La preghiera, il mezzo più efficace per comunicare con Dio, il Santo Rosario, il "contatto" più vero che porta a Dio, attraverso la Madonna, la Madre di Dio, nella preghiera la verità di vita tra Dio Padre e l'uomo, per via di Gesù Cristo.
Che cos’è la preghiera del Rosario
Il Santo Rosario è la preghiera più completa. Conosciamone da vicino il significato più profondo.
La parola Rosario significa “Corona di Rose“. La Madonna ha rivelato a molti che ogni volta che si dice un’Ave Maria è come se si donasse a Lei una bella rosa e che con ogni Rosario completo Le si dona una corona di rose. La rosa è la regina dei fiori, e così il Rosario è la rosa di tutte le devozioni ed è perciò la più importante.
Il Santo Rosario è considerato una preghiera completa perché riporta in sintesi tutta la storia della nostra salvezza. Con il Rosario infatti meditiamo i “ misteri” della gioia, del dolore e della gloria di Gesù e Maria. E’ una preghiera semplice, umile così come Maria. E’ una preghiera che facciamo insieme a Lei, la Madre di Dio, quando con l’ Ave Maria La invitiamo a pregare per noi, la Madonna esaudisce sempre la nostra domanda, unisce la sua preghiera alla nostra. Essa diventa perciò sempre più efficace, perché quando Maria domanda sempre ottiene, perché Gesù non può mai dire di no a quanto gli chiede sua Madre.
In tutte le apparizioni la Mamma celeste ci ha invitato a recitare il Rosario come arma potente contro il male, per portarci alla vera pace.
“ La corona del Rosario è come un serto di rose profumate e multicolori ai piedi di Maria”.
Può sembrare una preghiera ripetitiva ma invece è come due fidanzati che si dicono l’ un l’ altro tante volte “ ti amo”…
(Molti sono convinti che la recita del Santo Rosario è preghiera fuori moda e che oggi non è più proponibile. Come si ingannano! Questa convinzione lascia supporre che queste persone siano state da Dio confermate in Grazia, cioè, non possono più commettere peccati e hanno addirittura il Paradiso assicurato. Mentre noi, poveri esuli, carichi di problemi e sofferenze, stanchi per le lotte, dobbiamo recitare la Corona del Santo Rosario ogni giorno, quasi come una condanna, per chiedere alla Madonna di ottenerci Grazie temporali e soprattutto la salvezza eterna. Questa considerazione non è reale, in quanto tutti noi, proprio tutti, viviamo nell’ incertezza della destinazione dopo il Giudizio: salvezza eterna o dannazione eterna, dunque il cristiano che rimane quasi disinteressato del Vangelo che Gesù è venuto a portarci, parla di tutto e con tutti tranne che con Gesù e la Madonna, il suo cuore è così dissipato e interessato alle cose del mondo, che il parlare con il Figlio di Dio e la Madre di Dio, lo rende noioso, insopportabile, anzi, non si interessa proprio).
Sorprende che tra i cristiani non ci sia meraviglia e stupore grande per avere incontrato un Uomo straordinario come Gesù Cristo. La meraviglia porta ad una grande partecipazione alla vita di Colui che si ama. Se c’è meraviglia, la vita del cristiano è un continuo rinnovarsi, si sforzerà ogni giorno di assomigliare a Gesù, e parlerà nella giornata più con Gesù e la madonna che con gli altri.
La ripetizione dell’ Ave Maria è un continuo e dolce chiedere a Maria di ricolmarci del suo Amore, per amare Gesù con Lei, per vivere con Lei e in Lei, per donarci al mondo per Lei, cioè, secondo quanto chiede Lei. E cosa chiede Lei? Che tutti gli uomini ritornino a Gesù, che Gesù sia il centro degli interessi e il primo desiderio di ogni essere umano.
