Nella fredda notte una bimba camminava sulla coltre di neve ghiacciata.
Si scivolava e la fame attanagliava il piccolo stomaco vuoto: era dalla notte precedente che non toccava cibo.
La sua mamma era morta assiderata alcuni giorni prima ed ora lei era sola in attesa di una zia che doveva
venirla a prendere per portarla con sé.
Le finestre delle case erano illuminate, le tavole imbandite e i regali erano allineati sotto gli alberi di Natale.
La piccina attonita, osservava tutto e le lacrime scendevano sulle gote smagrite.
Aveva freddo, ma si mise seduta davanti a una finestra da cui poteva osservare tutto ciò che accadeva in casa:che bello il focolare, che riscaldava con le lingue di fuoco la casa tutta pronta per il cenone.
Vide una piccolina di circa la sua età scartare felice i regali col suo fratellino, che avvicinandosi alla finestra, scorse la sua coetanea che li guardava.
Allora aprì la porta, il gelo entrò in casa e la mamma le gridò di chiudere presto l'uscio per non fare ghiacciare l' ambiente.
La figliola ubbidì, ma continuò a vedere fuori della finestra, poi chiese alla mamma di invitare in casa la bambina tutta vestita di poveri stracci.
La fecero entrare, la bimba le regalò un suo vestitino e una maglietta, poi le chiese di sedersi accanto al focolare in attesa del rientro del babbo per cenare.
Mentre aspettavano le regalò anche una bella bambola, era per lei, ma preferì regalarla alla piccola sconosciuta.
Aveva fatto una buona azione ed ora era felice per questo evento...