Un raggio di sole sulla faccia, mi sveglia da un lungo sonno, mi disseta di calore e mi catapulta nell’aria, nel suolo, nell’acqua che mi circonda.
Il sogno è stato davvero bello, io che correvo e i piccoli che mi inseguivano e le radure immense che ci circondavano. Nessun predatore nei paraggi e io potevo gustare l’acqua del ruscello e il verde intenso del prato.
Un sogno, solo un sogno eppure è reale e tangibile esattamente come questa bella aria d’estate che mi circonda, solo qualche secondo prima c’era la primavera e l’acqua fredda e cristallina del ruscello e aperti gli occhi ecco l’estate calda con tutta la sua voglia di andare al mare.
Un sogno la spiaggia, gli ombrelloni, le ragazze con corpi liberi di poter vagare come accadeva prima, molto tempo prima quando i vestiti non c’erano e le persone potevano assaporare ogni cosa.
Poi le persone venute da lontano con questi negozi appresso, in Senegal un negozio di abbigliamento è un appendiabiti portato a mano sulla spiaggia e una gioielleria è una cesta sulla testa della ragazza di un nero splendido e scintillante sotto i raggi del sole.
Entro nell’acqua cristallina, la sabbia sotto i piedi che sembrano più grandi per l’effetto lente dell’acqua, poi il tuffo e la sferzata fredda sulle spalle, nuoto per riscaldare il mio corpo che sudato e avvolto dall’acqua del mediterraneo si agita, mette fuori fremiti e sussulti per recuperare il benessere.
Un pensiero, lo osservo e lo amo, poi un altro pensiero e un altro ancora e io li amo tutti in qualunque modo si presentino perché sono irreali, sono “ricordi” di ciò che non è più o che forse non è mai stato chissà?
Lo amo questo modo di funzionare del mio corpo, questo ragionare e poi ragionare e ancora ragionare per “modificare” ciò che è qui ora.
Mi piace! Lo amo e so per certo che tutto ciò di cui ho necessità mi sarà dato e quello che riceverò sarà in abbondanza. Ecco com’è la mia vita adesso.