Erano trascorse settimane dal suo inizio, ma quella primavera non voleva saperne di far uscire il sole da sotto le nuvole, si erano registrate temperature da autunno inoltrato accompagnate da piogge insistenti e fastidiose.
Finalmente, eravamo ormai alla metà di giugno e da qualche giorno il sole era tornato a farla da padrone, la gente aveva ritirato fuori vestitini leggeri e magliette a mezze maniche.
La storia tra Maurizio e Paola andava a gonfie vele, continuavano a sentirsi con telefonate fiume in cui ridevano, scherzavano, si prendevano affettuosamente in giro e ovviamente si scambiavano parole dolci e promesse fantastiche, si incontravano nel fine settimana, a casa di Paola perché lei era libera dal lavoro, e finalmente avevano potuto verificare che anche tra i loro corpi si era manifestata una empatia ed una alchimia incredibilmente appagante, a volte andavano a fare qualche passeggiata o a mangiare qualcosa fuori, ma spesso trascorrevano ore a fare all’ amore, scambiarsi coccole e tenerezze ridendo o cantando come se si trovassero in un locale a fare karaoke.
Maurizio si ricordò della promessa fatta a Paola di un viaggetto in Toscana, e dopo essersi assicurato che lei non avesse impegni, senza dirle nulla aveva prenotato un fine settimana per fine giugno, in un piccolo albergo di San Gimignano, con l’ intenzione di visitare ovviamente anche tutti i borghi medioevali e affascinanti che si trovano nei dintorni.
Trascorsero alcuni giorni e la domenica precedente alla data da lui fissata per la gita, appena Paola gli aprì la porta, lui l’ abbracciò con enfasi e slancio, sollevandola da terra, e mentre le stampava un caldo bacio sulle labbra, tirò fuori dalla tasca un foglio di carta sventolandoglielo sotto il naso.
Paola rimase un po’ sorpresa in attesa che Maurizio facesse seguire le parole a quel gesto, ma lui rimase in silenzio, quasi serio, tenendo il braccio teso con il biglietto in mano, in alto, là dove Paola non riusciva ad arrivare, ma lei si attaccò al braccio del suo uomo cercando di farlo abbassare, profuse talmente tanto impegno che dopo poco, tra le risate di entrambi era finalmente riuscita ad impossessarsi del foglio.
Lo aprì e curiosa cominciò a leggere, vide delle foto di camere e sale ristorante, e sotto i dati di una prenotazione in un albergo graziosissimo e romantico.
"Che belloooooooo amore" urlò mentre gli occhi iniziarono ad inumidirsi, ed a ruota anche quelli di Maurizio brillavano di felicità, "grazieeeeeeeeee" disse ancora, e senza lasciare il foglio pose le sue braccia intorno al collo di Maurizio ed issandosi cerco la sua bocca, lo baciò con impeto ed avidità, le loro labbra rimasero letteralmente incollate per lungo tempo mentre al loro interno le loro lingue si scambiavano la più calda esternazione del loro amore.
Erano impazienti ed ogni giorno successivo parlarono dei programmi, dei posti da visitare, si capiva dalle loro parole che avrebbero voluto già trovarsi al momento della partenza.
Che finalmente arrivò, Paola aveva chiesto al lavoro il venerdì di permesso, ed alle dieci e mezza del mattino era già pronta, con la valigia preparata, in attesa che Maurizio la venisse a prendere.
Dopo pochi minuti finalmente il campanello suonò, Paola fu colta da una improvvisa frenesia mista ad ansia, stava chiudendosi la porta dietro quando si accorse di non aver preso le chiavi, riuscì infilando il suo piede in mezzo ad evitare che la porta si chiudesse, tornò dentro prese le chiavi, e stava per andare via senza aver prima girato le chiavi nella toppa, sorrise, chiuse a chiave, in pochi secondi ripensò se aveva chiuso il gas, l’ acqua ........., e finalmente aperto il cancello si trovò di fronte Maurizio pronto ad abbracciarla.
Entrarono in auto, si sentivano emozionati come due fidanzatini al primo appuntamento, erano pronti a godersi quei pochi giorni di assoluta follia e libertà, una vera fuga d’ amore colma di imprevisti ma anche di una grande certezza: si amavano e volevano vivere al meglio questa nuova esperienza.
