Questa è la storia qualunque di una persona qualunque che ha deciso di intraprendere un lungo viaggio alla ricerca di sé stessa, senza identificarsi con il prossimo, ma condividendone le passioni, senza immedesimarsi nel dolore del singolo ma individuandoli tutti su di sé, senza rivendicarsi cittadino del mondo ma che, nell’inquietudine del suo vagabondare, si estranea dalla gente per ravvisarsi nella folla della propria solitudine.
Questa è la storia qualunque di una persona qualunque che non sa nemmeno d’esserne protagonista poiché alienato dalla contingenza, nella congiuntura degli istanti.
E' la storia qualunque di una persona qualunque che non teme di mostrare le proprie debolezze, unico nella sua bellezza, come un pezzo numerato di una collezione a tiratura limitata che sfida tutto e tutti, senza timore, perché non ha nulla da perdere fintanto che non possiede identità.
Ma questa è anche la storia della vita che, nella veste di cacciatrice di imprevisti, ha riconosciuto in questa persona la sua preda più appetibile, poiché ingenuamente aperta a tutte le possibilità e quindi difficilmente catturabile.
E' la storia qualunque che narra di un apocalittico scontro tra titani che, nell’abbraccio della morte, si legano per la vita, battendosi al ritmo deciso di una musica lenta, scandita dallo sfarfallio d’ali d’un fiocco di neve.
Questa è una storia qualunque che dimentica degli accordi pattuiti con il tempo, cerca nel presente, il momento in cui una persona qualunque si ritrova nel trapasso di ogni volontà per accendere la propria consapevolezza nella forza vitale della vacuità.