Quando invece si parla con amore del Santo Rosario, soprattutto, quando si recita, permette di parlare con Gesù e con Maria, il Santo Rosario così diventa l’ armonia del Cielo, il canto degli innamorati della Vergine Immacolata, la gioia della meditazione del vangelo. Il Santo Rosario è il Vangelo che diventa preghiera. Il Santo Rosario è la sintesi del Vangelo, racconta tutte le tappe principali del mistero dell’ Incarnazione, Passione, Morte, Risurrezione di Gesù Cristo, Figlio di Dio Padre e di Maria di Nazareth. La Madonna stessa ha parlato dell’ importanza del Santo Rosario a Lourdes e a Fatima. In questi e in altri luoghi ha detto che il Santo Rosario è la preghiera che Lei gradisce più di tutte, preghiera molto efficace, potente e preghiera evangelica. Ha sempre invitato a recitarlo ogni giorno per ricevere Grazie da Lei, protezioni e il dono della sua presenza. Chiede ad ognuno di noi di abbandonare le opere cattive (giudizi, falsità, cattiveria, odio, vendetta, disonestà) per praticare gli insegnamenti di suo Figlio Gesù. Questa è la funzione di Maria, è Lei l’ unica Mediatrice di Grazie tra Gesù e noi.
I segreti di Medjugorje| I veggenti e l'interpretazione
I veggenti di Medjugorje e i 10 segreti
Non a tutti i veggenti sono stati rivelati i 10 segreti di Medjugorje. Solo tre di loro, che non hanno più apparizioni giornaliere ma solo annuali, li conoscono tutti. Gli altri tre veggenti ne hanno ricevuto solo nove e continuano ad avere le apparizioni giornaliere. I veggenti non si sono mai confrontati tra di loro in merito al contenuto dei segreti, come afferma la stessa Viscka: "Tra noi veggenti non parliamo mai dei segreti, ma credo che i dieci segreti siano uguali per tutti".
In ogni caso, i segreti di Medjugorje non devono essere interpretati come un presagio oscuro fine a se stesso ma come un incitamento di Maria a trovare la forza di cambiare in meglio e fare in modo che il male non prevalga.
Dalla Lettera Apostolica di S. S. Giovanni Paolo II - Rosarium Virginis Mariæ
1. Il Rosario della Vergine Maria, sviluppatosi gradualmente nel secondo Millennio al soffio dello Spirito di Dio, è preghiera amata da numerosi Santi e incoraggiata dal Magistero. Il Rosario, infatti, pur caratterizzato dalla sua fisionomia mariana, è preghiera dal cuore cristologico. Nella sobrietà dei suoi elementi, concentra in sé la profondità dell'intero messaggio evangelico, di cui è quasi un compendio. Con esso il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e all'esperienza della profondità del suo amore.
3. Recitare il Rosario, infatti, non è altro che contemplare con Maria il volto di Cristo. A dare maggiore rilevanza a questo invito … desidero che questa preghiera nel corso dell'anno venga particolarmente proposta e valorizzata nelle varie comunità cristiane. Proclamo, pertanto, l'anno che va dall'ottobre di quest'anno all'ottobre del 2003 Anno del Rosario.
6. A dare maggiore attualità al rilancio del Rosario si aggiungono alcune circostanze storiche. Prima fra esse, l'urgenza di invocare da Dio il dono della pace. Analoga urgenza di impegno e di preghiera emerge su un altro versante critico del nostro tempo, quello della famiglia, cellula della società, sempre più insidiata da forze disgregatrici a livello ideologico e pratico, che fanno temere per il futuro di questa fondamentale e irrinunciabile istituzione e, con essa, per le sorti dell'intera società.
12. Il Rosario, proprio a partire dall'esperienza di Maria, è una preghiera spiccatamente contemplativa. Per sua natura la recita del Rosario esige un ritmo tranquillo e quasi un indugio pensoso, che favoriscano nell'orante la meditazione dei misteri della vita del Signore, visti attraverso il Cuore di Colei che al Signore fu più vicina, e ne dischiudano le insondabili ricchezze.
19. Affinché il Rosario possa dirsi in modo più pieno 'compendio del Vangelo', è perciò conveniente che, dopo aver ricordato l'incarnazione e la vita nascosta di Cristo (misteri della gioia), e prima di soffermarsi sulle sofferenze della passione (misteri del dolore), e sul trionfo della risurrezione (misteri della gloria), la meditazione si porti anche su alcuni momenti particolarmente significativi della vita pubblica (misteri della luce). Questa integrazione di nuovi misteri, senza pregiudicare nessun aspetto essenziale dell'assetto tradizionale di questa preghiera, è destinata a farla vivere con rinnovato interesse nella spiritualità cristiana, quale vera introduzione alla profondità del Cuore di Cristo, abisso di gioia e di luce, di dolore e di gloria.
