Ogni dialogo che viene fuori con lo scrivere è principalmente un rapportare che faccio alla mia coscienza. Non so dove mi portereranno questi pensieri che scrivo, ma sono sicuro, certo, una strada che conduce verso una grande Agorà spirituale piena di certezza, poi, troveranno di sicuro la gioia del tutto insieme e il senso di tale esistenza.

Concedimi Dio di unirmi semplicemente per donare. Lasciami il piacere di essere un tramite, uno strumento del Tuo amore.

Liberami
dalla speranza di ricevere in cambio.
Liberami dall’ inquietudine quando ricevo del male, dall’ asprezza del dolore, dalla paura di non poter più amare.

Non farmi mai pentire Signore di quello che ho donato.

Come una torre di pietra colpita da una palla di cannone.

Cadde così, l’ amore ….

Sotto i violenti colpi del primitivo istinto ecoico dell’ uomo arrogante e privo di ogni coscienza.

L’ esercito del distruttore sempre in lotta con l’ amore in un attimo distrusse la fortezza di pietra, la sacralità del luogo, e ogni stato di grazia.

La fiamma della luce dell’ Enorme si spense dopo l’ ultimo pallido tremolio tra le mani dell’ innocenza. Tutto finì all’ improvviso, gli ultimi urli del sentimento vennero strozzati, e i tentativi di resistenza delle avanguardie dell’ amore soppressi con una violenza inaudita ad opera del male e del peccato originale dell’ uomo.

Il male vuole sempre ingoiare la mela!

Mai, si accontenta ….

Fortunatamente però, l’ amore come l’ uccello sacro degli dei: “ La fenice “ sempre, risorge da ogni distruzione. Da un bozzolo di pietra di una qualsiasi rocca distrutta, sempre, viene fuori la farfalla.

Spinsi il tempo e lo spazio, il mare con le onde, la neve e le montagne per trovare L’ Enorme. La scommessa dell’ esistere, in questa breve vita è ancora oggi dedicata in gran parte all’ unione con le forze del Principio: " Il bene" mai con quelle dell’ istinto opaco dell’ uomo, e quello della distruzione o fine di ogni fiamma di fuoco che emana dal Suo Spirito.

Non spengo mai l’ amore con lo stoppino di bronzo delle candele.

Credo nell’ eternità guadagnata con la forza dell’ amore.

Poeta ….

Quella volta le due lampade non tennero lontano nessun serpente.

Velenosi i loro denti.

Piano strisciarono lentamente invadendo il territorio.

Invano corsi dietro alle gambe dell’ amata, la supplicai di non mollare, di tenere duro agli assalti dei serpenti che la mettevano a dura prova. Fu inutile, mi scacciò ....

L’ ultimo respiro d’ amore dopo il morso velenoso evaporò dalle nostre bocche nel cielo. L’ universo si prese quello che ci aveva donato in un attimo.

Tenera è l’ anima dell’ innamorato.

Estasi e rapimento.

Odore d’ incenso.

Fragole e ciliegie.

Gioia di vivere.

Uragano che stravolge,

luminose stelle

che coronano il palcoscenico del sogno.

Affilata e tagliente,

lama di ghigliottina.