dal profondo
ad infiammare le emozioni
nell’ammirare il mondo.
Poesia è amare
la realtà che ci circonda,
è cantare
il brillare del mare
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Oggi il sereno del cielo
si è macchiato di nuvole
come un dirompente velo
circonda alcune cupole
c’è tempo che vira su foschia
come piena luce che va via
pensiero in bassa pressione
sprigiona una confusione
intasamento della strada
domani sarà
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Or ti guardo dall’alto del mio io
e ti scruto dentro, per cercare in te
quell’umanità che più non vedo,
ogni cosa in te è come rinsecchita
da quell’odio verso l’altro
anche quando ha i lineamenti
di un bimbo
che non conosce la sicurezza della
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E’ notte
scende la luce,
la poesia chiama.
C’è Dio, un’albero
e poi ci sono io,
tutto si infiamma
il deserto sparisce
mi volto e mi riviolto
e vedo e sento,
che Dio non può esistere
se l’uomo più non c’è.
Come in un ruscello
ecco la
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ogni promessa incisa nel cuore ci ha dato colore
abbiamo lottato contro il passato ferite e sogni nello stesso fiato
siamo un fuoco che non si spegne due anime unite per sempre
ci siamo trovati in un giorno qualunque tra mille sguardi
e se il mondo ci
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Ascolto il respiro profondo del mare,
un canto segreto che sa sussurrare,
tra schiume leggere e onde in cammino,
mi perdo nel tempo per un attimino.
Il vento mi parla con voce salata,
mi sfiora la pelle, carezza incantata,
è l’anima antica che
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A cosa serve un curriculum di cose buone
se poi striminzito risultato non dice proprio niente
seppur appellandosi ad emozioni vissute
abbattendosi come cataclisma
senza dare modo di scusarsi
per inconvenienti che si sono potuti creare
disgelo
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 | Oh poesia, non scacciare questo
pover uomo dalla mente stanca
e affaticata, mai potrebbe vivere
senza il tuo abbraccio,
senza la dolce melodia
delle tue parole, che cadono come foglie,
al vento, attraverso l’aria,
leggiadre e fugaci.
Ogni
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Mostra a tutti il mio dolore
da lontano loro
vedranno solo il cuore
trascinato nel deserto.
Colpisci le mie ombre
ed esponi ogni ferita
inferta dalle stelle
a una notte scura
che non sa più piangere.
Ridi pure del mio petto
dove batte una
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Povera quella madre
che ti ha messo al mondo
e sciagurato quello Stato
che ti ha permesso di uccidere
nove fratellini in nome
di una spietata vendetta.
Spero che tu possa passare
il resto della tua vita
nel rimorso
rimpiangendo di essere
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Nel giardino dell’infanzia, mano nella mano,
tra risate e segreti costruivamo il nostro arcano.
Complici di sogni, custodi di speranze,
fratelli e sorelle, anime danzanti.
Nei giorni di sole e nelle notti stellate,
ci siamo cercati anche nelle
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svegliati aurora dei secoli avvenire
apro i miei occhi sulla lieve brezza d’agosto
cammino sui campi infiorescenti d’un vagito
salgo con la fatica del silenzio sulle montagne nebbiose
osservo il buio della valle con i comignoli isolati nella notte
o
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E sarà gioia pura e dolce sesso
a chiudere la bocca tua distratta
dal vento e dalle mani mie a sorpresa
in questo gioco femmina deciso
che orienta quel bisogno ancora nudo
coppiere sesso e letto e non mi illudo.
E sarà il fuoco ardente
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Perché mai aspettare di essere al limite
anticipare il dopo non può che essere conveniente
in situazioni che per la loro ambiguità
risultano essere incomprese
riuscire a gestirle non è da tutti
basterebbe creare qualcosa di speciale
onde fare in
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Mujer, sufre en silencio,
cuerpo tembloroso que no sabe dónde ir,
llanto anulado en rostro consumido,
mente herida en el arco de un abismo
que huye del maltrato
de quien transformó sus días.
.
¿Qué la muerte no existe?
¿Qué las tumbas no
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Quel che vedi d’occhi ha peso,
lo stesso violaceo
aspecifico
dei pensieri impervi.
Una vibrazione
tra le pieghe di
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Kevin |
31/05/2025 01:51| 69 |
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Ancora mi sorridi caro, dolce viso!
L’anima mia ritrova conforto in te.
Gli occhi tuoi sono allegria dolce,
serena, e rapiscono il cuore mio.
Mi ritrovo lassù, come in nubi bianche,
passo sopra immense innevate vette,
attraverso vaste acque
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Legherò le tue ombre
troppo strette perché
tu possa fuggire via
da questo giorno infame
che ci ha fatto lasciare
tutte le nuvole del cielo
e il vento che soffiava
il profumo delle sere.
Stringerò le tue stelle
e le notti saranno ricamo
di
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Vieni avanti uomo,
vieni avanti e fatti abbracciare
vieni e siediti qui con me
non essere titubante
è con te che voglio parlare
desidero capire il perché a te
tutto resta difficile da capire,
mi dovrai spiegare cosa non ti è chiaro
ti ho
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Parola e percezione,
verso e direzione,
sentimenti dispersi,
lungo il sentiero della vita,
e sulla via dello stilar della Pace
molto e troppo si è perso.
