Era un afoso pomeriggio d’ estate che nonostante il tempo piovoso faceva sentire una calura e umidità persistente penetrare fino alle ossa.
Stava lì fermo quell’ uomo sotto la pioggia battente col suo cappello in testa tutto sgocciolante e il lungo impermeabile color crema ben stretto in vita. Era lì immobile, all’ angolo della strada in attesa di qualcuno o di qualche cosa e chissà forse pensava o rifletteva oppure era in attesa che qualcuno arrivasse con la macchina o a piedi.
Qualcuno lo stava osservando da una delle finestre dell’ edificio di fronte incuriosito da quella sua immobilità, perplesso, considerato il tempaccio che c’ era perché in quel momento imperversava un fortissimo temporale e i tuoni che si sentivano erano veramente assordanti e molto vicini ma lui impassibile non ci faceva caso sebbene corresse persino il rischio che da un momento all’ altro un fulmine potesse cadere proprio vicino a lui o addirittura colpirlo.
Chi l’ osservava da dietro la finestra, si domandava curioso quali pensieri gli potessero passare nella mente in quella sua immobilità sotto una pioggia che in quel momento assomigliava di più ad un terribile uragano. Ecco che ad un certo momento, finalmente lo vide muoversi, lo vide di colpo girare la testa come se avesse sentito qualcosa … e fu proprio in quel momento che poté intravvedere tra la pioggia e da sotto il cappello che aveva una sorta di fischietto strano in bocca, aprì un poco la finestra per ascoltare ma non si udiva alcun suono.
Il mistero venne presto scoperto: dovevano essere degli ultrasuoni concluse pensando tra sé e sé il suo osservatore, di quelli che riescono a udire solo le sensibili orecchie dei cani o dei gatti. Ed ecco che infatti vide apparire e correre incontro all’ uomo dell’ impermeabile un piccolo cagnolino di media taglia tutto inzuppato d’ acqua.
L’ uomo dall’ impermeabile si slacciò la cintura, aprì l’ impermeabile richiudendolo velocemente attorno a quel cagnolino riparandolo e stringendolo dolcemente a sé.
Bene, l’ arcano mistero dell’ uomo sotto la pioggia era stato scoperto, la curiosità dell’ osservatore era stata esaudita, la vita poteva ora continuare tranquilla senza più misteri da scoprire.