21. … Volendo indicare alla comunità cristiana cinque momenti significativi – misteri 'luminosi' – di questa fase della vita di Cristo, ritengo che essi possano essere opportunamente individuati: 1. nel suo Battesimo al Giordano, 2. nella sua auto- rivelazione alle nozze di Cana, 3. nell'annuncio del Regno di Dio con l'invito alla conversione, 4. nella sua Trasfigurazione e, infine, 5. nell'istituzione dell'Eucaristia, espressione sacramentale del mistero pasquale. Ognuno di questi misteri è rivelazione del Regno ormai giunto nella persona stessa di Gesù.
È mistero di luce innanzitutto il Battesimo al Giordano. Qui, mentre il Cristo scende, quale innocente che si fa 'peccato' per noi (cfr 2Cor 5, 21), nell'acqua del fiume, il cielo si apre e la voce del Padre lo proclama Figlio diletto (cfr Mt 3, 17 e par), mentre lo Spirito scende su di Lui per investirlo della missione che lo attende.
Mistero di luce è l'inizio dei segni a Cana (cfr Gv 2, 1- 12), quando Cristo, cambiando l'acqua in vino, apre alla fede il cuore dei discepoli grazie all'intervento di Maria, la prima dei credenti.
Mistero di luce è la predicazione con la quale Gesù annuncia l'avvento del Regno di Dio e invita alla conversione (cfr Mc 1, 15), rimettendo i peccati di chi si accosta a Lui con umile fiducia (cfr Mc 2, 3- 13; Lc 7, 47- 48), inizio del ministero di misericordia che Egli continuerà ad esercitare fino alla fine del mondo, specie attraverso il sacramento della Riconciliazione affidato alla sua Chiesa (cfr Gv 20, 22- 23).
Mistero di luce per eccellenza è poi la Trasfigurazione, avvenuta, secondo la tradizione, sul Monte Tabor. La gloria della Divinità sfolgora sul volto di Cristo, mentre il Padre lo accredita agli Apostoli estasiati perché lo ascoltino (cfr Lc 9, 35 e par) e si dispongano a vivere con Lui il momento doloroso della Passione, per giungere con Lui alla gioia della Risurrezione e a una vita trasfigurata dallo Spirito Santo.
Mistero di luce è, infine, l'istituzione dell'Eucaristia, nella quale Cristo si fa nutrimento con il suo Corpo e il suo Sangue sotto i segni del pane e del vino, testimoniando « sino alla fine » il suo amore per l'umanità (Gv 13, 1), per la cui salvezza si offrirà in sacrificio.
39. Oggi all'efficacia di questa preghiera consegno volentieri la causa della pace nel mondo e quella della famiglia.
40. Le difficoltà che l'orizzonte mondiale presenta in questo avvio di nuovo Millennio ci inducono a pensare che solo un intervento dall'Alto può far sperare in un futuro meno oscuro. Il Rosario è preghiera orientata per sua natura alla pace, per il fatto stesso che consiste nella contemplazione di Cristo, Principe della pace e « nostra pace » (Ef 2, 14).
41. … il Rosario è anche, da sempre, preghiera della famiglia e per la famiglia. Un tempo questa preghiera era particolarmente cara alle famiglie cristiane, e certamente ne favoriva la comunione. Occorre non disperdere questa preziosa eredità. Bisogna tornare a pregare in famiglia e a pregare per le famiglie, utilizzando ancora questa forma di preghiera. La famiglia che prega unita, resta unita.
La famiglia che recita insieme il Rosario riproduce un po' il clima della casa di Nazareth: si pone Gesù al centro, si condividono con lui gioie e dolori, si mettono nelle sue mani bisogni e progetti, si attingono da lui la speranza e la forza per il cammino.
42. A questa preghiera è anche bello e fruttuoso affidare l'itinerario di crescita dei figli. Pregare col Rosario per i figli, e ancor più con i figli, educandoli fin dai teneri anni a questo momento giornaliero di « sosta orante » della famiglia, non è, certo, la soluzione di ogni problema, ma è un aiuto spirituale da non sottovalutare.
