Visitatori in 24 ore: 8494
740 persone sono online 1 autore online Lettori online: 739Poesie pubblicate: 361’343Autori attivi: 7’477
Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
Non è meraviglioso che l'amore s'intrecci a due voci sconosciute nell'etere attraverso un telefono.!!!Giulia, una donnina sotto i quarant'anni, graziosa piena di insicurezze che si portava dietro come una borsetta che si ha paura di perdere, lavorava al call center di Padova e il suo compito era quello di promuovere la vendita di vini veneti pregiati. Quella mattina di Novembre non era diversa dalle altre, un numero via l'altro per le telefonate e tanti rifiuti scortesi all'attivo, le persone non ci mettevano molto ad interrompere la conversazione. .Il lavoro era estenuante, ma a Giulia serviva a sostentarsi decentemente. Ecco che stava componendo l'ennesimo numero di una lunga anonima lista, attese e appena sentì una voce bassa di uomo alla risposta, iniziò convinta la sua tiritera ormai così ben assimilata. Stranamente riuscì a terminarla, poi, l'uomo cortesemente si scusò per il rifiuto e chiuse il dialogo. Lei non ci pensò poi molto e continuò il suo lavoro ignorando di aver una voce così gradevole da sconvolgere l'essenza coriacea d'uno sconosciuto. Proprio come il buon vino che Giulia proponeva, il tono di lei era entrato nelle vene di Giovanni, quarantenne, creandogli un piacevole stordimento mai provato prima, quella voce aveva toccato le corde del suo cuore che come un'arpa aveva iniziato a vibrare per una musica nuova, mai sentita. Gli piaceva pure il nome che portava:” Giulia. Egli era una persona che ogni giorno proponeva ai suoi allievi particelle di letteratura, poesia cercando di costruire nelle loro menti solide basi di pensiero,, ci credeva e impegnava tutto se stesso perchè era convinto che nella cultura delle parole stesse la dolcezza della vita ed il rispetto reciproco, insomma, si è capito, era un professore di lettere, purtroppo neanche tanto ascoltato. Era sensibile e nascondeva dentro una sofferenza per non venir apprezzato per ciò che portava in sé, ma giudicato per l'aspetto che non lo premiava certo. Troppo alto e con una leggera cifosi ereditata da una crescita troppo veloce in gioventù, uno sguardo un po' severo in un volto pallido che contrastava con il nero della capigliatura ondulata e fitta. Passarono alcuni giorni nella consuetudine del lavoro e della vita di entrambi, poi, una mattina, una collega avvisò Giulia di avere in linea un certo Giovanni che chiedeva di parlare con lei, sorpresa, credendo ad un ripensamento d'acquisto, lo ascoltò . Egli presentandosi per quello che era, le motivò sinceramente d'essere rimasto estasiato dalla sua voce da non riuscire a tolgiersela dalla mente, quindi il suo desiderio era di conoscerla personalmente, comprendeva l'insolita richiesta, ma si augurò che forse lei avrebbe acconsentito, e rimase in attesa. Giulia, leggermente lusingata, pensava che forse non ci sarebbe stato nulla di male nel conoscere Giovanni, sembrava una brava persona e lei era libera con la porta della speranza sempre aperta. Con un candore quasi adolescenziale si scambiarono i numeri personali di telefono ripromettendosi di richiamarsi per decidere l'incontro futuro. Esitarono entrambi prima di cercarsi, sempre di più nel loro intimo una fresca ventata di futuro cercava di insinuarsi tra i loro pensieri, tra lo stile di vita dietro al quale si riparavano da eventuali dispiaceri, quindi, provavano timore, non riuscuivano ad immaginare come e dove potesse portarli quell'incontro così strano.
Finchè Giovanni seguendo un forte impulso chiamò Giulia e quella fu la prima di tante telefonate serali nelle quali iniziarono a raccontarsi e a conoscersi sempre meglio senza tuttavia svelare poi tanto di sé. Poi, come un frutto maturo, colsero l'opportunità di incontrarsi finalmente, compiacendo in tale modo il primitivo desiderio di Giovanni.
