Il pomeriggio uggioso e freddino lasciava sull’asfalto scie umide e divertenti, l’umore canterino mi portava ad un pomeriggio ottocentesco, la gioia di entrare in punta di piedi in un’atmosfera d’altri tempi mi rende euforica. Mi accompagna mia sorella, vestita vintage ma non ottocentesca, vorrei che lei partecipasse perché la sua eleganza è degna di una vera dama. La vestizione porta tempo e come teatranti ci trucchiamo e acconciamo abilmente ... fiori e fiocchi ornano le nostre teste, gioielli e bigiotteria adornano il viso, condividiamo piccole gioie e sorrisi... eleganza e gioia ci unisce. La location è antica e tutto parla di un passato ricco di vita, varie stanze adibite a sala thè, salotto per il canto, saletta per le danze.
Apre la serata ottocentesca la padrona della casa, una dama incantevole e deliziosa, con la sua verve e delicatezza rende il tutto socievole e gioioso... carnet per gli inviti e poi il via alle musiche e balli... valzer spagnolo... e tutto cambia, l’atmosfera si scalda, l’euforia adorna i visi. Una pausa e passiamo nella stanza canto. Due napoletani doc, meravigliosi e veramente solari e allegri ci hanno onorato della loro presenza, che magia!
Qui voglio aggiungere che la Regina napoletana è una grande dama e cantante di opere liriche e romanze, dire che è stato meraviglioso e stupendo ascoltarla è riduttivo... sarei stata ore ad ascoltalra... il silenzio caduto magicamente lascia echeggiare la voce deliziosa fra quelle mura d’altri tempi ed io incantata sentivo salire la commozione nel mio cuore.
La Regina della casa svolazzava tra noi dame per immortalare attimi mai più ripetibili, a volte avevo l’impressione di essere nel lontano ottocento.
Quella voce canterina, delicata e dall’ugola d’oro di spandeva e ci carezzava, lei bella e solare, cantava e sorrideva con gli occhi, il canto le regala gioia e amore, ne era pregna!
Finito l’attimo del canto riprendiamo i balli e poi la Regina della casa ci propone una tombola speciale, ha ha ha se ci penso..si vincevano balli e anche i non danzatori dovevano danzar...
Solo lei poteva architettare tale magia e credetemi è stato meraviglioso perché così divertente, così ottocento...è vero la nostra Regina è spettacolare!
Il tempo trascorre come fosse ruscello dormiente, la musica si ferma e ...ora del thè e pasticcini..ed in onore dei nostri ospiti meravigliosi: ù babbà....
Chiacchiere e sorrisi, brindisi e ammiccamenti..il tempo vola e ci riconduce sui passi di una danza senza tempo... un valzer!
Vestiti di ogni foggia, colori tenui e solari, ognuno si sentiva regina del proprio modo d’essere e tra foto e pensieri archiviati la serata ha invitato la notte..la casa che ci ospitava era avvolta dal buio ed intorno solo silenzio..e prima di accomiatarci la nostra dama ottocentesca che si occupa delle vere ricette dell’epoca ci fa dono di una di queste , una ver chicca dell’epoca!
Omai sulla soglia della notte ognuno vola sul proprio ritorno con il cuore danzante!