Il Rosario, un tesoro da riscoprire
43. Carissimi fratelli e sorelle! Una preghiera così facile, e al tempo stesso così ricca, merita davvero di essere riscoperta dalla comunità cristiana.
Che questo mio appello non cada inascoltato!
« O Rosario benedetto di Maria, catena dolce che ci rannodi a Dio, vincolo di amore che ci unisci agli Angeli, torre di salvezza negli assalti dell'inferno, porto sicuro nel comune naufragio, noi non ti lasceremo mai più. Tu ci sarai conforto nell'ora dell'agonia. A te l'ultimo bacio della vita che si spegne. E l'ultimo accento delle nostre labbra sarà il nome tuo soave, o Regina del Rosario di Pompei, o Madre nostra cara, o Rifugio dei peccatori, o Sovrana consolatrice dei mesti. Sii ovunque benedetta, oggi e sempre, in terra e in cielo ».
Dal Vaticano, il 16 ottobre dell'anno 2002, inizio del venticinquesimo di Pontificato.
GIOVANNI PAOLO II
(Sant'Agostino, Commento al Vangelo di Giovanni, Omelia 112)
Rosarium Virginis Mariæ
1° mistero del dolore
L'agonia di Gesù nel Getsè mani
La Parola del Signore
Giunsero intanto a un podere chiamato Getsè mani,
ed egli disse ai suoi discepoli: « Sedetevi qui, mentre io prego».
Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia.
Gesù disse loro: « La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate».
Poi, andato un pò innanzi, si gettò a terra e pregava che,
se fosse possibile, passasse da lui quell'ora.
E diceva:
« Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice!
Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu».
In preda all'angoscia, pregava più intensamente;
e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.
(Mc 14, 32- 36; Lc 22, 44)
La Fede della Chiesa
Il calice della Nuova Alleanza, che Gesù ha anticipato alla Cena offrendo se stesso, in seguito egli lo accoglie dalle mani del Padre nell'agonia al Getsemani facendosi "obbediente fino alla morte" (Fil 2, 8). Gesù prega: "Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice!" (Mt 26, 39). Egli esprime così l'orrore che la morte rappresenta per la sua natura umana. Questa, infatti, come la nostra, è destinata alla vita eterna; in più, a differenza della nostra, è perfettamente esente dal peccato che causa la morte; ma soprattutto è assunta dalla Persona divina dell'"Autore della vita" (At 3, 15), del "Vivente" (Ap 1, 17). Accettando nella sua volontà umana che sia fatta la volontà del Padre, Gesù accetta la sua morte in quanto redentrice, per "portare i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce" (1Pt 2, 24).
Meditazione
Sono io, [dice Gesù], e atterra gli empi. Che cosa farà quando verrà a giudicare, colui che ha fatto questo quando doveva essere giudicato? Quale sarà la sua potenza quando verrà per regnare, se era tanta quando stava per morire? Anche adesso, per mezzo del Vangelo, Cristo fa sentire ovunque la sua voce. E' certo i persecutori andarono, guidati dal traditore, per arrestare Gesù; trovarono colui che cercavano e udirono la sua voce: Sono io: perché non lo presero, ma indietreggiarono e caddero in terra, se non perché così volle colui che poteva tutto ciò che voleva? Ma in verità, se egli non si fosse mai lasciato prendere, essi certamente non avrebbero potuto compiere ciò per cui erano andati, ma nemmeno lui avrebbe potuto effettuare ciò per cui era venuto. Essi lo cercavano, nella loro crudeltà, per metterlo a morte; egli cercava noi per salvarci con la sua morte. Egli ha dato una prova della sua potenza a coloro che invano hanno tentato di arrestarlo; lo prendano ormai, affinché egli possa compiere la sua volontà per mezzo di essi che lo ignorano.
Rosarium Virginis Mariæ
1° mistero della gioia
L’ annunciazione del Signore
La Parola del Signore
L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: « Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: « Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.... Allora Maria disse all'angelo: « Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: « Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio… nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: « Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto».
