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Una storia incredibile di celeste regia

Biografie e Diari

Dopo tanta scrittura, nata sotto strani segni lampanti (sacrosante vincite al gioco svanite all'ultimo istante) e segnali lampeggianti (sole imperante di giorno ed aureola di stelle la notte di una fantastica Befana), sembrava incredibile ma è vero e così, divinae gratiae causa, sono il protagonista e il relatore di una storia straordinaria di celeste regia.

Dopo molte sofferenze...

nel rinvenire alla vita

mi diagnosticai una falla

che, tra pensieri folli,

la mente mi spegnea.

Fu con estremo sforzo

di ciò che mi restava

dopo immani tentativi

di colpo la tappai

grazie a un viaggio all'interno del mio corpo (L'umana commedia “ Streptease dell'anima” - Altromonoeditore 2008) alla ricerca della mia perduta identità...

l'animo umano,

perenne campo di battaglia

di interiori forze clandestine

per il quotidiano folle scontro

tra spirito e materia,

primordial alito vitale

e polvere condensata,

realizza in ognuno di noi

l’ umana commedia che ha così luogo

istante dopo istante

all’ interno delle nostre anime,

teatro di grandi eventi,

spesso nel segno dell’ arte

ma anche rabbrividenti

Proprio da qui...

vivendo fantasticando

e così sopravvivendo

ho scoperto l'anima

nel suo eterno conflitto...

che grande caos

in questa mia povera testa

quando mi ritrovo solo,

è un continuo vociferar

con vero e proprio botta e risposta

tra mente e coscienza,

prigioniere dell’ anima nel mio profondo.

Se questo baccano succede di notte,

perché anche nel sonno

spesso non mi dan pace,

mi costringono a buttarmi dal letto

per ascoltar le loro assurde ragioni:

smettetela una buona volta e

la notte almeno fatemi riposar!

Per tanta insonnia e con il perenne assillo delle mie ansie divenni soggetto bipolare, psicosomatico e talora psicopatico...

perché tra ansiose notti

che il dì in parte spengea

e poi mi ritornava

con il calar del sole

l’ ansia ingravescente

che poi si approfondava

col buio della notte,

tornando le ansiose notti

che il cerchio completava

tanto da sprofondare nel precipizio dell'aldilà, richiamato in vita per divina pietà...

nel retro rivoltandomi

ancora io vedea

quell’ immane baratro

che a piè pari saltai

e che ad ogni mortal

è sempre alfin fatal.

Ed ancor tutto tremante

per quello strenuo salto

che tutto mi rallegro...

io, unico mortale,

di essere tornato infine

dagli irreversibili limiti

della follia epatica

(Follie epatiche - “ Il pilota dell'anima” Kimerik 2010)

Tornando adesso alle mie note biografiche e... alla mia psicopatia vi confido che sono stato il primogenito prediletto dell'unico angelo disceso in terra sotto mentite spoglie.

Di nome Raffaele (all'anagrafe Angelo, si firmava Angelo Raffaele), mio padre era un uomo di gran fede che si confidava con le madonne e parlava con i santi e, prendendo alla lettera il divino monito “ se uno di voi vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti”, nella sua famiglia di 4 fratelli e 2 sorelle divenne l'indiscusso leader.

Fatalmente ebbe 4 figli maschi e 2 figlie femmine rispecchianti caratterialmente gli zii, mentre io somiglio tanto a mio padre solo per quel po' di bontà (pietà+carità) che riverso verso fratelli (e assistiti!) e, non essendo uno stinco di santo, se mi arrabbio vado in escandescenze da soggetto focoso, simpaticotonico.

Mio padre, invece, soggetto flemmatico- vagotonico, aveva anche tanta santa pazienza, ma poi in un lampo dipartì per cirrosi psicosomatica (il fegato è la fucina della miscela spirito/materia!), scatenata dalle tante amarezze ('o tuosseche arruvin 'o fegat) ingurgitate (a mò di cicuta socratica)...

in mental cortocircuito

dopo troppe amare passioni,

per questo intricato impiccio

di mostri, iene e talpe,

per falsi trasmettitori

e con lesto incalzar di gradi

mio padre pur passò.

