.......Lei sobbalzò al martellante rumore ferroso e ripetitivo, che svegliandola, la trovò madida di sudore, stesa sul suo giaciglio estivo! Le ci volle però ben poco a focalizzare, a capirne la natura, era la porta sei, quella che Lei aveva rinominato “ l’ invalicabile”
Non ricordava nemmeno più da quanto tempo non vedesse quella porta, da quanto oramai le era interdetto quel varco, oltre cosa c’ era oramai per Lei? Nulla! Solo il Nulla!
Eppure non riusciva ancora, dopo tutti quegli anni ad ambientarsi, ancora non si abituava ai ferri, alle cancellate, che la cingevano in quella sua dorata prigionia!
Certo era oramai apparentemente avvezza, quasi con animo rinunciatario, ai limiti dei suoi passi, a tutte le silenti regole che LUI le aveva inculcato ed Imposto….
Eppure c’ era in Lei ancora qualcosa, nella breve fugacità di sguardi lontani, in rari momenti ove, osservandone minuziosamente i movimenti Lei tradiva la sua natura di “ Ribelle Selvaggia”!
Ma non oggi, non in questo afoso, stanco ed immutabile pomeriggio estivo, dove le cicale rumoreggiavano l’ aria, ed ogni vita d’ intorno concertandole nuove armonie, le lasciava una mesta confusione alla mente, quasi lei stessa nemmeno fosse già più li presente!
Mentre inseguiva senza convinzione alcuna i suoi pensieri, mollemente s’ adagiò nell'accogliente sofà riaddormentandosi…………………………..
Lei viveva come in bolla, in quella strana casa, con una strana quotidianità..................