Era seduta e stava guardando la TV … In realtà non guardava, pensava … Le immagini scorrevano davanti ai suoi occhi e si riflettevano in essi, ma non penetravano la sua mente. La sua mente era lontano, stava vivendo un’ altra dimensione, stava rivivendo come una pellicola tratti del film della sua vita. Spesso lei cercava di non soffermarsi su quello che era stato il suo passato, ma ogni tanto era diverso, la sua mente se ne impossessava senza chiederle il permesso. Ora era sola e serena, era stata una scelta consapevole la sua. E nel suo percorso i pezzi del puzzle si incastravano nel più dei casi, anche se qualcuno doveva ancora collocarsi, ma questo è un altro discorso, questo è il mistero della vita. Eh si, lei stava sulla giostra e si stava giocando questo giro, il suo giro. Quanti fotogrammi color seppia ormai … nelle sue memorie immagini in bianco e nero alla TV in compagnia di cara gente, e lei, bambina innocente, scorgeva tutto con interesse e stupore. Non c’ era il telecomando per cambiare i canali, ma poi, quali canali? Si trasmetteva solo su uno e gli altri erano illegali, si riceveva con l’ aiuto di un’ antenna nascosta da qualche parte della casa. Ma ciò nonostante lei era felice, spensierata, niente di irrisolvibile. Niente di complicato, tutto così semplice. Anche se la quotidianità sociale era un’ altra cosa, lì doveva fermarsi per certi versi, anzi doveva trattenere i pensieri e non tramutarli mai in parole, pur se a voce bassa. Ma il suo mare, ci pensava lui a nascondere tra la schiuma delle onde quelle parole soffocate ed un giorno gliele avrebbe rese non consumate, ne era certa di questo. Si, era così il regime, spietato e crudele da un lato, ma riusciva a mettere anche in riga, eh si, in tutti i sensi! Ma quel calore casalingo e famigliare riusciva a soccombere tutti gli altri mali e si andava avanti di pane e onestà. E quella bambina cresceva adagio esile ma con il suo carattere determinato anche se fragile a volte, con le sue insicurezze e con le sue certezze, con il suo amore e la sua gentilezza per la natura e per tutte le cose belle che la circondavano, con il rispetto per i più anziani di lei, ma anche per se stessa. Nonostante tanta vita giovane doveva sopprimerla, in fondo alla sua anima germogliavano dei semi limpidi. Anche se non si poteva opporre ad un sistema che non approvava sotto tanti aspetti, lei cercava di vivere staccata da questo e nel suo piccolo voleva dare il suo meglio e fare le cose con il buon senso. Ecco, tutto ciò le sarebbe stato d’ aiuto nell’ affrontare varie difficoltà che dovevano arrivare in questo giro di giostra. Sai, era uno di quei pezzi che prima o poi si sarebbero incastrati perfettamente nel grande puzzle …
È strano pensare che in questo palcoscenico che si chiama vita il regista sia stato così perfetto ad aver architettato qualsiasi cosa nei minimi particolari, con tanta maestria. E tu puoi mettere la maschera che vuoi ma in fondo non puoi nasconderti a te stesso, se tu ti conoscessi bene però … Ma lei, lei si conosceva bene? Quante volte questa domanda se la poneva e ad un certo punto si distraeva ed entrava in meandri strani e in labirinti sconosciuti … Ecco, proprio come adesso che sembrava che guardasse la TV, per la quale alla fin fine non provava alcun interesse! Era solo un modo per stare con i suoi pensieri che le facevano visita ogni tanto. E lei vi apriva la porta senza nemmeno accorgersene, trovandosi lì in mezzo a loro a sorridere incantata.
Memorie color seppia interrotte … per ritornare soltanto quando lo decidevano loro.
Come un filo invisibile, il pensiero si dissolveva e lei restava in bilico tra realtà e illusione, con un incanto nell’ anima e le sorgeva spontanea la domanda: ma la vita è un sogno dentro al sogno? Anche da bambina aveva pensato spesso a questo. E ora credeva che la risposta stava proprio nella domanda. Eh si, in quel punto tangibile tra le due dimensioni, i suoi sogni si fondevano nel mistero della stessa esistenza e un equilibrio nuovo nasceva d’ un tratto …
E in tutto ciò,la Luna era testimone fedele della sua anima e illuminava sempre quel pezzo di cielo che apparteneva solo a lei. Anche se le nuvole alla sua adorata Luna spesso le passavano davanti, ma pensava bene … le nuvole, a volte bianche e a volte scure, erano comunque di passaggio. A volte facevano piovere e a volte le facevano vedere la loro magia.