Il sole fa capolino fra le fronde degli alberi, ed una luce repentina illumina ogni stelo,
ed ogni foglia, ed anche le radici del vecchio albero percepiscono il magnanimo tepore,
radici vecchie che sfiorano la terra in superficie.
Il mattino, propina un azzurro manto al cielo, ad incantar umani occhi ed
alberi dalla chioma estesa.
Alberi che s’elevano verso la luce, come volessero schizzar il cielo con le loro
chiome verdi e crear una fortezza a protezione dell’ ambiente sottostante.
Le foglie si dondolano e sfiorandosi lievemente creano un fruscio ad impreziosir lo spazio
affidandosi al tiepido venticello, ed una con l’ altra prendersi la mano.
Un fruscio turba gli uccelli, che appollaiati ed assopiti su quelle fronde
avrebbero gradito farsi un pisolino.
Era un albero vecchio dal possente busto, e gioiva ad ogni sospiro che il vento
emanava ed i suoi rami allegri e spensierati volteggiavano come in un bel gioco.
Su quelle ampie fronde del vecchio albero, c’ erano tanti uccellini orchestrali che
avevano costruito il nido
ed appollaiati su rami e ramoscelli saltellavano allegramente, sembrava una gran festa.
Un uccellino parlava con se stesso, ad alta voce credendo di non esser udito da nessuno ed
intonò il suo vivace canto;” Oh bricioletto! bricioletto! Solo, soletto,
l’ appetito non ti manca e con canti fragorosi,
la signora conquistasti, ma oggi “ bricioletto” a vuoto sei andato.
La signora non ha aperto la sua porta finestra!” Come farai bricioletto che,
la fame ti divora”?”
E cantava deluso a squarciagola,“ bricioletto” era il nome donatomi dagli amici uccellini,
che vivevano sul vecchio albero di castagno .
La signora del balcone da anni “ bricioletto” governava con le briciole di pane.
E nel gettar il pane quotidiano era puntuale.
Chissà? si domandava bricioletto la signora non ha aperto nemmeno la finestra
e lo stomaco va in processione dalla fame! La mattina correva veloce e non sapeva a chi
rivolgersi per un bocconcino che lo potesse saziare!
” Parlò ad alta voce e ciò che disse arrivò all’ orecchio del vecchio e saggio l’ albero
che silenzioso ascoltava il suo mal contento e l’ albero decise d’ intromettersi;
” Caro “ bricioletto” sei giovane e carino con la chioma bianco e nera, sei un anima gentile,
e di salute ne hai da vendere e siccome hai il nido su quest’ albero,
repentino or ti dico ” Non dovresti mai sperare sulla buona provvidenza ne
per vivere e ne mangiare
dovresti darti da fare, lavorar onora tutti, sia poveri che ricchi e se un lavoro
troverai il boccone non ti mancherà mai!
Sulle tue forze devi contare! Sono certo che hai compreso ed andrai per boschi,
prati e vallate a cercare un buon cibo che con passione gusterai!
” L’ uccellino lo guardò affascinato, non sapeva cosa risponderle ma capì il suo consiglio;
Caro albero saggio e sincero, nulla ho da interferire la tua logica è
perfetta, ed or dico la mia; Oh certamente resterai deluso, ma il mio
pensiero non fa connubio con il tuo;
“Il lavoro onora e gratifica ma, appollaiato sui rami, sto bene, son scansafatiche
e sulla santa provvidenza sempre spero e che fortuna mi venga a trovare.!”
“Col pensiero lavorerei, ma le ali voglion riposare, son pigro ed apatico
e far niente è una cuccagna che soddisfa e m’ alletta!”
” Il motto a me adatto non lo conosci?
“ Voglia di lavorar saltami addosso, lavora per me, che io non posso!”
L’ albero comprese che dar consigli non conviene e fu tempo perduto quell’ uccellino
non amava essere consigliato, lui viveva a modo suo, gradiva star nel bel far niente,
raccattando a destra e manca e non avrebbe mai lavorato.
L’ albero deciso pronunciò le sue ultime parole;
“ Bricioletto” io qui statico ed assorto e sui miei rami vi osservo tutti quanti,
sei l’ unico che non lavora, mentre i tuoi amici han famiglia e tu resterai solo.
“ Posso dir ti voglio bene e, volevo farti realizzare ma, or dico l’ ultime parole!”
“ Chi fa per sé è servito come un re!”
Ho concluso e spero tu abbia inteso il consiglio che ti ho dato, altrimenti son affari tuoi!
Adele vincenti
6 Febbraio 2020