Eccolo, è arrivato con la spinta delle speranze accese da ognuno di noi, verso questo vivere a tratti, nel nascosto passato perso. La pioggia lava via i ricordi tristi di un anno vissuto nel buio dei colori della grigia realtà, dispersa tra zone. Colpiti piano, nelle situazioni accresciute di vita a spicchi, abbiamo intuito i pensieri del poi, come trame di scenari arrampicati al vuoto di una stanza della vita.
Adesso, tra le note dei ricami, appena sfiorati, ho lasciato perdere. I fuochi, scintillanti promesse nell’ aria, risuonavano in un arcano pensiero reso gioioso di speranza, quel sentire trasmesso nei giorni, una giornata di sole offuscata al vivere precario. L’ alba, appena sognata dei piccoli secondi, allo scoccare della mezzanotte, penetrava nei pensieri di ieri per bucare quelli futuri, in uno scenario grigio di niente.
Si conteranno i giorni, nella fretta delle ore che attanagliano i secondi, ci saranno mille pianti di lacrime, asciugate in un pandemico soffrire, in una realtà quasi irreale di chi si aspetta il sereno entro ogni altro colore. E ci saranno sorrisi rubati nella scena della vita, come un curare le ferite in ogni suo passare.
Ecco, arrivato dietro l’ ieri in un battito d’ ali che sovrasta la paura, quella linea dei perché che oltre tardi, arriva sempre a tracciare le pagine vuote dentro ogni riga. L’ anno che ci stupisce, incupisce, reagisce alla sommersa immagine del tutto, fuochi, che timidi, scoppiano nel cuore.
Si rivestono di calore quando fa freddo dietro e entro l’ anima, perché succede che i pensieri passano, ma la tristezza, arrancata alla fetta della felicità, resta!
E poi, si andrà, come un viandante a incollare la sua strada, tra i viottoli, tortuosi di un indimenticabile avvenire. Cosa resterà? Cosa si farà? Poco e niente in uno scenario sempre uguale che inquadra i volti della gente, correrà il silenzio, ombra del dire senza voce, appesa alle splendenti tempeste!
Questa vita, l’ anno che ci insegue, indotto da parole sempre più nascoste, affrettato ai dispiaceri inalati di felicità.
Cosa mi darà? Un gesto, fermo da poche linee di memoria.
I miei pensieri liberi di finire, di andare… oltre, oltre ogni preannunciato anno.