Mi guardai intorno e non riuscii a capire dove mi trovassi. Montagne altissime e vasti crateri mi circondavano da tutti i lati: ma che luogo era mai questo?
La mia VOLMA, che si trovava a pochi passi da me, proiettava una lunga ombra. L'aria rarefatta mi avrebbe tolto il respiro se non avessi indossato subito la maschera di protezione che mi era stata confezionata, con un leggerissimo materiale ignifugo, dal mio amico Hermes.
Il piano di volo, elaborato dal laboratorio dell' ANSPACE, prevedeva l'atterraggio sul pianeta
CM 31 alle ore 27:48 ed avrei dovuto trovare ad attendermi il capo della missione precedente ma non c'era nessuno.
Mi nacque un dubbio: avevo, forse, sbagliato rotta?
Il pianeta su cui ero arrivato non presentava le caratteristiche che avrebbe dovuto avere: c'era poca luce, troppe montagne e nessun cilindro abitato.
Chiamai la base ma questa non mi rispose: avevo perso i contatti. Presi, allora, il mio transnot e digitai:" Sono arrivato in perfetto orario ma su un pianeta sconosciuto. Credo che questo luogo non sia mai stato visitato da alcun atmonauta e che sia disabitato. Le montagne azzurre e grigie percorrono l'intero pianeta ed i crateri sono profondissimi. La temperatura è elevatissima e la luce proviene da sinistra. La polvere che calpesto ha un colore giallo-senese e nell'aria sento un profumo che ricorda quello delle mele cotte! Penso di avere scoperto un nuovo pianeta che chiamerò CF 45".
Avevo appena finito di digitare quando mi sentii sfiorare la spalla destra.
Mi voltai lentamente e vidi un essere alto come me ma rotondo come una palla, con tre braccia snodabili e mani a coppa. Mi sorrideva: la sua bocca non aveva denti ma enormi gengive dorate e gli occhi erano un'unica finestra nella faccia priva di naso ed orecchie.
Mi prese per mano e, saltellando sull'unico piede quadrato, mi condusse dai suoi simili che si trovavano dietro una collina dove vidi, inciso sulla roccia azzurrina- BEVESUCF 46-
Non avevo scoperto un altro pianeta ma avevo ritrovato gli atmonauti delle precedenti spedizioni che si erano trasformati e avevano colonizzato CF 45 e...il 46° ero io!