Parole vaganti
negli stridi delle emozioni,
fuggono dall’impeto
di penosi sospiri.
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Dove sei
ora?
Dove sei e
il tuo frinire, quell’attimo
che ti portò con sé.
Cose dicevi
che non riuscisti a
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Nel cielo lieve danza il primo raggio,
risveglia il cuore e scioglie la paura.
Là dove il buio cede il suo vantaggio,
s’accende l’aria d’una luce pura.
Silenzio e pace avvolgono il mattino,
la vita inizia il canto suo segreto.
Cammino lento e
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soffia il vento di libeccio
brivido di una notte appestata di paura
scrivo per resistere ai tremori sciolti nelle medicine
abbraccio di una poesia stretta di silenzio
intenso verso che indice alla danza
scrivo per dipingere l’anima sul foglio
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Ebbi docili avvenenze ed un cuor parlante,
voli dinamici e sorprendenti,
anima pudica e gioiosa.
Ebbi favole di porcellana da raccontar
ed ascoltare ad incantar minuti ed ore,
parol ad apparir rondini nel cielo,
pensier benevoli e pellicole in
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Nostalgia di quel dì quando tutti e quattro
giungemmo sino là accolti con un calore indescrivibile
unitamente a quella varietà di contorni ancora da cuocere
che elargivano il loro miagolio
e quell’abbaiare di benvenuto
flebile nella sua delicatezza
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Prega per la pioggia
prega per il cielo
le maglie troppo strette
dell’ombra si stringono
nel gesto di un peccato.
Prega per la verga
per tutti i tanti ardori
finiti in un deserto
di trama e di silenzio.
Prega per il cuore
domani il battito
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Cuore d’ortica
taroccato gioiello
con luride mani
condanni tuo fratello...
Simuli virtù
offrendo in dono
riciclato orpello ...
Giramondo in vetrina
appari con ciuffo rosa
e sorriso da vecchia babbuina.
Con convinzione
scarabocchi pagine
di
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Ricordati della tenerezza,
di quelle mani cariche d’amore
che toglievano graffi e lacrime,
le stesse che hanno cotto il pane e tessuto il tuo vestito.
Lascia andare le paure e la fretta
e siediti accanto a me.
Ti racconterò del tempo passato e di
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Nel mese amato in cui rinverda il mondo,
maggio m’invita a sospirar tra i fiori,
ove l’aura sussurra antichi amori
e il ciel si specchia in un silenzio fondo.
Le rose aprono il cuor vermiglio e biondo
al bacio lieto dei primi calori,
mentre tra
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Fu crocifisso un uomo
a una croce di legno.
La vita fu d’un giusto
al mondo data in pegno.
Il mondo fu salvato
da quel sangue innocente?
O quella morte, invece,
non è servita a niente?
Alle croci inchiodati
stanno i deboli, tutti
come
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svegliati o notte furiosa
il silenzio brama il regalo del cielo
specchio riflesso dell’anima
apro i miei occhi sulla terra
morendo la mia anima di attimi per te
mi hanno rubato i sogni del futuro
specchio bambino di un anima che brucia
mi sono
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Sentirsi chiamare per nome
girare la testa e niente vedere
è qualcosa che si lascia trasportare
là dove l’immaginazione fatica a connettersi
dubbi si rincorrono
ognuno con il proprio motivo
fanno in modo che il desiderio s’avveri
utopia solo
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 | Sono ciò che scrivo: l’amore,
una melodia di pensieri,
un abbraccio di parole dolci
che danzano sull’orlo del cuore.
Sono la tela su cui dipingo,
le curve delicate del mio corpo,
un racconto di emozioni,
storie vissute nel silenzio d’un
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E la Pace in Terra decisa scese
a baciar la genuina fronte
di un angel di Dio nato uomo,
e Robert e ancor Francis Prevost
determinata lo pronunciò.
Di audacia lo schietto spirito alimentò,
ad amar la Carità e l’Amicizia l’investì,
e ancor la
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Padre buono, dal cuore grande,
voce di chi non ha voce,
pastore tra le pecore stanche,
luce mite, parola che soccorre.
Hai camminato tra i dimenticati,
abbracciato i poveri, i piccoli, gli scartati,
con mani nude e sguardo di cielo
hai sfidato
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Serene le sere
salivano nella contrada,
dormivano gli uomini
ma non dormivano i grilli.
Scendevo io alla fontana
per accontentare le lucciole,
cantava il mio cuore,
povero di monete,
ma ricco di incanto:
lo sentivo e lo vivevo
nei raggi
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sorgi notte di nuvole
intensa paura d’anima
il mio cuore ruggisce il silenzio
sento il buio che scioglie i miei occhi
vola basso la mia anima come una piccola rondine
verga il piccolo tramonto che cala nella notte di nuvole
aprono i miei pallidi
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Comme scenne e conmme saglie
A pittarlo nun te sbaglie...
