Seduta su una panchina in un meraviglioso dipinto della natura, osservavo una bambina vivace che dagli occhi esprimeva inconsapevolmente genuina sincerità ma…. In contrasto con ciò, si mostrava superba e dura d’azione come chi deve difendersi da chi volesse soccomberti. Tutto questo mi attirò molto, ma non potei far altro che osservare…. Questo però mi trascinò, mio malgrado, nel passato e nel rivisitare scaffali impolverati di memoria, mi ritrovai come con un pugno allo stomaco… Erano anni che non provavo più quell’angosciante sensazione, ci si sente come senza via d’uscita, come se non ci fosse più rimedio… Quasi come di fronte alla morte…. Che non da scampo. Ricordo che ogni volta che commettevo un errore, mi soffocava questa spietata sensazione che mi gettava in uno stato d’agonia, di sconforto e disorientamento. Una delicata sensibilità alle proprie azioni e all’effetto che esse possono avere su tutto ciò che ti circonda, certo nella maggior parte dei casi scatta sempre dopo ma, qualità provvidenziale in altre circostanze. L’osservare quella graziosa e al tempo stesso tenace bambina, mi ha ricordato com’è facile calpestare e sminuire le capacita di un individuo già in tenera età, proprio come si calpesta un vellutato prato appena nato, e quanto quest’atteggiamento può essere devastante nel sentiero della vita di una persona……. No!non parlo certo per sfoderare un intelletto superiore alla norma ma, ahimé, è un tracciato tatuato nel mio animo che ha segnato e condizionato ogni mio gesto, azione o scelta, e quanto male questo ha causato a me e incredibilmente, in alcune situazioni, alle persone che più ho amato. Mentre continuavo a osservare nei particolari l’ignara bimba, spolveravo la memoria e….Ad un tratto si spensero i colori intorno a me, come le luci di un palcoscenico e iniziai a vedere le scene della mia vita da bambina…. Ricordo che ero felice, molto vivace e spericolata, un vero terremoto ma, ero sincera e credevo a ciò che mi veniva insegnato e, com’è giusto che sia, non dubitavo neanche per un istante che quello che mi veniva inculcato fosse la sola cosa di cui fidarsi. È innato nei figli sentirsi al sicuro nel sentiero in cui si è stati indirizzati, a volte, però, ci si dimentica che nella vita di una persona non esistono solo regole, principi e doveri per la formazione di un individuo con sani principi. Sono sicuramente parte integrante delle basi su cui poggiano le fondamenta della formazione di una persona ma… Come per la costruzione di una casa non bastano i soli, pur solidi, mattoni…. Ci vogliono il cemento ed altri elementi per saldare un mattone all’altro, cosi similmente ci vogliono il cemento, in altre parole l’amore e gli altri elementi, ovvero la dedizione, spirito di sacrificio, la comprensione, la pazienza che deve essere illimitata, il dialogo, la disponibilità e cosi via. Ricordo che una ne facevo e mille ne pensavo, però quando mi si chiedeva chi avesse combinato l’ultima dicevo sempre la verità, cosi mi era stato insegnato. Purtroppo scoprii ben presto che la verità non sempre mi proteggeva, già! È incredibile eppure, se bene dicessi sempre la verità, quando, dicendo il vero, non ero io la responsabile di qualche pasticcio, non ero creduta e le buscavo al posto di mia sorella che, taceva. Sbucciarsi le ginocchia era consueto ed io ero un fenomeno in fatto di gambe e ginocchia senza uno spazio di pelle sana, ma purtroppo assaggiai una sbucciatura che rende una vivida realtà di ciò che si prova ad essere messi in discussione ingiustamente. Questa fu la prima falciata, ma come un pugile tenace che aveva incassato il primo colpo, probabilmente illudendomi di aver solo commesso qualche errore rimediabile di difesa o d’attacco, di aver sbagliato la tattica del gioco della vita. Già, in quale altro modo un bimbo può vedere la vita se non come un gioco, dove si può disfare uno e farne un altro ma…. Purtroppo la realtà non è proprio cosi e rende l’idea, il desiderio di molti, quando è detto: “ come vorrei tornare bambino”, già! Bambino, quando tutto si vive come un solo ed unico gioco… Che meraviglia! Se solo ci si ricordasse com’è dura la giungla degli adulti per un bambino, e vero! Sono bambini ed hanno dei limiti ma, non bisognerebbe mai dimenticare che sono in ogni caso individui che diventeranno donne o uomini e non degli incapaci, ma, anzi il più delle volte sbalordiscono lasciando senza parole. Questo la dice lunga sull’atteggiamento che bisognerebbe avere con i bambini, sono delle vere e proprie spugne e tutto ciò che assorbiranno, sarà cibo per la crescita che li renderà forti o cagionevoli, robusti o deboli. Una piantina ha bisogno di cure, bisogna annaffiarla, quando serve, strappare le erbacce che potrebbero soffocarla o danneggiarla, legarla ad un robusto palo per proteggerla dalle intemperie, e tanto altro ancora. Non è diverso prendersi cura di un tenero bimbo ed è davvero un dono da Dio, perché la ricompensa più soddisfacente che rallegra il cuore è poter ammirare soddisfatti, alla fine del proprio compito, il proprio figlio diventato, un adulto sano, forte e sicuro di se che ha parole d’amore, a sua volta, e le capacità, le qualità che l’hanno reso una persona desiderabile. Sono qualità che ognuno di noi ha, chi di piu chi di meno ma… Sé non vengono coltivate, non produrranno frutti. Purtroppo, di solito un albero che non produce, viene tagliato e bruciato. La vita di un essere mal coltivato, il piu delle volte, non ha una sorte diversa. Non bisogna far altro che guardarsi intorno per rendersi conto che è cosi.

Tutto a un tratto mi sentii come sbalzata fuori dal mio archivio impolverato, come caduta da una scala di una biblioteca…… Con mia somma sorpresa, era la bimba…. Il suo profondo sguardo si abbraccio col mio ed in quel momento, fu come se incontrassi me stessa.