Era arrivata in albergo, le valigie erano disfatte,si era rinfrescata e messa il costume da bagno sotto il prendisole a colori sgargianti,colori che non si era mai permessa di indossare nella vita di tutti i giorni .Soddisfatta di ciò che rifletteva lo specchio,raccolse la sua borsa da spiaggia e con alacre passo sicuro;il suo portamento denotava persona decisa,chiuse dietro di se la porta della camera e scese in spiaggia.
Finalmente dopo anni di lavoro e rinunce,adesso che l'avvenire era assicurato senza più problemi pecuniari che finora era stato pensiero perenne,la non più giovanissima donna si era concessa una lunga vacanza ai tropici .Avrebbe passato quelle settimane nella più assoluta spienseratezza poiché aveva giurato a se stessa che non avrebbe avuto il benché minimo pensiero verso le cose e gli amici,i parenti e soprattutto il lavoro ,organizzato e lasciato a persona di fiducia per quel lungo periodo .Non per niente aveva aspettato tanti anni .
Il sole l'abbagliò riflesso su quelle acque smeraldo e su quella distesa bianchissima che era la sabbia. Restò immobile per un attimo e poi con un sorriso anch'esso bianchissimo, tirò fuori un paio di occhiali scuri dalla borsa e li inforcò .La sabbia scottava benché calzasse degli spiritosi infradito da mare e si diresse veloce all'ombrellone assegnatele .Era questi non di stoffa come si era immaginata ma di enormi foglie di palma di cocco e la sdraio di legno e telo di iuta , al contrario però, questa che avrebbe dovuta essere ruvida e grossolana sulla pelle risultava morbida e accogliente,piacevole al contatto sulla carne. La spiaggia non era affollata,anzi ,ma forse era dovuta al fatto che ogni ombrellone era molto distante uno dall'altro e il suo si trovava poco distante dalla riva,cosicché suoi piedi venivano bagnati a tratti dal mare . Era contenta che il suo agente turistico aveva eseguito le istruzioni da lei date per quella vacanza ,ne era sicura :sarebbe stata meravigliosa.Si accomodò e si concesse un sospiro di gioia, chiuse gli occhi cullata dal dolce sciabordio della risacca.
Erano le prime ore pomeridiane del secondo giorno di permanenza,sia per il fuso orario sia perché ultimamente aveva lavorato moltissimo,quelle prime giornate di vacanze le stava dedicando solo al riposo e si era addormentata sulla sdraio dopo il pranzo,quando fischi e sguazzi e qualche spruzzo d 'acqua la svegliò, investendola .Aprì gli occhi e senza rendersi conto si ritrovò in mare immersa fino alla vita attorniata da un piccolo gruppo di delfini che le saltellavano attorno.
--”Non si muova”!
Sentì accanto a se una voce dal tono basso ma deciso. E si voltò ancora con negli occhi una luce trasognante.
---”Non faccia movimenti bruschi ,vogliono solo giocare e ...conoscerla.
Continuò la voce.
E lei fissò le pupille negli occhi scuri di chi aveva parlato,rispondendo con lo stesso tono:
---Non ho intenzione di farne .Sono solo affascinata e stupefatta …
Poi,sveglia del tutto,si girò nuovamente e si allontanò dall'uomo di mezza età che le aveva rivolto la parola .Pensò fugacemente che più o meno dovesse avere all'incirca quarantacinque- cinquant'anni. Ma scrollò le spalle e si immerse nella gioia profonda di guardare il branco di delfini che le saltellava attorno come a invitarla a giocare con loro senza paura .E finalmente nuotando felice scivolò tra le lievi onde come fosse essa stessa un....mammifero d'acqua.
Un 'altro dei suoi desideri avverati....i delfini Ma per essere perfetta quella vacanza,mancava qualcosa che non avrebbe mai confessato neanche a se stessa .Ora si godeva i giochi coi delfini e nulla l'avrebbe distratta da questi dolcissimi compagni marini .Neanche la curiosità di sapere,e se lo era chiesta , come quell'uomo sapeva che lei era un'italiana..