(Lc 1, 26- 37)
La Fede della Chiesa
L’ Annunciazione a Maria inaugura la “ pienezza del tempo” (Gal 4, 4), cioè il compimento delle promesse e delle preparazioni. Maria è chiamata a concepire colui nel quale abiterà “ corporalmente tutta la pienezza della divinità” (Col 2, 9). La risposta divina al suo “ Come è possibile? Non conosco uomo” (Lc 1, 34) è data mediante la potenza dello Spirito: “ Lo Spirito Santo scenderà su di te” (Lc 1, 35).
La missione dello Spirito Santo è sempre congiunta e ordinata a quella del Figlio. Lo Spirito Santo, che è “ Signore e dà la vita”, è mandato a santificare il grembo della Vergine Maria e a fecondarla divinamente, facendo sì che ella concepisca il Figlio eterno del Padre in un’ umanità tratta dalla sua.
Meditazione
Dalla Maestà divina fu assunta l'umiltà della nostra natura, dalla forza la debolezza, da colui che è eterno, la nostra mortalità; e per pagare il debito, che gravava sulla nostra condizione, la natura impassibile fu unita alla nostra natura passibile. Tutto questo avvenne perché, come era conveniente per la nostra salvezza, il solo e unico mediatore tra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù, immune dalla morte per un verso, fosse, per l'altro, ad essa soggetto.
Vera, integra e perfetta fu la natura nella quale è nato Dio, ma nel medesimo tempo vera e perfetta la natura divina nella quale rimane immutabilmente. In lui c'è tutto della sua divinità e tutto della nostra umanità.
[Dalle "Lettere" di san Leone Magno, papa (Lett. 28 a Flaviano, 3- 4; Pl. 54, 763- 767)]
Preghiamo
O Dio, che all’ annunzio dell’ Angelo hai voluto che il tuo Verbo si facesse uomo nel grembo della Vergine Maria: concedi al tuo popolo, che la onora come vera Madre di Dio, di godere sempre della sua intercessione presso di te.
Rosarium Virginis Mariæ
1° mistero della gloria
La risurrezione di Gesù
La Parola del Signore
Passato il sabato, Maria di Mà gdala, Maria di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. Di buon mattino, il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole. Esse dicevano tra loro: « Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso del sepolcro?». Ma, guardando, videro che il masso era già stato rotolato via, benché fosse molto grande. Entrando nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: « Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto. Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto».
(Mc 16, 1- 7)
La Fede della Chiesa
"Noi vi annunziamo la Buona Novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta, poiché Dio l'ha attuata per noi, loro figli, risuscitando Gesù" (At 13, 32- 33). La Risurrezione di Gesù è la verità culminante della nostra fede in Cristo, creduta e vissuta come verità centrale dalla prima comunità cristiana, trasmessa come fondamentale dalla Tradizione, stabilita dai documenti del Nuovo Testamento, predicata come parte essenziale del Mistero pasquale insieme con la croce: Cristo è risuscitato dai morti. Con la sua morte ha vinto la morte, Ai morti ha dato la vita [Liturgia bizantina, Tropario di Pasqua].
Il mistero della Risurrezione di Cristo è un avvenimento reale che ha avuto manifestazioni storicamente constatate, come attesta il Nuovo Testamento. Già verso l'anno 56 san Paolo può scrivere ai cristiani di Corinto: "Vi ho trasmesso dunque, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici" (1Cor 15, 3-4).
Meditazione
Molte cose sono state predette dai profeti riguardanti il mistero della Pasqua, che è Cristo, « al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen ». (Gal 1, 5 ecc.).
Egli è la Pasqua della nostra salvezza.
Egli è colui che prese su di se le sofferenze di tutti.
Egli è colui che si incarnò nel seno della Vergine, fu appeso alla croce, fu sepolto nella terra e risorgendo dai morti, salì alle altezze dei cieli.
Egli è l'agnello che non apre bocca, egli è l'agnello ucciso, egli è nato da Maria, agnello senza macchia.
Egli fu preso dal gregge, condotto all'uccisione, immolato verso sera, sepolto nella notte. Sulla croce non gli fu spezzato osso e sotto terra non fu soggetto alla decomposizione.
Egli risuscitò dai morti e fece risorgere l'umanità dal profondo del sepolcro.
