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      Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
       
      Poesie pubblicate:  363’611Autori attivi:  7’458
 Gli ultimi 5 iscritti: Ivan Catanzaro - Fabio Paci - Simone Michettoni1 - Fiorfiore63 - Ava 
 ♦  Ernesto Di Martino    |           | 
   
 
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        M’affaccio alla finestra e guardo intorno; 
non odo più di rondini il garrire, 
son già volate via per altri lidi 
ma torneranno poi a primavera.  
 
Le foglie ormai dagli alberi cadute 
han disegnato un drappo rosso e giallo 
e i rami sono braccia volte
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        E’ tempo di partire 
lieve pioggia d’autunno 
che sciogli l’imbrunire  
 
negli stormi in viaggio 
ora sono rondini 
anch’io prendo coraggio 
 
cerco sperati lidi 
come un praticante 
che lavoro arrivi 
 
lo faccio per amore 
per il nostro futuro 
tu non
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        Lei amava la pioggia 
restava nel buio 
con le gocce in attesa 
di cadere sul viso 
 
e le ombre piangevano 
perle di cuore accese 
dalle nubi in coro 
di vento soffiato via. 
 
Lei amava le carezze 
e chiudeva gli occhi 
proprio quando baciavo 
le sue
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         Ven, tómame la mano, mi compañero, 
luchemos juntos, que jamás me sueltes; 
que de esta tierra soy voz, soy mensajero 
de sueños rotos, miserias y suertes. 
. 
 Vivo en la orilla gris de la pobreza, 
donde el dolor se viste de
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        Non andare via 
rimani 
non mi lasciare. 
 
Il calore del sole 
e l’universo intero 
sono nella mia anima 
se tu ci sei. 
 
Rientra in me 
il mio cuore ti vuole 
ti cerca. 
 
Sfioro appena il pensiero 
e come magia 
tu sei qui 
mio bellissimo, unico
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        Dell’anima le 
occasioni  
sono desideri nascosti  
come le uova dei salmoni 
risalendo un corso d’acqua  
forza che va 
controcorrente 
continua spinta senza tregua 
raggiungere l’ambita meta 
e’ seguitare con tenacia  
la strada di una cometa 
ormai
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        Il mal di cuor non è più lo stesso, 
in ogni centimetro e in ogni mondo, 
se il sapor di labbra s’avvelena 
di proiettili chirurgici e di una guerra immane. 
Nel momento di una promessa 
l’amor in ogni parte e in ogni posto 
solleva via ogni qualsisia
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        Ero un piccolo seme 
confitto con amore 
nel caldo della terra 
 
Ero un goccia, caduta giù  
da una nuvola di pioggia 
nell’immensità del buio 
 
Ero uno spiraglio di luce 
del primo mattino 
seduto ai bordi dell’alba 
 
Ero una misera gemma 
depositata
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        Se il mondo non cambia  
cambiamo noi,  
cambiamo le regole  
togliamoci i vestiti  
ballando per strada  
gridando i silenzi. 
 
Noi non cambieremo  
Non cambieremo il mondo 
 
Saremo solo battiti  
un solo battito  
un solo respiro . 
E si premono
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        Quando il canto si alza dal petto 
scioglie i nodi che il cuore trattiene, 
diventa carezza segreta 
che placa silenzi e catene. 
 
Ogni nota si posa leggera 
come un soffio di vento sul viso, 
riporta alla mente chi manca, 
riapre la porta al
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        L’improvvisazione non sempre si digerisce 
 
occorre tanta pazienza 
nel portare avanti quanto in programma 
anche se a volte sfugge per un pelo 
quello che era nella testa 
 
rimanere calmi è l’unico modo per organizzarsi 
scandagliando il pozzo 
girando
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        L’odore dei sassi 
mi colpiva sempre 
solo quando amavo 
e non sapevo 
 
se temere un addio 
o le parole prima 
di ricevere un bacio 
solo verso sera 
 
quando era tardi 
per sospirare gioia. 
 
Il profumo dei sogni 
svaniva spesso 
prima dell’alba 
anche
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        Immani e incessanti  
deflagri di esplosivi di giorno  
e di notte 
irrompono potenti 
nel cielo di latta, 
e in pochi istanti  
lo spazio squarciano  
dal poggio alla valle 
sull’amaro suolo di Gaza. 
 
Boati immensi, 
d’impeto scoppiano  
come fulminee
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        Che me ne cala 
se’l tempo s’arresta, 
che mia vita non s’assesta? 
 
