Arriviamo alle 8 al porto di Katakalon, un delizioso villaggio di pescatori. A circa mezz’ ora di distanza sorge Olimpia, antica città greca dove nacquero i giochi olimpici e anche un luogo di culto importantissimo. Un pullman ci porta ai famosi scavi dove originariamente la città sorgeva e la guida ci spiega la storia di ogni pietra. Visitiamo con ammirazione il museo con i suoi meravigliosi tesori.
Ritorniamo sulla nave, abbiamo camminato tantissimo e pure il sole ha contribuito a sfinirci, una bella doccia sarà rigenerante, nel frattempo la nave riprende la navigazione.
Il tempo vola quando si sta bene e così passa un'altra giornata, allietata anche dallo spettacolo teatrale che ogni sera viene proposto sempre diverso.
La mattina seguente sveglia presto, alle 8 si arriva ad Atene e l'escursione che ci aspetta è assai impegnativa. Scendiamo dalla nave per salire sul pullman che ci porta all'Acropoli passando per il centro di Atene. Il sole picchia e ci sono tantissimi turisti, la salita per arrivare fino su all'antica città è faticosa, ma ne vale la pena. L'Acropoli domina la valle circostante, è il più grande complesso architettonico che la civiltà della Magna Grecia abbia lasciato alla storia. Al suo interno ammiriamo il tempio di Atene, il Partenone e il tempio di Erechthion. La vista della città sottostante è incredibile, un agglomerato di case tutte intorno all'Acropoli che ci fa rendere conto della sua vastità urbana. La nostra guida è una signora di una certa età, biondissima e molto appariscente, con unghia smaltate di rosso e un vestito sgargiante. L’ ombrellino che usa per ripararsi dal sole è anche un segno di riconoscimento molto visibile in mezzo a tanta folla. Ci spiega la storia dell’ Acropoli e dei luoghi di culto che vi si trovano. Il Partenone è il monumento più importante, il suo nome deriva da Atena Parthenos, patrona della città. Nel passato era ricoperto di colori splendenti e il frontone era decorato da un fregio in rilievo, con scene di battaglia degli ateniesi contro le Amazzoni, scene della guerra di Troia e scene di dei dell’ Olimpo in lotta contro centauri e giganti, che simboleggiavano il trionfo della civilizzazione e della conoscenza contro i barbari e l’oscurità. Purtroppo ad oggi è rimasto ben poco, i colori sono svaniti e del fregio è rimasto solo qualche frammento.
Prendiamo la strada del ritorno, il sole picchia terribilmente ma la fatica è minore, perché fortunatamente questa volta si scende.
All’ uscita la signora ci lascia liberi di visitare i negozi di souvenir, così acquistiamo qualche oggettino caratteristico prima di riprendere il pullman che ci porta alla nave.
Certo l’ escursione è stata faticosa, il sole d’ agosto incoccia parecchio e la strada in salita sembrava non finisse mai, sprofondiamo nella poltrona stanchi morti e cerchiamo di rilassare i muscoli sfiniti.
Saliti sulla nave decidiamo di andare prima a mangiare e subito dopo in cabina a riposare un po’, in modo di riprendere le forze per le prossime escursioni.
Dopo cena, vorremmo andare a riposare, l’ indomani è previsto l’ arrivo in Turchia alle 8, prima tappa Izmir, ma le attrazioni sono troppo invitanti, così inevitabilmente si va a dormire di nuovo tardi.