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Poesie pubblicate: 361’248Autori attivi: 7’476
Gli ultimi 5 iscritti: Antonio Ivor Boatti - angelobello11 - Maurizio Cortese - Maria Grazia Cavini - Alessandro di Biasio |
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Spicchi silenziosi di vita già vissuta e mai dimenticata.
Istanti in notti silenti nascosti in sogni scomposti, in
di dolci note, in melodie delicate, nascenti.
Come vele solcano il mare dei pensieri rimasti
intrappolati tra realtà desiderate,
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Blocco sociale
intelligenza sensoriale
tutto intorno a me non è normale.
A minacciar s’attinge
il caos nella mia vita
perso ho la via
non trovo l’uscita.
Sopravvivenza decadente
silenzio le voci
nella mia mente.
Bramo un rifugio sicuro
sogno
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Sul viale le foglie cadenti
nei brividi batter di denti
l’ombrello sconvolto dal vento
ondeggiavi con passo lento
mi regalasti un sorriso
mentre agguantavo l’ombrello
la pioggia batteva sul viso
quando t’aprivo il cancello
lo sguardo era
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Porgimi la corda
e perché la corda
si spezzi presto
aprimi il cielo scuro
e pronuncia parole
solo per trovare
la mia nostalgia
illusa dalle promesse
di molti anni fa.
Rivelami segreti
che non immaginavo
i tradimenti delle stelle
che
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Al visitare alcuni luoghi,
della mia amata terra,
si spalancò il mio cuore,
e nel partir poi fece guerra.
Da Leuca sino ad Otranto,
ci adagiammo quell’estate,
sulle coste salentine,
dalle baie frastagliate.
Delle calette più
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Sentire lo scrosciare della pioggia,
ascoltare il profumo della terra umida,
sentirlo sui capelli fradici.
Sentire il sapore del mare,
il suo dolce rumore,
il suo odore.
Sentire emozioni ascoltando il tuo cuore,
sentire i suoi battiti,
il tuo
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Gli ultimi raggi di sole si spengono all’orizzonte
come il malinconico trillo della paraulata
ed il beccottar del picchio che ad ogni tramonto
si posa sul tronco secco di un albero.
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Le ombre della notte iniziano a danzare
tra gli angoli della
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Oltre
i passi va il sentiero
e si consuma silente
il suo mistero.
Le impronte
la pioggia ha cancellato
perduta è la via
perverso il fato.
Suona dolce
il canto dell’assiolo
feroce è il singulto
di chi è rimasto solo.
E l’intelletto va
a perder
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| Non ti dirò mai ti amo,
non sprechero’ tempo
a dirti parole d’amore,
e’ vento che esce dalla bocca
ed evapora in poche ore.
Ti amerò con i fatti,
non servono parole,
a quelle ci pensano
i battiti del mio cuore.
Voglio baciarti tutte le
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Ho ancora sogni
ma nella mia mente scivolano pensieri,
lacrime e preghiere
mentre continuo a chiedermi il perché ...
Ma resto muta,
ed ho paura di sentire risposte senza senso,
cuore che trema e piange,
vola il tempo che ha consumato solo
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E canto pe da’ sciato a chesta vita
jucanno notte e juorno na partita
ca porta sango pene e pecundria
ca astregne acqua e viento c’o vurria.
E canto pecché ‘a vocca vò sbaria’
cuntenta ‘e nun sape’ cchiù arraggiuna’
cu chistu tiempo favezo e
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La notte mi ferisce,
la guerra non tace,
il cuore mio urla
una preghiera sconosciuta,
non so dove comincia,
né come finiscono
i versi miei scomposti.
La storia sembra
la mia stanca madre.
Il silenzio del buio
mi accende un fuoco,
nella sua
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Passano le stagioni
passano gli anni
ma il tuo sorriso
lo so,
sarà sempre
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Dio avevi creato la terra, era un paradiso
or non più tutto è distrutto,
non volano gli uccelli nel cielo azzurro
temono gli aerei,
sganciano bombe, missili, su la terra.