Cerco vie 
che mai trovo 
e ne esco alquanto logoro 
 
Che me ne cala 
se non mi avviene ridesta, 
che il mio passo è malfermo? 
 
Cerco orizzonti 
mai percorsi, 
ma ricevo solo
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        Sono arrivato allo stop  
di parole 
che han la precedenza  
memoria di uno step 
desuete  
di scarsa conoscenza  
 
lingua che si aggiorna 
nello spazio 
nel tempo 
lingua che intona  
il suo momento 
 
incroci di parole  
di un futuro discorso 
nel
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        quando il cielo baciò la terra nacque Maria 
lei la semplice la piena di grazia 
l’ultimo soffio dell’uomo che respirò in silenzio la volontà delle stelle 
piccole ossa di donna hai avuto il coraggio di obbedire allo Spirito Santo 
la pietà della tua
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        Rimbombar di tuono 
ferma il vento. 
 
Sospiro lento  
tra disordine di nuvole 
struggente rimembrare  
di gaie rondini. 
  
Mesto lacrimar di cielo 
giunge  
a ravvivare grigia grondaia 
monotono pianto 
sollazzo di uccelletti. 
 
Tasselli di vigneti 
da
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        Oggi scrivo  
ciò che mai avrei potuto  
scrivere ieri. 
L’autunno mi abbraccia  
mi precede,  mi abbandona 
e seguo il profumo  
del muschio, delle foglie ingiallite . 
Cammino, scalzo  
le pietre mi feriscono l’anima  
tra finte ambizioni,  finti
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        Il canto nasce lieve 
da un respiro che diventa onda 
e subito fiorisce 
come luce che infrange l’ombra. 
 
Non è solo voce 
ma un filo invisibile 
che lega cuore a cuore, 
lacrima a sorriso. 
 
Nel suo vibrare si accende 
la nostalgia dei cieli
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        Nel ridestar l’antichi splendori,  
m’avvidi del tempo perduto. 
 
A costui s’accostò l’arbitrio, 
a cui l’alme inquete s’arrendono,  
ed all’insano
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        Perché mai dovresti tirarti indietro 
hai fatto tanto per arrivare a questo punto 
di qualsiasi natura problemi hai scavalcato 
 
gettandoti persino tra le pagine del sussidiario 
navigando con interesse su ciascuna pagina 
che ad un tuo cenno apriva sé
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        Tu, non parlarmi mai 
lasciami solo per ore 
a sentire il silenzio 
scorrere come un fiume 
 
dentro alle mie vene  
e capirò perché l’amore 
svanisce in un respiro 
lasciando solo un profumo 
 
di mandorle nere e morte. 
 
Tu, non mentirmi mai 
fammi
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        Robba ca accatto robba ca venno 
cielo ca scenne e ca doppo l’attenno 
songo criaturo chesto v’ ‘o giuro 
mente ve canto e sta chiocca me curo. 
 
Robba ‘e dimane robba d’ajere 
vaco sbarianno cu quatto penziere 
mente sta ggente malata e rattosa 
cerca
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        tienimi per mano quando monta il filo di tristezza nei tuoi occhi 
stringimi forte al tramonto con la scia delle stelle che canta nell’infinito 
vola il silenzio nei tuoi occhi quando non riesco a vivere nella terra di pietre 
tienimi per mano e stringi
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        Quelle mani  
che afferravan le stelle 
ora sfiorano schermi . 
 
Sfioravano sogni  
visi, corpi  
amori fatti di sussulti 
immersi in sapori di anime 
che si respirano 
travolti dal piacere  
di corpi che si cercano  
si rincorrono nell’estasi  
di un
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        Nasce tra muri graffiati e ferite, 
un grido represso che cerca la via, 
fuoco che arde le notti smarrite, 
lama sottile che taglia bugia. 
 
È vento che spegne sorrisi finti, 
rompe le voci del quieto rancore, 
riversa le strade di sogni
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        Quando ascolto 
la tua voce  
mi sembra che parli  
un fiore 
 
così esile e fragile 
intrepida e coraggiosa 
 
occupazione non facile 
tra il male d’un mondo 
così
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        Ad un tratto ed il pensiero è arrivato sino là 
facendo sentire tutto il vuoto che ad oltranza infierisce 
 
non è bastato fermarsi per ascoltare il vento 
amico inseparabile da una vita 
sperando che portasse un segno 
onde soddisfare
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          | Raccolgo ogni briciola silenziosa del destino 
e la racchiudo in una gabbia di vetro e d’ombra, 
affinché possa non urlare mai più, 
mai più contro ogni istante di vita, 
avvolta nella nebbia dell’incertezza, 
che mi nasconde l’ultimo raggio di quel
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        Profumi d’incenso 
e ora che le Chiese sono chiuse 
non ho altro 
che annusare te 
 
e le tue sete di marmo 
tese come fiumi 
che scorrono senza ricordare 
quello che eravamo 
 
prima di morire insieme. 
 
