Il loro incontro telefonico serale divenne ben presto una piacevole abitudine per chiudere nel migliore dei modi la loro giornata.
Ben presto a questo appuntamento si aggiunsero i messaggi di buongiorno mattutino su whatsapp, una telefonata di una decina di minuti all’ ora di pranzo, quando Paola era in pausa sul lavoro, e qualche messaggio su facebook quando capitava.
Maurizio e Paola consideravano ormai che questi continui contatti a distanza fossero più che sufficienti per appurare che tra i loro cuori correva un feeling profondo, e che era giunto il momento di concretizzare la loro storia cominciando a frequentarsi per esprimere le loro emozioni guardandosi negli occhi.
Maurizio doveva rinnovarsi un po’ del suo guardaroba per la prossima estate, ci pensò solo un attimo, poi chiamò Paola, per la consueta telefonata nell’ ora del pranzo e le chiese con naturalezza disarmante se le andava di accompagnarlo, così avrebbe potuto dargli qualche consiglio ed aiutarlo nella scelta degli abiti.
Paola rimase in silenzio un attimo, colta di sospresa dalla richiesta, ma immediatamente manifestò il suo entusiasmo: "sìììììììììììììì, mi piace, vengo volentieri, così ne approfitto per comprarmi qualcosa anch’ io, quando?", "avevo pensato per sabato se sei libera, ci vediamo in tarda mattinata, avevo pensato all’ outlet sulla Laurentina, tanto per ricreare l’ ambiente del nostro primo incontro" sorrise con ironia, " facciamo qualche spesa, poi mangiamo qualcosa lì e continuiamo gli acquisti con calma".rispose con pari entusiasmo Maurizio, "che ne pensi cucciola?"
Paola sentì la gioia salirle agli occhi, quel cucciola, le piaceva proprio, sentiva sempre maggior affetto nei confronti di quell’ uomo che sembrava sapere bene come intenerirla, come farla sentire donna, una donna importante per lui, era talmente contenta, al settimo cielo che riuscì solo a dire: "che belloooooooooooo"
"Perfetto" aggiunse Maurizio, "ci vediamo verso le dieci e mezza davanti alla Conad e poi andiamo, comunque ci confermiamo il tutto venerdì sera, grazie, ti voglio bene"
Quelle parole ebbero l’ effetto di una cascata di stelle per Paola, si sentiva illuminata, colma di felicità e di speranza.
Al venerdì sera dopo le consuete oltre tre ore in cui si erano scambiati le reciproche notizie della giornata ed aver esternato con bacetti, abbracci e carezze virtuali la loro empatia, Maurizio, come ogni sera, la invitò ad andare a dormire (lo faceva sempre lui, Paola sarebbe andata avanti ancora per ore): "ok Paolé, ora vai a ninna, che domattina alle dieci e mezza dovrai essere più splendente che mai, ti aspetto davanti al supermercato, un mare di baci, dolce notte, piccola"
Questi vezzeggiativi avevano il potere di far sentire Paola sotto una doccia di miele, in cui attardarsi per goderne il più a lungo possibile. " ok amore" le sfuggi improvvisa quella parola, senza neanche volerlo, ma ormai era fatta e ne era felice, "a domani mattina, serena notte, bacio"
L’ indomani alle dieci ed un quarto Maurizio era già davanti al supermercato, con un rosa poggiata sul sedile posteriore della sua auto, aprendo la sua portiera, si accese una sigaretta in attesa.
Dopo neanche cinque minuti, vide apparire la figura di Paola, sorridente e luminosa, vestita con un paio di jeans ed una blusa che metteva in risalto il suo splendido decolté, Maurizio sentì il suo cuore aumentare vertiginosamente il battito, si alzò dal suo posto, prese la rosa dal sedile, e nascondendola dietro le spalle si diresse verso Paola.
"buongiorno cucciola, sei più bella tu di lei" le disse porgendole la rosa e mettendole una mano sulla spalla.