Case bruciate, fumo, fiamme, cenere
la terra è intrisa di sangue,
quanto
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Per respirare la maestà
va’in quella strada stretta
corre di lato quasi
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Sanzi |
18/10/2023 16:30| 459 |
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In mostra al sole tra le frangie di un tappeto verde, una bava di vento ti culla di qua e di là.
Non conosci rombi inutili
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Se bastasse il silenzio
per placare
un avido vento d’autunno,
confondere il respiro
che si carezza
sulle labbra chiuse
e tra i tuoi capelli di rame,
che scossi
s’avvolgono in lontananza.
Laddove... tra le nubi
il cielo si va a
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AMARE
Amare sempre
in tutte le sue sfumature
non dimenticare di amare,
amami perché sono il sole
e tu la mia volta
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Ti lascio cadere,
andare a pezzi.
C’è un senso di perdita e di sconforto
quando ti rompi.
Io resto immobile
ad ammirare il tuo andare in frantumi.
Non fai rumore
ma nel cuore sento il frastuono.
Ti osservo
in attesa.
Già so che
ricomporrai da
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Un tempo è andato
il futuro è avanzato
oggi oramai è passato
Morte cristallina
Attendi leggiadra
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Grandine violenta
ad affligger mente attenta
Immagine perversa
nello specchio s’è persa
Voci sopra
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Sulla bocca
bolle di rugiada
In equilibrio
si sfiorano le mani
A sussurrar vanno
due anime tormentate
tra voci silenziose
Tutt’intorno
estasi di aria e profumi
E’ nel vento
la tempesta
Si insinua tra i sospiri
di corpi estasiati
Son fragili
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Soffia il vento profumi di lontananze
nel cielo filamenti d’azzurro
vestono di malinconia
i brevi tramonti d’inverno.
Sulle labbra viola di un temporale
solitudini di respiri infiammano l’orizzonte.
In quali occhi
l’infinito è sogno
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Convincerai
le nuvole ad amarti
io so che il cielo
sussurrerà il buio
e i suoi dolori
solo per sentirti
pregare il tempo
di non mandarti via.
Avvolgerai le ombre
e tu stessa sarai
ombra che viene
dal respiro passato
un ricordo
che non
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L’aria di mezzanotte
mi dona sani sogni,
sono con Dio
e parlo con Lui,
mi vesto e mi rivesto
e pesto nel campo
del grano del pane
e là c’è la vigna,
mi sento dono a Lui,
quello che gli serve
per farsi vivo in noi.
Estasiato e non poco
prego
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I bambini di Gaza
guardano sgomenti
l’orizzonte illuminato dai razzi
attraverso il filo spinato
che delimita
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Sarà bello ferirti
prima che la luna
sorga alta nel cielo
e prima che il vento
porti via le nuvole
e la pioggia malata
della nostalgia
degli anni trascorsi.
Sarà dolce dimenticarti
e sentire il veleno
scorrere nelle vene
come un nettare
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"Lo so nun so’ mai stato regazzino
pè questo, fòrze, nun sarò mai vecchio.
Er sedici d’ottobbre... bon matino,
pe’ poco nun me la pijo in der secchio!
Era er quarantatré e dentr’ar ghetto
presero mamma su la cammionetta.
Co’ quale core,
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La storia è:
un grade bracciere,
Dio per tutti è,
una leggera pioggia
e l’uomo,
fra l’Uno e l’altro
pianta la sua tenda,
ne fa una scuola
ed insegna ed impara
l’ardito vivere
fra il fuoco e l’acqua
e nasce il bene,
e nasce il male
e fiorisce
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Guardi e non vedi giudichi e non leggi
oltre il sipario della inconsistenza
col fare l’esegeta in apparenza
di chi dell’alma calcola gli arpeggi.