Decisero d'incontrarsi un sabato pomeriggio ai primi di dicembre, all'angolo di via Verga, là vicino s'apriva un viale dove avrebbero potuto passeggiare e conoscersi meglio. Un tagliente vento pomeridiano scrollava foglie stanche dagli alberi e le accantonava ai margini dei marciapiedi, così Giovanni tentava d'accantonare le insicurezze che lo stavano assalendo,il sole debole e frettoloso si calava dietro le alte case della via e un'ombra precoce copriva di viola la città,le luci prendevano vigore e le vetrine dei negozi diventavano protagoniste. S'erano accordati per potersi individuare tra i passanti che lui avrebbe tenuto sotto braccio un giornale e lei trattenuto i capelli con un cerchietto blù.
.Alle16, 30 Giovanni era già all'angolo timido come un ragazzetto al suo primo incontro ed esitante per l'imminente incontro. Con un trambusto di battiti nel cuore, più la luce calava più in lui saliva il timore del giudizio di Giulia, temeva che nell'individuarlo, ci avrebbe ripensato..Con occhio attento osservava le passanti donne che da lontano si avvicinavano, ma nessuna fino a quel momento, sembrava potesse essere Giulia. Mamme con bimbi capricciosi nell'atto di sgridarli, spezzavano con la loro voce i suoi pensieri; poi s'accorse, quando ormai aveva perso ogni speranza, di una ragazza girata di spalle che più in là del marciapiede, aspettava. Un tremito lo assalì nel rendersi conto che le sue fantasie legate ad una suadente voce prendevano la sagoma di una esile donna con capelli lunghi biondi fra i quali spiccava un cerchietto blù, e quando lei girò la testa per guardarsi intorno, le vide il bel volto d'angelo, un leggero trucco le colorava le esili labbra e gli occhi parevano chiari. Si sentì addosso il probabile rifiuto per la delusione di lei dovuto al suo aspetto banale. Certo bello o fascinoso non era e lo sapeva bene quanto alle donne piacesse l'uomo che trasmette seduzione. Indugiò ancora un poco, poi il cuore gli sussurrò d'aver coraggio spezzando quell'attesa logorante . Avvicinatosi disse:” Scusi, io sono Giovanni, lei deve essere Giulia ”.Fu un attimo nel quale Giovanni si aspettò un diniego, come una forbici pronta a tagliare il filo che forse avrebbe potuto legarli. Invece lei rispose:” Si sono Giulia, aprendosi a un sorriso che parlava di serenità e disposizione, sono così felice che siate venuto all'incontro, temevo che non lo avreste fatto, sa, al giorno d'oggi stabilire rapporti umani è diventato così difficile e bisogna imparare a vivere inventandosi degli stratagemmi per trovare ugualmente soddisfacente la prorpia esistenza, senza rincorrere la felicità ma accontentandosi della serenità.Giovanni nell'udire quelle frasi si sentì alleggerito nel cuore, le porse la mano, prese delicatamente quella di Giulia e la baciò,lei sopirò sorridendo un po' più forte e liberando nel fiato, come una colomba, la gioia che da tanto desiderava per sé, Giovanni la raccolse nell'attimo in cui si era posata sull'intreccio delle loro mani, e poi essa, volò alta nel loro nuovo cielo che si stava lentamente illuminando . Giovanni chiese:” Facciamo due passi prima di andare a cena?,” Rispose Giulia” Ne sarei felicissima, la prego però di offrimi il suo braccio, perchè le mie pupille non vedono troppo bene, ho una grave malattia agli occhi che mi lascia solo intravvedere quel poco da rendermi indipendente. Sappiamo tutti che solo nell'amore ritroviamo noi stessi.!Eccole là, muovevano passi due anime limpide pronte a tessersi in una crisalide di seta dove l'amore sarebbe cresciuto e molto presto si sarenne involato lassù, dove qualche angelo attirato dalla scommessa, li aveva scelti,compensandosi l'un l'altro con gratitudine. Quell'angelo l'avrebbe vinta la scommessa....Giovanni e Giulia, non si sarebbero mai specchiati nel loro trascorrere degli anni che inevitabilmente avrebbe schiaffeggiato i loro corpi, l'amore sarebbe stato quell'autentico sentimento che ignaro del tempo sorpassa la vita.
|
|
|
|
Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
|
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.
|
Puoi scrivere un commento a questo racconto solamente se sei un utente registrato.
Se vuoi pubblicare racconti o commentarli, registrati.
Se sei già registrato, entra nel sito.
|
|
Non ci sono messaggi in bacheca. |
|
|
|
|