(Dall'« Omelia sulla Pasqua» di Melitone di Sardi, vescovo; 66- 67; SC 123, 95- 101)
Preghiamo
O Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio hai ridato la gioia al mondo intero, per intercessione di Maria Vergine concedi a noi di rinascere nella luce del Signore risorto per godere la gioia della vita senza fine
Rosarium Virginis Mariæ
1° mistero della luce
Gesù è battezzato al Giordano
La Parola del Signore
In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: « Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?». Ma Gesù gli disse: « Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia». Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. Ed ecco una voce dal cielo che disse: « Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto».
(Mt 3, 13- 17)
La Fede della Chiesa
L'inizio della vita pubblica di Gesù è il suo battesimo da parte di Giovanni nel Giordano. Ed ecco comparire Gesù. Il Battista esita, Gesù insiste: riceve il battesimo. Allora lo Spirito Santo, sotto forma di colomba, scende su Gesù e una voce dal cielo dice: Questi è il Figlio mio prediletto. E' la manifestazione (Epifania) di Gesù come Messia di Israele e Figlio di Dio.
Il battesimo di Gesù è, da parte di lui, l'accettazione e l'inaugurazione della sua missione di Servo sofferente. Egli si lascia annoverare tra i peccatori; è già "l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo" (Gv 1, 29) … A tale accettazione risponde la voce del Padre che nel Figlio suo si compiace. Al suo battesimo, "si aprirono i cieli" (Mt 3, 16) che il peccato di Adamo aveva chiuso.
(Catechismo della Chiesa Cattolica 535, 536)
Meditazione
Cristo nel Battesimo si fa luce, entriamo anche noi nel suo splendore; Cristo riceve il battesimo, inabissiamoci con lui per poter con lui salire alla gloria.
Purificatevi totalmente e progredite in questa purezza. Dio di nessuna cosa tanto si rallegra, come della conversione e della salvezza dell'uomo. Per l'uomo, infatti, sono state pronunziate tutte le parole divine e per lui sono stati compiuti i misteri della rivelazione.
Tutto è stato fatto perché voi diveniate come altrettanti soli cioè forza vitale per gli altri uomini. Siate luci perfette dinanzi a quella luce immensa. Sarete inondati del suo splendore soprannaturale. Giungerà a voi, limpidissima e diretta, la luce della Trinità, della quale finora non avete ricevuto che un solo raggio, proveniente dal Dio unico, attraverso Cristo Gesù nostro Signore, al quale vadano gloria e potenza nei secoli dei secoli. Amen.
[Dai « Discorsi» di san Gregorio Nazianzeno, vescovo (dal Disc. 39 per il Battesimo del Signore)]
Preghiamo
Padre onnipotente ed eterno, che dopo il battesimo al Giordano proclamasti il Cristo tuo diletto Figlio, mentre discendeva su di lui lo Spirito Santo, concedi ai tuoi figli, rinati dall’ acqua e dallo Spirito di ascoltare come discepoli il tuo Cristo e di vivere sempre nel tuo amore
MESSAGGIO DI GESU’ CRISTO
1) << NON DATE PIU’ ASCOLTO AI FALSI PROFETI CHE CONTINUANO AD ALLISCIARVI CON LE LORO CAREZZE DICENDOVI CHE TUTTO VA BENE E CHE AVETE FATTO MIGLIORAMENTI QUANDO VOI, NEL MOMENTO IN CUI VI DITE CRISTIANI, NON VI COMPORTATE COME TALI, POICHE’ A MALAPENA AGITE SECONDO LE MIE PAROLE DEL VANGELO; PERCHE’ IO VI DICO, SE LA VOSTRA VIRTU’ NELL’ ESSERE UN CRISTIANO NON SUPERA QUELLA DEGLI EMPI, MIO PADRE, NON RICONOSCENDOMI IN VOI NON VI PERMETTERA’ MAI DI ENTRARE NEL NOSTRO REGNO! NON AVETE UDITO CHE LA MIA SEVERITA’ E’ GRANDE QUANTO LA MIA MISERICORDIA?
2) TU CHE NON PUOI PERDONARE E DIMENTICARE COME IO PERDONO E DIMENTICO
3) TI TERRO’ RESPONSABILE DELLA TUA CONDOTTA E SARANNO PALESI IN MEZZO A TE LE TUE NEFANDEZZE; SAPRETE ALLORA CHE IO SONO IL SIGNORE.
