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Mi sento sempre un forestiero quando passeggio
tra i colori della mia città, m’ imbratto del
celeste colore del cielo e dell’ azzurro del mare.
Alcuni giorni,
anche se il nido è grigio, perché l’ azzurro è in
conflitto con le bianche nuvole nel cielo, indosso
la coperta dei pastellati colori dei palazzi.
Quando volo tra questi è sempre la prima volta;
Eppure è il mio nido di nascita, la radice
culturale. Dovrei avere ali ben addestrate e gli
occhi abituati a tali meravigliosi colori.
Il cielo di questa città è stupendo,
è una finestra sull'universo.
I colori sono chiari, possenti e aggressivi,
ti arrivano agli occhi in un baleno.
Napoli è la tela che accoglie.
La sua naturalezza sconvolge ogni pittore.
Il Vesuvio con le sue ombre è stupendo,
si erige supremo sulla città come un imperatore,
un conquistatore naturale d'altri tempi.
Mergellina è una gemma racchiusa in una
conchiglia.
La Partenopea strada lungo il litoraneo
che accarezza il golfo è un incanto.
Il porto una madre che abbraccia le navi,
brulicano passeggeri con voci diverse di ogni
appartenenza.
Tutto è una mescolanza d’ idee, colori, grida,
dolori, gioie, malinconie, tristezze, e voli di
emozioni che toccano il cielo e ridiscendono in
quei particolari modi di essere e di percepire i
particolari della vita.
La lingua non è un parlare,
ma una canzone semplificata.
Il chiaro celeste del cielo si combina con
l'incolore mare e le sue onde capricciose.
Il rosso sposa il giallo, l'azzurro il bianco.
Ogni anima simbratta di luce colorata.
Anche le stelle, al primo loro apparire
restano meravigliate.
Castel dell'Ovo è sentinella del golfo.
Il maschio Angioino ne è il cavaliere.
San Martino la vedetta.
Ischia e Capri son due ciliegie nel Tirreno.
Procida è una femmina selvaggia,
Vivara un cratere in fondo al mare.
L'isola di Nisida una bella appendice.
Posillipo è la porta per entrare nel paradiso.
Marechiare con la finestrella: " Casa Di Giacomo"
ancora stanno le rose sul davanzale.
La Gaiolo con i selvaggi scogli
mostra la vera natura della terra.
Santa Lucia è dei pescatori
Ogni chiesa una piccola pietra preziosa.
Il Natale è San Gregorio.
L'amore soffia forte, bisogna ripararsi ...
Piazza del Gesù con l'obelisco della Vergine
Maria al centro e la cattedrale
dei Gesuiti sono imponenti .
Spacca Napoli è dei Greci antichi.
Palazzo Reale è dei Borboni e di tutti re.
Amo la Partenopea Sirena.
E’ la mia terra,
la mia culla,
la mia splendida città.
Chi vena ‘a Napule trase rinta 'a nù quadro.
Se trova spurcato de culuri.
L’azzurro dò cielo te piglia,
te porta luntano,
stanco, ta cal rinto ‘o mare.
‘0 giallo dò sole è comm’ n’arangia purposa,
succosa, dòce.
Colano ‘e culure ‘e stù sole.
T’nfonnene ...
L’anema se pitta 'e russo, 'e se mprufuma ‘e
rose.
Capri stà ‘a pelo d’acqua comm’è nù coccodrillo
rinta 'o mare 'a pelo d'acqua.
Ischia, mme pàre nù cappiello cò
pennacchio vista 'a luntana.
'A tutto chesto,
‘o gicante niro fà ‘o padrone;
Parèe rinta 'e culure 'e stu paradise.
San Martino vi saluta da cullina.
Pusillepe è pittata ‘e verde.
Quanta villa chine 'e fiori agliotto ‘o mare ...
‘O castiello chiù famoso allonghe 'e piere rinta
all’acqua: "E’ chille 'e ll’uovo."
Si mescolano ‘e culure.
Vene ‘o giallo all’uocchie,
appare ‘o russo, po 'o verde 'e 'o rosa.
'O celeste, ppè dispietto esce forte ‘a chistù
cielo.
Saddà aspettà ‘a sera pp ‘o poche ‘e tregua.
Comm'è nà cannela,
chiane, se stuta 'a fiammella.
Ah ... dimenticavo:
< Napule nun è nà cartulina>
Napule è nu' paradise
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.
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