Robba fresca maniarella
Appartene a zezzenella...
Buono ‘e vote a fa’ risate
Intrattene meglio ‘o Stato...
Nzavagliato cu mestiere
Isso è ‘o primmo
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È gesto d’amore
il mio silenzio
come lieve Zefiro
a carezzarti in fronte...
Eternamente mi troverai
nella timida aurora
tuo luccichìo d’iridi.
L’esplosione
d’azzurro mattutino
andrà a ritmo del cuore
seguendo la tua danza.
Non avrò mai
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Io sto con Dio, sì ma Dio dov’è?
Dov’è ora che i bimbi
muoiono mietuti come fiori
dalla grandine dell’autunno
e bruciati come germogli
dal gelo nella fine dell’inverno,
Dio dov’è ora che la stupidità
dell’uomo ha valicato
ogni confine della
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Tu tendesti la mano,
sperando nell’ascolto d’un sordo.
Ma nulla sembrava ledere,
seppur palese, l’altrui arroganza,
invano prodica a lesinar
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Fiori tutt’intorno
arcobaleno di colori
non riescono a dare un senso in questo dì
anello di congiunzione ad un vivere quotidiano
niente più ha uno scopo
onde continuare sulla strada giusta
solo dubbi si stagliano su di una vita che tutto
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Sinuosa linea ritorna alla mente
come gatto sorridente
abbracciato alla notte.
Ripide strade sfidate con fiato ormai rotto dal pianto
tra le smanie di un addio
ormai lontano nel tempo.
Stella luminosa il tuo viso
ingenua emozione divenuta
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E ti disse:
"sarò sempre il tuo respiro,
la forma dei tuoi sogni
quando prendono forma
e il palpito
di questo Amore vivo.
E tu,
sarai sempre quel fiore
che profuma di semplice
e del mio cuore,
il suo più grande complice".
E
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Quando cerchi troppo le parole
che sembrano nascoste dentro un pozzo
lasciale dove sono anche se duole
e dal cuore ti scappa un singhiozzo!
Quant’acqua è passata sotto i ponti...
troppa per riuscire a ricordare.
le mie lacrime bagnan gli
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Apri le mie porte
ed entra nel perdono
colpisci ogni disagio
che penetra la pelle
e lascia ciglia fradicie
di pioggia nel timore
che tutto vada via
col silenzio delle sere.
Soffia le mie nuvole
domani avrò una pena
un dolore da
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Nel silenzio che segue le bombe,
piangono i muri scorticati
e le madri stringono ceneri
come fossero culle dimenticate.
Gaza non dorme, non sogna,
è veglia di polvere e sangue,
un grido che sale al cielo
ma il cielo ha voltato le spalle.
Ogni
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i colori dell’alba stridono il vento dell’aurora
inattesa povertà d’emozione
sei nato nell’umido grembo della parola
voglio vestire da sposo il verso del cielo
la sorpresa della tenerezza accende la poesia del silenzio
io amo il tramonto rosso fuoco
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Una linea azzurra
dove cielo e terra
si porgono la mano
nello sguardo
lontano
al di là l’universo
dove cadono sogni
tra coscienze bisogni
dove transita il verso
e la mente sorvola
con immaginazione
d’un pensiero che vola
nel tramonto
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Un cuore di stelle
come diamanti nel cielo
son gli anni d’amore
che m’hai donato.
E potrò anche vivere
e potrò anche amare
ma nel mio cuore
il tuo posto
nessuno potrà eguagliare
E quando sono triste
ti cerco nel cielo
allungo le mani
come
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Incredibilmente forti quegli attimi
da non sapere gestire
solo oggi in contesti simili prendi conoscenza
di non poter tornare indietro
vincono quelle funi tirando a sé
inutilmente credi in quel qualcosa che non è
che non potrà
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Un giorno mi capirai
e di me tutto ti sarà più chiaro,
che ho anche vissuto per te
e del tempo mio rimasto
te ne ho fatto dono,
un giorno ti dirai che nulla
ti è andato perso di me,
io che davanti a te
certo non nascondevo
le mie
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Oggi, giorno di fecondo raggio,
innamoriamoci di nuovo fin allo sbando
nonostante gli addii d’entrambi segnati sulla pelle
e il cuor, somma di battiti nemici, in letargo.
È il tempo di scoprir le chiavi del presente,
ridestando i corpi dall’ennesimo
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Mi piaciarria affermare che sei rara
che coniughi l’asfalto con le ruote
ma improvvido è quel cielo che non puote
scaldare labbra e cuore con la zara.
Mi sognarria copiare con la fara
le tue parole candide zelote
trovate senza peli tra le gote
di
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Sardegna mia, regina del maestrale,
là dove il tempo pare non passare,
terra antica, di roccia e di sale,
tra i nuraghi che sanno raccontare.
Ogni pietra custodisce memoria
di popoli fieri, di epiche gesta,
scrive il maestrale la tua
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336183 poesie trovate. In questa pagina dal n° 271 al n° 330.
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