4) NON S’ IMPIETOSIRA’ PER TE IL MIO OCCHIO E NON AVRO’ COMPASSIONE
5) DOVETE AMARE IL VOSTRO PROSSIMO COME VOI STESSI E ANCOR DI PIU’ DOVETE IMPARARE AD AMARE I VOSTRI NEMICI? BENE, A COSA SONO STATI TESTIMONI I MIEI OCCHI? IO SONO STATO TESTIMONE DI UNO SCARSO NUMERO DI PERSONE CHE VERAMENTE SEGUONO LE MIE VIE, MA LA MAGGIOR PARTE SONO NEL PECCATO E STANNO FACENDO IL LAVORO DI SATANA;
6) LASCIATE LE VOSTRE VIE MALVAGIE, I BUONI E I CATTIVI HANNO CONTINUAMENTE RIFIUTATO DI ABBANDONARE I LORO MODI DI VIVERE; I BUONI PER NON AVER PRESO SERIAMENTE LE MIE PAROLE IN QUESTI MESSAGGI E NON AVER AGITO DI CONSEGUENZA, I CATTIVI PER AVER RIFIUTATO DI ESSERE SALVATI, PER AVER RIFIUTATO LA MIA MISERICORDIA, PER AVER RIFIUTATO LA MIA MANO;
7) PRENDETE LA GIUSTA DIREZIONE E SMETTETE DI COMPIERE I VOSTRI ABOMINI E I VOSTRI ATTI DI PERVERSIONE; FISSATE IL VOSTRO CUORE SU DI ME VOSTRO SIGNORE.
8) IO VOGLIO CONDURVI AL PENTIMENTO E SALVARVI; VOGLIO LABBRA CHE SIANO PULITE PER INVOCARE IL MIO SANTO NOME.
9) PENTITEVI VOI TUTTI E PONETE LA VOSTRA ATTENZIONE SU DI ME E PREGATE
10) IO SONO CONOSCIUTO COME IL BUON PASTORE CHE NON ABBANDONA MAI LE PECORE; IO VI CONDUCO NEI VERDI PASCOLI.
11) QUELLI CHE MI AVEVANO DIMENTICATO MI RICORDERANNO; ED ESSI SARANNO TRATTATI DI CONSEGUENZA.
12) E PECCATI DELLA VOSTRA BESTEMMIA CONTRO IL MIO SANTO SPIRITO, PECCATI DELLA VOSTRA RIBELLIONE E DELLA VOSTRA DIVISIONE, PECCATI DI PERVERSIONE CHE SONO UN ABOMINIO AI MIEI OCCHI, PECCATI DI PREGIUDIZIO, PECCATI DI DISPREZZO, DI CORRUZIONE, DI ALTERIGIA, DI ORGOGLIO, PECCATI DI DEGRADO E DI STATO DI LETARGO, IL MONDO E’ INQUINATO CON IL PECCATO; CAPITE ORA COME IL MIO SACRO CUORE E’ OFFESO ED ADDOLORATO, DOMINATE I VOSTRI PENSIERI E NON PECCATE PIU’.
La preghiera del digiuno.
Digiuna dal giudicare gli altri: Scopri Cristo che vive in loro
Digiuna dal dire parole che feriscono: Riempiti di frasi che risanano
Digiuna dall'essere scontento: Riempiti di gratitudine
Digiuna dalle arrabbiature: Riempiti di pazienza
Digiuna dal pessimismo: Riempiti di speranza cristiana
Digiuna dalle preoccupazioni inutili: Riempiti di fiducia in Dio
Digiuna dal lamentarti: Riempiti di stima per quella meraviglia che è la vita
Digiuna dalle pressioni e insistenze: Riempiti di una preghiera incessante
Digiuna dall'amarezza: Riempiti di perdono
Digiuna dal dare importanza a te stesso: Riempiti di compassione per gli altri
Digiuna dall'ansia per le tue cose: Compromettiti nella diffusione del regno
Digiuna dallo scoraggiamento: Riempiti di entusiasmo nella fede
Digiuna da tutto ciò che ti separa da Gesù: Riempiti di tutto ciò che a Lui ti avvicina
Padre nostro
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e liberaci dal maligno.
Amen