Paola guardò la rosa, sentì inumidirsi gli occhi, ma non fece in tempo a rendersene conto che Maurizio le aveva già preso il volto con entrambe le mani e le stampò un bacio caldissimo sulle labbra, anche lei sentì il sangue salirle alla testa, rimase due secondi come paralizzata, poi schiuse le sue labbra e si abbandonò al suo stretto abbraccio.
Il ghiaccio non era solo rotto, era fuso, squagliato ed i loro corpi rimasero avvinghiati per alcuni brevissimi minuti.
Si guardarono negli occhi ancora per lunghi secondi poi Maurizio ruppe l’ incantesimo: "beh muoviamoci sennò rimaniamo qui tutta la mattinata, l’ accompagnò verso la sua auto, che aveva lasciato incredibilmente con la portiera ancora aperta, si diresse verso il lato passeggero, le aprì la portiera e la fece accomodare.
Come da programma, fecero entrambi degli acquisti, Paola si era rivelata un’ ottima consigliera, mangiarono ad un bar ristorante dell’ outlet, terminarono visitando altri stand e comprando qualche accessorio, e verso le diciassette tornarono con le loro buste verso l’ auto.
Maurizio si diresse di nuovo verso la Conad ma poi pensò che, con tutte quelle buste, forse era meglio se la accompagnava a casa, lo propose a Paola che titubante le rispose con un timido "vabbeh........., se proprio vuoi, ok, non è lontano."
Effettivamente Paola aveva forse esagerato con gli acquisti, aveva almeno otto- nove buste, alcune anche ingombranti, e quando arrivarono sotto casa di Paola Maurizio fu fortunato nel trovare un parcheggio proprio vicino all’ ingresso, scese dalla macchina, aprì ancora la portiera di Paola aiutandola a scendere, aprì il portabagagli e cominciò ad estrarre le buste di Paola passandogliele........ dopo un po’ entrambi si resero conto che Paola sarebbe stata praticamente sommersa, si guardarono e scoppiarono in una gran risata: "dai ti aiuto a portarle su" le disse Maurizio, e Paola sinceramente non poté neanche replicare, effettivamente non poteva farcela da sola.
Paola aprì la porta del suo appartamento, disse a Maurizio " vabbeh poggiale lì, grazie", lo fece entrare e richiuse la porta, Maurizio appena ebbe le braccia libere, prese con dolcezza Paola per i fianchi e l’ attirò a se stringendola con ardore, la baciò sul collo, sulla fronte, sulle labbra e appena Paola schiuse le labbra le loro lingue si incontrarono.
Entrambi capirono che non si sarebbero fermati, le loro mani accarezzavano il corpo dell’ altro, e ben presto iniziarono a spogliarsi a vicenda, ormai nudi si gettarono sul divano vicino all’ entrata.
Finalmente tutto il loro amore da virtuale si trasformava in reale, trascorsero un tempo infinito abbracciati, a scrutare ogni angolo di pelle dei corpi pulsanti, a scambiarsi i loro sapori e odori, con amplessi ripetuti ed infuocati.
Erano tutti e due estremamente felici, si scambiavano sorrisi e risate che risuonavan nella stanza.
Maurizio stringendola forte a se le disse: "sei una donna fantastica, una donna con la D stra- maiuscola con una femminilità incontenibile, ti adoro"
Paola si sentiva estremamente appagata, lo guardò nei suoi occhi profondi e gli disse "ti amo"
Rimasero così ancora per molti minuti, spossati ma felici, poi loro malgrado si alzarono, andarono in bagno a darsi una sistemata, e si vestirono.
Maurizio guardò ancora Paola con dolcezza e le disse:"Grazie, grazie di tutto ciò che mi doni" le diede un altro bacio intenso, poi avvicinandosi alla porta le disse: "Che ne pensi a breve di passare un fine settimana insieme a Pienza e dintorni?
Paola ricambiando il bacio e stringendolo a se rispose "e me lo domandi? Sarebbe bellissimo, grazie Maurizio con te verrei in capo al mondo"
Maurizio usci, e Paola, accompagnando lentamente la porta, la chiuse e vi si abbandonò lasciando le sue mani accarezzarne la superficie.
Era nato tutto per caso, tutto per colpa, o forse sarebbe meglio dire per merito, di due pacchi di bucatini.