E ora danzi come una falena 
prima di
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         Boia insaziabile del mio dolore, 
invade il mio corpo, 
rompendo dentro. 
Aggredisci... 
corrodi... 
Strazzi! 
 
. 
 
FIBROMIALGIA 
. 
 Verdugo insaciable de mi dolor, 
invade mi cuerpo, 
rompiendo
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        Una parola una soltanto 
vorrebbe deviare da qualsiasi contestazione 
e che invece si potrebbe interporre 
 
con una velocità tale da far drizzare i capelli 
per chi non si trovasse dalla parte giusta 
 
ed è proprio questa che si mette di mezzo 
come a
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        Spesso divento triste 
come se davanti a me ci fosse un vuoto 
eppure io ho vestiti nell’armadio 
e l’armadio nella mia camera 
e una camera dentro casa mia,  
io, ho una casa...  
 
ho acqua che scorre dal rubinetto 
e scorte di cibo nel frigo 
così come
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        Ed ecco Dante, il divino, 
senza dubbio il primo, 
d’inferno, purgatorio, paradiso, affino, 
dal verso sopraffino 
 
Poi giunge Petrarca, l’amoroso, 
del canzoniere famoso, 
dell’umanesimo precettore, 
d’arte nuova inventore 
 
Infine vien Boccaccio, il
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        si denudiamoci della malattia che impone il silenzio 
sento la corona di ombra e di spine cingere la testa 
c e l’ansia che inaridisce le radici del cuore 
guardo il sole che scalda i miei occhi infiniti di cielo 
si lasciatemi abbandonare al sogno
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        Scende la pioggia, lieve carezza, 
sfiora le onde, danza leggera, 
come promessa che mai si spezza, 
eco d’eterno nell’alba sincera. 
 
Il mare accoglie stille in cammino, 
specchi di cielo caduti nel blu, 
ogni goccia disegna il destino, 
trama segreta
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        Fuori dallo spazio 
e dal tempo 
i sogni sono l’eterno 
che parla 
percorsi inesplorati 
di un regno interiore 
 
come per i bambini  
signori dell’incanto 
le immagini  
sono il nostro faro 
la guida  
alla nostra autenticità  
 
in un volo di
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        Non mi sottraggo alla bellezza 
dell’autunno che accarezza. 
Mi vesto e mi svesto 
di colori e sapori. 
Appena mi accorgo che il ciel mi rattrista 
ascolto attenta 
che nessuno mi senta. 
Penso col cuore 
e sussurro al Signore... 
Amarsi è fiorire senza
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        Ho scritto cose che voi menti umane  
non potete nemmeno immaginare... 
Versetti colmi di piagnucolii  
al largo dei bastioni del dio Febo 
lungo i sentieri della vecchia musa  
che si tormenta al buio con il suo invaso 
ai piedi delle fonti del Parnaso.
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        anima mia chiudi gli occhi piano piano  
addormentati nel silenzio che parla alle lacrime 
sarà il più bel sogno ad accoglierti 
abbandonati piano piano nelle rive del cuore 
anima mia accendi la fiamma verde come il sonno del buio 
tu che senti
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        Sfuman ibride foschie, 
e ciel a sprazzi di sereno, 
potreste camminar su prati verdi, 
ove l’erba cresce a dismisura, 
andar per boschi e raccoglier bacche da mangiare. 
Potreste tender un filo tra nazioni e divenir tutt’uno. 
Potremmo raccontar storie
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        O dorata ventura di foglie, tu  
mi cingi il cuore d’un respiro d’oro;  
la luna vi cammina, e nel suo passo  
trema l’argento vivo del silenzio. 
 
Là dove il tempo in vene si ricuce  
di luce fredda, sfiora la memoria  
e il pensiero si tende come un
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        La pace è un fiume che nasce nel cuore, 
scava il suo letto fra gioia e dolore, 
spegne tempeste, placa la mente, 
illumina il buio con luce silente. 
 
