Stavano su una nuvoletta cinque gocce d’ acqua a conversare. Parlavano di Hegel e di politica e a tratti alzavano la voce. Il mondo scorreva sotto di loro, passavano grandi prati e città.
La nuvola si stava alquanto stranendo a sentire le loro discussioni così decise di effettuare il primo lancio.
- qui nuvola vi parla, gocciolina numero uno, prepararsi al lancio, lancio!-
La prima gocciolina si gettò.
Era alquanto emozionata, non aveva mai effettuato un lancio sino a quel momento e non aveva idea di dove sarebbe finita.
Destino volle che cadde sulla fronte di Martina, una bella bambina di bionda.
La goccia scivolò sul viso della bimba come una carezza, contenta sorrise.
La bambina disse alla mamma.
- mamma presto torniamo a casa, sta per piovere, una gocciolina mi è caduta addosso.
Intanto, sulla nuvola, quattro gocce d’ acqua stavano litigando parlando di calcio e di scandali.
La nuvola allora decise di stemperare gli animi e decise di effettuare un altro lancio.
- attenzione, gocciolina numero due, prepararsi al lancio, lancio!-
Anche la seconda gocciolina emozionantissima si lanciò.
Scendeva velocemente e tutta emozionata pensò, chi sa dove finisco.
Finì su un terreno arido e secco, che tanto aveva bisogno di acqua e raggiunse un semino di grano e lo dissetò.
Tre gocce d’ acqua stavano discutendo di programmi televisivi e di quiz televisivi.
Alla nuvola non piacevano affatto e senza attendere altro ordinò il terso lancio.
La terza goccia era la più allegra di tutte e canticchiando iniziò a cadere senza sapere dove sarebbe finita.
Destino volle che raggiunse un muro di una casa vecchia e iniziò a scivolare sui mattoni.
Arrivò sino a una crepa del muro.
Un geco che aveva tanta sete si affacciò e con la sua lingua la prese e finalmente placò in parte la sua sete.
Due gocce d’ acqua stavano parlando di religione ed erano impegnate in una seria discussione su vari paradisi.
La nuvola interessata le stava a sentire, davvero immaginava un paradiso dove poter volare, ma quando le due impertinenti si misero a negare anche questa possibilità, decise di effettuare il quarto lancio.
La gocciolina cadeva, cadeva e non sapeva certo che fine avrebbe potuto fare.
Le piaceva la velocità e destino volle che cadde sul parabrezza di una macchina impegnata in una corsa.
Il pilota vide la goccia di pioggia prima degli altri concorrenti, decise quindi di cambiare subito le gomme e la Ferrari vinse il gran premio.
Intanto era rimasta solo una goccia d’ acqua su quella nuvola, una goccia tra tante altre al dire il vero, ma si sentiva sola ora che le compagne erano andate via e così, preso coraggio a piene mani, ops non è che avesse le mani, chiese di essere lanciata alla nuvola.
La nuvoletta decise di accontentarla.
La goccia precipitò e iniziò a sognare dove mai sarebbe potuta cadere.
Pensò al viso di una bimba, oppure nella terra a dare conforto, pensò alla bocca di un animale, al parabrezza di una macchina.
Invece finì sul vetro di una casa di campagna.
Che fine sciocca e inutile, pensò la goccia.
Un bambino intanto si accorse della goccia di pioggia sulla sua finestra, osservò lo scendere lento affascinato.
Così ebbe un’ idea.
“ un giorno diventerò uno scrittore, scriverò fiabe per bambini, una sarà la storia di una goccia che precipita dal cielo”.
Così è andata, così vi ho raccontato, così finisce la storia di cinque gocce d’ acqua e del loro destino.