Poche cose vorrei dirti. Dire molto non servirebbe né oramai potrei. Avrei potuto persino evitare di scrivere queste poche righe poiché sempre tu hai saputo... prima che io dicessi.

Forse era questa condivisione totale, perfetta, sincronica, il segreto della nostra irripetibile storia, breve e intensa come un fulmine che attraversa le nuvole e scompare. Tu non fai neppure in tempo a visualizzarlo, che già nel cielo è tornato il grigiore di sempre. Ma il ricordo e l'emozione prodotti da quello spicchio di luce si incidono così profondamente negli occhi increduli dell'anima, che non li dimentichi più, passassero cent'anni. Che dovrei fare io allora? Ripeterti ciò che già sai, come fosse qualcosa che ho scoperto soltanto adesso, ma che in fondo, forse, sapevamo da sempre?

Si possono vivere mille anni e avere la sensazione di non essere mai vissuti, se nella vita non c'è stato quello spicchio di luce che per un momento ci ha fatti sentire al centro dell'universo.

Non è importante che sia stato lungo o breve quell'attimo. L'importante è che ci sia stato.

Quanto tempo fa?

Anche Il tempo diventa una sorta di teoria insensata in questi casi: cosa importa, infatti, il quando?

Ma cominciamo dal principio...