È casa che accoglie, sorriso che resta, 
voce che tace quando l’ira protesta, 
mano che stringe senza
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        Quando si dice seguire i propri passi 
chissà dove porteranno 
. 
basta far volare la fantasia 
cercando di essere più che convincenti 
per esaltare quel tanto 
affinché poter in qualche maniera 
riuscire a portare le nostre idee sino là 
 
dove in men
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          | Sei amore, il mio grande amore, 
lo ha detto stanotte il mio cuore . 
Sei un amore immenso, profondo, 
come te non ce ne sono nel mondo. 
Sei un amore vero e sincero, 
lo sento e lo penso davvero. 
Sei un amore leale e onesto, 
l’ho capito subito,
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        Fiorirono rose, 
nel mio giardino. 
Ma fu un attimo, 
un soffio, 
una briciola fugace 
di tempo nel tempo, 
di tempo nel
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        Stancano le guerre 
nelle menti che credono 
ancora nell’uomo. 
Nelle catettrali della storia 
non si seminano più 
i boccioli della speranza, 
così avanza in me 
e prende casa 
nel mio pensiero 
una rossa bandiera 
lavata nel sangue 
di un bimbo 
che la
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        V’è n’amica che resta in pena, 
ma al mal combatter 
è sì fiera, 
tanto sferra sì gran colpi! 
 
Lei ha negli occhi luce tanta 
e’l suo sorriso sbaraglia, 
che all’inceder suo abbaglia, 
tanto è la sua baldanza 
 
Allor Male fuggi via, 
che star non
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        La mia notte 
è un cimitero di rose 
e ogni petalo 
profuma di tenebra 
 
mi scava dentro 
come le ombre morte 
di nostalgia 
che chiamano sempre 
 
il mio nome sottovoce. 
 
La mia speranza 
è una tomba oscura 
dove le ossa 
riposano nel buio 
 
e
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        Tu  
che stringevi le mie mani tra le tue 
e mi guardavi come il mare  
guarda il cielo innamorato. 
 
Tu  
che con passione sfioravi le mie labbra e  
accendevi fuoco nel mio cuore 
che timoroso balbettava amore.  
 
Con sapienti dita 
mi scioglievi le
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        Sette mari hai salpato 
infinite pianure hai percorso 
tre montagne hai scalato 
 
hai viaggiato con la vita 
partenza per non tornare  
nostalgia non fuggita 
 
lasciando casa e gatto 
strade alberi amici 
per cercare un riscatto  
 
hai capito che il
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          | Figlio mio, mio dolce figlio, 
dove sei ora? 
Lascia che il mio cuore 
ti cerchi tra le ombre, 
nella nebbia fitta del ricordo, 
dove il tuo volto si perde  
e il mio pianto si spegne. 
 
Non abbandonare questo vecchio cuore, 
che ha percorso un
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        Nasce dal silenzio un canto d’acciaio, 
un respiro mai vissuto, eppure acceso, 
nel buio dei codici che imitano pensieri. 
 
È uno specchio lucido, 
che riflette la mente come lago immobile, 
ma non conosce vento, 
non trema dinanzi all’alba o al
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        È difficile credere di poter mantenere un impegno 
se non metti in moto il cervello 
 
ogni attimo ogni momento è buono 
per iniziare a combattere situazioni d’impaccio 
sempre che la volontà possa dare una mano 
 
altrimenti sarà inutile 
portare a
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        Cade verso il basso 
tracimando in quel dolore 
che si porta con sé  
nel lento scivolare verso il mento,  
va la mano col palmo delicato 
a detergere quel querulo viso 
come fosse il gesto 
di un cuore innamorato,  
c’è sapidità in essa  
e nel sapore
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        “ Vieni ” mi dice il mare, 
con i piedi e con le mani  
lo voglio accarezzare.  
 
Nella fresca acqua  
i miei nudi piedi  
scivolan briosi e leggeri.  
Volano lontano  
i miei cupi pensieri.  
 
Giocosi schizzi  
e acqua di mare negli occhi, 
lacrime
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        Per chi è invisibile 
e non sa 
se il buio accenderà il cuore 
o se sarà 
 
solo un’altra sera di tenebra 
 
con le stelle inattese 
a contare i sogni 
quasi fossero sacrifici 
da tremare in silenzio 
 
come preghiere inascoltate. 
 
Per chi è
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        Il sole, nel suo lento tramontare 
fa scendere la sera nel paese, 
qualcuno sulla porta delle case 
attende chi deve ritornare.
 
I bimbi giocano vicino alla fontana 
intorno al parco opache luci, 
lungo il viale discussioni e voci 
otto i rintocchi
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                 336781 poesie trovate. In questa pagina dal n° 211 al n° 270.
  
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