Come mai ha smesso di voler correre?
Cosa mi diresti se potessi parlare?
Forse non vuoi perderti questo momento? Noi due, qui a passeggiare, mentre il sole fa capolino tra i rami?
Non oso mai parlarti seriamente, nella convinzione che tu non possa capire ciò che dico. Probabilmente sbaglio.
Negli ultimi mesi, pur non avendo un linguaggio, hai dimostrato che il senso di tante cose arriva al tuo cervello.
Ora ho l'impressione, che tuo cuore voli sopra i sassolini di questo sentiero.
Rinunci a giocare nel parco che ti ha sempre divertito e rallenti il passo, perché quel che stai vivendo duri tanto tanto: ecco il tuo cuore adesso.
Sai, neppure io vorrei che finisse.
Questa rarità di sensazioni è una perla per me. Forse non ci sarà più un momento simile nella mia vita.
La meraviglia di te, che nell'essere alto poco oltre il metro sembri un adulto che mi accompagna a passeggio.
Credo di non avere mai avuto un atteggiamento analogo al tuo, nei confronti di un mio genitore.
Non voglio pensare alle difficoltà che mi esasperano nei tuoi comportamenti quotidiani.
Il non prevedere mai abbastanza la tua impulsività. Essere pronta a rincorrerti quando fuggi dal mio controllo. Fare fatica a vestirti, lavarti e cambiarti d'abito.
Pensa caro, a quante cose rinunciamo, come andare insieme a prendere un gelato, andare insieme al cinema....E credimi, non pretendo nulla da te. Sono io in difficoltà.
Spero che potrai perdonarmi per essermi commossa l'altro giorno, nel vedere un ragazzo più grande di te con il tuo stesso problema. Mi sono accorta di lui, quando la sua accompagnatrice lo ha allontanato dalla moltitudine di persone dentro una chiesa.
E' la mia fatica. Sapere che il tuo, non sarà sempre, un corpo di bambino.
Ti prometto che prima o poi parlerò con te, anche se non potrai rispondermi.
Tante cose sono acerbe nella mia testa e nel mio cuore. Mi chiedo sempre quanto ho capito e quanto dovrò ancora capire.