Alla fine credo sia stato un sogno, ma tanto vero che mi è rimasto impresso.
Mi son trovata sperduta in mezzo al bosco ed era quasi notte e non riuscivo a trovare la strada giusta che mi portasse verso casa. Avanzavo piano guardinga e paurosa quando ho sentito una voce chiamare e sembrava pronunciasse il mio nome ma non ero sicura, non ricordavo più il mio vero nome. La voce richiamava e l’ eco rispondeva ed io ero contenta pensando mi avessero trovata, ma subito dopo sembrava che non fossi io colei che la voce chiamava perché uno scoiattolo scodinzolava come a dirmi che no non ero io, una marmotta faceva altrettanto, mentre un gufo ed una civetta mi deridevano e si divertivano ad impaurirmi.
I dubbi, a questo punto incominciavano a tormentarmi, la paura aumentava ed io non sapevo più quale fosse la verità. Chiedevo: ” Sei tu? Sei venuto a prendermi? … Ti prego rispondimi fatti vedere… non farmi paura”, ma nessuno mi rispondeva, solo il silenzio regnava sovrano nella notte.
Avevo ancora fiducia di farcela e pian piano avanzavo cercando di scorgere una piccola luce… speravo proprio che il mio Angelo mi aiutasse o almeno facesse sentire la sua voce, mi sarebbe bastata solo una sillaba perché ritrovassi fiducia.
Ad un tratto mi sembrò di risentire il richiamo ma non era chiaramente udibile alle mie orecchie, stendevo la mano per cercare un appiglio cui aggrapparmi, una mano sicura che mi accompagnasse finalmente sulla giusta strada per uscire da quel bosco che era stato sempre mio amico, ma che ora mi teneva prigioniera e mi faceva anche dubitare del mio nome, di chi io fossi, se era il mio nome che sentivo chiamare oppure era una mia impressione e la voce non chiamava me, non sapeva che io esistessi, né che fossi lì sperduta.
Alla fine il sogno si è interrotto e son rimasta lì senza sapere, in conclusione, se quella voce nel bosco chiamasse me con il mio nome, oppure era tutta un’ illusione e di vero c’ erano quei piccoli esseri che mi schernivano e ridevano della mia quasi ridicola ingenuità.