Durante il viaggio accompagnati dalla radio dell’ auto cantavano spensierati, arrivarono all’ albergo che era da poco passata l’ ora del pranzo, si presentarono alla reception, lasciarono i loro documenti e con impazienza e curiosità salirono in camera, rimasero entusiasti della stanza, si affacciarono dalle finestre si girarono e si buttarono in un tuffo sul letto sorridendo felici, si guardarono negli occhi ed a malincuore decisero di rialzarsi per andare a mangiare qualcosa.
In quasi tutte le zone della toscana i cibi sono ottimi, ma in questi piccoli paesi si trovano dei piatti fatti con prodotti locali che sono una vera delizia.
Mangiarono con molto appetito lasciandosi consigliare dal proprietario del piccolo e caratteristico ristorante, contrariamente al solito bevvero anche un paio di bicchieri di un vinello rosso che scorreva che era un piacere, poi un dolce favoloso ed un buon caffè.
Fecero un breve giro per il paese per favorire la digestione poi presi da un desiderio incontrollabile, si guardarono intensamente negli occhi e con un significativo sorriso si diressero verso il loro albergo.
Entrarono in stanza, chiusero la porta e istintivamente si abbracciarono e baciarono, Maurizio spinse delicatamente Paola a fare qualche passo indietro verso il grande ed alto letto, le loro mani mulinavano nell’ affannosa operazione di spogliarsi a vicenda, e finalmente una volta interamente nudi rimasero incollati mentre i loro respiri ed il loro desiderio aumentavano vorticosamente di giri e si preparavano ad esplodere.
"E’ bellissimo stringerti qui, sentire la tua pelle sulla mia, inalare il tuo profumo e baciarti tutta, mi sento in paradiso Paola", "Si amore, siamo veramente in paradiso, e vorrei non finisse mai, è stato il più bel regalo che potessi farmi questo viaggio, ma ci pensi?, io e te da soli, lontani da tutto e tutti, tre giorni interi tutti per noi, tre giorni in cui voglio donarti e raccogliere tutta la felicità possibile.
"Beh ....... le premesse perché quello fosse un soggiorno fantastico c’ erano tutte: l’ amore che legava i loro cuori, i posti misteriosi ed affascinanti, il contatto con la natura, un tempo che sembrava promettere meraviglie, e soprattutto l’ intimità del loro primo viaggio di "nozze" in cui si promettevano scintille e fuochi d’ artificio.
Ed i fuochi d’ artificio non mancarono di certo, la passione ed il desiderio dei loro corpi, i loro sapori ed i loro odori che si mescolavano inebriandoli, la voglia infinita di donarsi totalmente e regalarsi quanta più gioia possibile, si concessero un vero tour de force da cui si sentirono appagati e rinvigoriti come mai era accaduto nella loro vita.
Alla sera fecero un’ altra passeggiata per il paese, andarono a mangiare una pizza, e poi stanchi si ritirarono in albergo, anche se non riuscirono a prendere sonno se non dopo un paio d’ ore in cui non si annoiarono.
Il giorno dopo decisero di dedicarsi maggiormente alla parte turistica, visitarono dei piccoli borghi dove sembrava che il tempo si fosse fermato, e dove il cibo genuino, il calore l’ ospitalità e la simpatia della popolazione locale li fece sentire veramente a loro agio
I tre giorni, come tutte le cose meravigliose finirono purtroppo presto.
La domenica mattina si svegliarono di buon ora, si fecero una doccia caldissima dove fecero per l’ ennesima volta l’ amore, si asciugarono a vicenda e si vestirono dopo aver chiuso le loro valigie.
Al momento di uscire si abbracciarono ancora stringendosi e baciandosi, inviarono con i palmi delle loro mani un bacio alla stanza che li aveva ospitati, aprirono e chiusero dietro di loro la porta. Arrivati alla reception, Maurizio lasciò la chiave, saldò il conto, ed entrambi risposero in sintonia alla signorina che li ringraziava con un bellissimo sorriso: "grazie a voi è stata una vacanza meravigliosa, ritorneremo certamente", tutti scoppiarono in una risata con un allegro "ciaooooooo", e dopo un ultimo saluto i due innamorati uscirono mano nella mano.