Il decalogo
1- Diploma scuole superiori
2- Infarinatura filosofica su Socrate (cos'è la coscienza), su Platone (cos'è lo stato) e su Aristotele (cos'è la conoscenza)
3- Attestato di coscienza morale firmato da psichiatri e psicologi non televisivi (da escludere Crepet, Morelli e compagnia bella: la Parsi!)
4- Reddito congruo e, possibilmente, 2 case di vacanze (mare e monti!)
5- Suocera non imprenditrice e cognati non vip
6- Non troppe ville e giardinieri, non troppi giornali e giornalisti (basta Belpietro isotopo... positivo di Di Pietro!), non troppe tv e presentatori (Vespa è per tutti!)
7- Padre esemplare (anche se marito bocciato!) di probe virtù morali con valori spirituali più che materiali da trasmettere (parlo pro domo mia: anche una villa mi giocai!)
8- Arrivare a concepire l'anima, non certo campata in aria, ma nel reale come triplice coscienza: vigile (esisto), consapevole (perché esisto) e morale (il valore di esistere!)
9- Sintonizzarsi sulla voce dell'anima che è “ certezza di vivere, consapevolezza di amare ed eleganza di vivere con la coscienza morale”
10- Pervenire alla cellula spirituale con pensiero (membrana esterna), amore (citoplasma) e coscienza (nucleo)
La chiave di volta dell'anima (pensiero, amore e coscienza):
a- La password della mente... pensier dell'amor nel subconscio
b- Il messaggio cifrato dell'amore... esisto per amare veramente
c- Il codice segreto della coscienza... amo e sempre sarò
In appendice a referendum banali (tanto scontati ma ci siamo rinfrescati, tempo e denaro a parte!) di rilevanza vitale, se lo stato non è in grado di provvedere neanche all'acqua (gli antichi romani lo facevano!) è meglio che chiuda i battenti!
Pensandoci bene possiamo giocarci la chance di Bossi (mago piovano) e del figlio (novello Nettuno da delfino padano!), ma temo che a noi meridionali ci lascerebbe essiccare!