" Cate, ma sbaglio o sento una nota di rammarico nella tua voce? "
No, non sbagli, mi rammarico di non aver capito come era. Quando si è coinvolti emotivamente si sbaglia, le idee diventano convizioni e le convinzioni, se dettate da cecità e stupidità, son pericolose... ma con il senno di poi è tutto più facile e inutile.
Bisognerebbe capire sul momento e attendere, ma non è per tutti e non è nemmeno immediato, ma lui ci riusciva. Aveva questo talento, difetto, dote non lo so, di avere un distacco emotivo sui generis, quel modo di disinnescare che hanno in pochi, come se avesse chiaro cosa fare. Agli inizi ero convinta fosse una stronzata new age, fumo negli occhi per avere la meglio e assumere un ruolo di potere, invece era tutto l’opposto.
L’ho capito tardi e a quel punto l’avevo già perso. Di questo mi rammarico, di essere stata un tormento, aver inasprito il rapporto e provocato tensioni; voleva solo il mio bene, provava a farmi vedere le cose da altri punti di vista, sapeva che con quell’atteggiamento mi sarei distrutta, come poi è avvenuto, ma purtroppo l’avevo preso nel verso sbagliato. Se avessi la possibilità di tornare indietro, non lo cercherei, sebbene sia stato un rapporto vissuto, coinvolgente e vero.
Dopo alcuni mesi lo rividi al mare, più bianco della porcellana, mi avvicinai per salutarlo, ma non mi degnò di una parola, mi guardava come se non sapessi chi fossi, allora mi sedetti vicino, si tolse gli auricolari per il tempo di dire " grazie sto a posto così, non voglio niente ", erano quasi 29° gradi e sentivo freddo...
" Boia dè che pezzo di ghiaccio " esclamai
Sì, era un pezzo di ghiaccio e un autentico vulcano, passionale in tutto e per tutto, anche nell’odio e nell’indifferenza, se arrivava a mettere il punto, potevi dormire sonni tranquilli, non ti avrebbe mai più cercato.
Era innamorato delle sfumature, dei dettagli che molti non guardano, ma in certi casi non conosceva mezze misure, acceso o spento, sì o no.
Oggi molti "uomini" arrivano a stalkerare, ad alzare le mani, alcuni si rifanno su macchine o mura di casa, telefonate nel cuore della notte o messaggi pieni di offese, non accettano la fine della storia. Lo abbiamo visto pure con Giulia, ricordi le condizioni in cui veniva al lavoro, polso fasciato, lividi strani e occhi gonfi? Il compagno la menava di brutto, le tante denunce non sono servite. Con certi tipi non sai mai come andrà a finire ed il più delle volte siamo noi donne a pagare lo scotto, spesso con la vita.
L’ultima volta che ci incontrammo, eravamo ai ferri corti ormai da giorni, ero molto nervosa, lui ovviamente pacato e calmo. Discutemmo ancora per una cazzata, che sul momento mi sembrò la cosa più importante del pianeta; funziona sempre cosí, quando dovresti tacere, ma parli e quando dovresti parlare non ti esce una sillaba. Da brava demente misi in discussione le sue emozioni, usai parole forti e conclusi la mia goffa perfomance tirando in ballo i genitori. Un atto vile e ignobile, se poi uno dei due é pure defunto, beh... non credo ci sia da aggiungere altro.
Fra sirene dei traghetti, il vocio dei pescatori e lo sciabordio dell’acqua pensai mi tirasse una pedata da spezzarmi in due.
Scosse la testa e disse "dopo questa ennesima dimostrazione di arroganza e cattiveria gratuita, possiamo finirla qua", mi porse la mano, io me ne andai, prossima ad una crisi isterica.
Arrivai alla macchina, avevo il cuore a mille e la gola secca, lo vidi arrivare con il suo consueto passo lungo, aprii il finestrino, si limitò a guardarmi, infilò il casco e poco dopo dette manetta. Provai a contattarlo, ma non ebbi risposta,
Son passati quasi due anni e quella cazzo di sera di merda, non mi esce dalla memoria, quando passo dal porto, mi torna a gola l’immagine di Matteo che mi porge la mano ed ogni volta è un crampo allo stomaco ed una fitta al cuore.
Ripeto, era meglio mi fossi fatta scopare nel cesso di una discoteca di quart’ordine da uno qualunque, sarebbe stato più facile archiviare... vabbè è andata male.
Claudia, possiam cambiare argomento? Rischio che il rimorso mi accompagni per giorni.
"Tranquilla topa, fumati ‘sto spino e bevi un pò di Ceres".