Giudichi e annulli col tuo senso acuto
non so se titolato oppure a caso
con la certezza guasta del
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Sentirsi sola
come una nuvola quando c’è il sole
Sentirsi triste
come una lacrima a camminar sul volto
Sentirsi vulnerabile
come l’onda ad infranger la scogliera
Inutile
come un vecchio col suo bastone sulla panchina
Invisibile
come l’ombra nel
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Il cielo notturno ci avvicina
dall’anima sono parole
sgorgano dal vento pacifico
sono nomi custodi
uno per ogni fronda
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Passano in fretta
le parole pronunciate
dolcemente
in questo autunno
ancora caldo
di un’estate rovente
e senza la speranza
lasciata alle nuvole
su un cielo sconfitto.
Passano inesorabili
le piogge attese
e ancora promesse
da un vento
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| Vieni in quella parte del mio cuore che ti accoglie
con amore
Dammi la mano Signore a volte penso che mi hai
cancellata per le tue piaghe anche da me procurate
Ma tu sei Misericordioso siedi accanto a me e senti
quanto indegnamente io ti
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Vorrei
affogare tra i fiori
l’oblio della mente
e accorgermi che oltre non c’è niente
Entrare in un quadro
ed essere del pittore
il suo unico colore
Cercare
tra lettere d’inchiostro
l’espressione più nera
assolutamente squallida ma vera!
E
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| Sospinto da un albore del mattino
mi sveglio e sento il suo profumo vicino,
dolce e soave m’inebria sì tanto
che la passione comincia il suo canto.
E in questo dolce affanno
il cuor si sente
batter sì dolcemente,
che men beati son quelli che in
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Fuggire da questo mondo
di malvagità, di orrori,
di confusione, di guerra.
Ascoltare i silenzi sulla terra,
fitti echi di ombre e luci.
Una notte di gelo,
brutalità che ammutolisce,
silenzio assordante,
grida mute
urlano impotenti
il martirio
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Dopo la morte
non ti potrò più dire
ti amo
immagina il dolore
che mi porterò nel cuore
questo lungo riposo
sarà tormento
ancora di più di quando
ero in vita in te
nel giorno del peccato.
Virginia l’amore è in noi
ma non per noi
lastricate
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Andavo a toccare i boccioli
per sentire lo spirito mio
lentamente vibrare,
e godevo di una gioia
che non conoscevo,
ero poco più di un bimbo,
ma mi sentivo un grande,
ora che tento di graffiare
quel cielo lassù infinito,
mi dono di essere
un suo
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E’l’ora solare che scorre
su la lancetta meridiana
la lunga minuti rincorre
Ora il tempo c’allontana
Il freddo tempo digitale
numerazione sì profana
L’indifferenza è normale
manca il ritmo del minuto
del secondo così speciale
Quell’attimo
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Come a festa il prato canta ancora sfumature di colori.
Rossi papaveri e blu fiordalisi
giocano allegri tra timide margherite.
Variopinte farfalle volteggiano gioia di vita
nel profumo di lavanda e viole.
E tra purpuree carezze di un sole
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Giro girotondo
la terra intorno al mondo
la mamma al suo bambino
la vita al suo destino
Giro girotondo
la guerra invade il mondo
l’eroe ormai è andato
la maschera egli ha calato
Giro girotondo
soli in questo tondo
il giorno s’è svelato
la morte
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Sei ancora qui
come fossi un’alba
ai piedi del tempo
preda lacerata dai denti
di un cieco domani
sei ancora qui
come fossi un’alba
a spegnere incendi
dove non passa la luce
natura di boschi furtivi
rubata alla vita
sei ancora qui
come fossi
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Nonno sì e nonna no
questa nenia a chi la do
la daremo a sora vita
grazie a voi la più squisita
perché siete un porto franco
per un cuore colmo e stanco
in quest’orrida maniera
sulla squallida raggiera
dove tutti fanno a gara
giusto al netto
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Su questa terra scura,
una scia di vita tra le mani,
in cerca di senso e di scopo,
si cammina, un’ombra tra le vanità umane.
Sconosciuta la via che percorre la vita
che è solo un breve istante,
una fiamma che brucia e poi si spegne,
con
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Potrebbe essere
l’ultimo bacio
ma noi ci amiamo
e non smetteremo
di credere ancora
a una nuova alba
anche se il male
avanza ancora.
Potrebbe essere
l’ultima volta
che vola nell’aria
il tuo profumo
ma ritroverò sempre
la strada
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Un raggio viola
in memoria di un autunno
che manca...
Le foglie non tardano ad arrossire
al sole e il mare placido
ci sorride per un’illusione
di dolcezza.
Il mondo accoglie sulle proprie
stanche tempie le dita
di donne scalze, carezze
o
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Quando a sera
in fretta il buio avanza
e la campana tarda
a dare l’ave Maria,
al primo rintocco
dell’amata campana,
esplode sulla valle
la gioia
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E quando il Sol tramonta
di flebile raggio m’investe
ché al tormento cede il passo
e in risano s’appresta
Or che vien in rimonta
di candido abito si sveste
e par d’essere in trapasso
che anche il cuor s’arresta
Lumi che scomparite
e
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| Cos’è rimasto
della supplica alla luna?
Sfarfallio di ciglia lunghe
su volto antico e sofferto,
occhi smarriti e ansiosi
pieni di lacrime.
Ai fertili dubbi
si mescolano vaghi pudori
di un cuore arreso
ai suoi sogni.
Rimbalza il
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La terra non ha pace, l’umanità evolve al male
si corrodono anime e cuori,
la guerra avanza e la morte mette radici profonde,
abissa e spoglia ogni buon proposito.
Signore figlio di Dio e padre dell’umanità e del mondo,
rinsaviscano i cuori al tuo
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I bambini hanno piccole mani
che stringono i colori di domani
la pelle morbida di cuscini stretti al petto
per scacciare via gli uomini neri
e risate ballerine negli inverni freddi
delle madri.
I bambini hanno occhi di terra e cielo
per non
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Mostrami come si bacia
e poi
potrò capire ogni cosa
anche l’amore
e perché quegli abissi
che chiamate occhi
si
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I morti non fanno rumore,
non chiedono vendetta,
lasciateli dormire
nel sonno della pace eterna.
Non svegliateli con le vostre ritorsioni,
con i vostri missili spettrali,
smettetela di armare altre vite
contro i vostri rivali.
Non vogliamo
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Nel tuo ventre affluenti di versi,
recitano poesia in un terremoto
di sensi, lievita il tuo profumo
come brezza marina.
Quando apri le ali l’amore costruisce
sogni e la carne una infinita strada
percorre nel sapore che emani.
Scivola il germoglio
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Passerà presto, e torneremo alle nostre solitudini.
Come ogni anno,
come ogni maledetto giorno. Passerà.
Mi tormento, perché non riesco più a ricordare, scriverti qui
come tu sai
tutti i sussurri del vento
tutte le sue poesie
sparse come morte
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Sono salito sulla montagna alla ricerca di Li Bai,
e accidentalmente son finito a Mumbai.
Ma dov’era la mia testa
tanto da commettere un simil errore?
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In tutta fretta cerco la via del ritorno,
m’imbatto per caso in una pianta di lamponi,
ne
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Con un sorriso mi hai ridata al mondo
abbandonata tra pezzi di cuore infranto
mi hai raccolto, e pezzo dopo pezzo hai cucito
paure, fragilità e insicurezze hai colorato di verde,
le tue braccia un collante per l’anima,
quel posto sicuro in cui
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E venne un’altra notte,
non dormii poi tanto bene,
però feci un nuovo sogno,
in cui al Liga offrii da bere.
Parlammo molto tempo,
tanto quasi da scordarmi,
di catturar l’istante,
con il quale emozionarmi.
Imbarazzato poi ricordo,
che da fan
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Quanno ca nun ce stive
(guagliò, ie mo’ t’o scrivo)
‘o pesce pesciava
e a mare sciacquettiava...
Int’a st’immensità:
ih che felicità!
Mezzane e piccerille
gruosse e spontachiattille
insomma ‘e tutt’e razze
robba ca ascive pazzo
bestie c’a
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334419 poesie trovate. In questa pagina dal n° 2581 al n° 2640.
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