Ma lui, imperturbabile,

tra tanti intrighi perfidi,

in un batter di baleno

il cielo guadagnò

E pertanto fu proprio mio mio padre a prendermi a volo nel precipizio dell'aldilà...

avevo per padre un angelo,

il più bello mai esistito in terra,

che per troppe amarezze

si trasferì in cielo.

Vedendo però il suo figlio prediletto

soffrir della sua stessa malattia,

col divin permesso

e le chiavi del buon Pietro,

scese così in terra

e lo portò in braccio

lassù in paradiso e,

con le mirabili cure del caso,

dopo breve lasso di tempo

lo riportò a casa.

Questo evento,

poiché mi consideravan folle

non l’ avevo ancora rivelato...

chi mai avrebbe creduto

una tale verità?

Or che finalmente sono

in gran forma spirituale

e figli e fratelli

non si spaventano più,

ecco vi racconto,

di certo lo vorrete sapere,

il luogo dove sono stato

che si chiama paradiso.

Vivevo sospeso in aria

nello splendore della luce solare

tra il celeste dei cieli

e l’ azzurro dei mari,

per poi riposar coperto

dalla volta celeste e cullato

finanche dalle onde marine

nell’ armonioso silenzio

della pace divina

e di certo avete già indovinato

l’ angelo che mi stava accanto...

è un uomo che da sempre sogno

e che mai mi abbandonerà,

mio padre l'angelo Raffaele.

Adesso di ritorno in terra son diventato ancor più esaltato di quanto non lo sia stato sin dalle fasce e, certamente, sono l'eccezione che conferma la regola del divino monito “ chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato”.

Proprio per questo in famiglia non mi sopportano, a cominciar dalle mie sorelle (femministe sfegatate) che vorrebbero insegnarmi a vivere mentre alle mie nipotine (super femministe), in tutta calma e lungi da urla domestiche, rispondo da qui al quesito che avevo loro posto sul perché profeti, filosofi e scienziati, per lo più, sono di sesso maschile.

Carissime mie nipotine, tra uomo e donna i diritti sono certamente paritari, ma le funzioni, di certo, sono un tantino diverse.

Il buon Dio aveva fatto affidamento sulla famiglia, da lui consacrata, a partir dalla figura materna che, con la sua dolcezza (gradiente giusto del bello), deve stimolare l'amore (il motore della vita) nei figli e, pertanto, proprio le madri sono le nostre prime fidanzate (il complesso di Edipo è un'esagerazione di Freud!), mentre il padre, con la sua serenità (gradiente giusto dell'umore), deve dare soprattutto sicurezza ai figli in ambito familiare con compagni e partner da ricercare altrove. Matrimonio civile a parte, è sempre meglio avere il privilegio della divina assistenza (sacralità del matrimonio) ed io, in virtù di tanto, me la son cavata (a 23 anni tra commercio, studi, vizi e giochi!) da primogenito di 6 fratelli con madre encefalopatica da curare.

Per questa gimcana terrena superata senza tante penalità a bordo della mia anima (fiammante monoposto), in età matura ho ricevuto, poi, in premio il dono della scrittura.

E così, sempre per disegno fatale, nella vita ho avuto tre donne importanti con mia madre che mi ispirò follie, la musa, invece, mi ispira poesie e mia moglie, infine, solo tante fantasie (ma anche tre figli di qualità).

E qui il fato ha davvero esagerato con i suoi segni e segnali, perché mia madre (mi portò in vita) e la musa (mi riportò alla vita) sono nate lo stesso giorno che “ a Platone insignì”, giorno che festeggia San Giustino, primo apologista cristiano, martire della fede e patrono dei filosofi, mentre mia moglie ha un ritardo di 7 giorni...

per un fatal dì

a cavallo della vergine nacqui

e, per quel dì

che a Platone insignì,

con la Poesia rinacqui

e intravidi la scia

che dona l'oblio

Ritornando adesso alle funzioni diverse uomo/donna, anche nel rapporto fisico per trasmettere la vita c'è differenza nel veicolare l'amore (splendida energia vitale) attraverso un triplice passaggio cellulare.

E così dalla cellula nervosa (innamoramento) alla cellula spermatica l'uomo materializza l'amore mentre nella cellula uovo la donna spiritualizza la materia e tutto questo avviene per passaggi di stato...

il liquido seminale,

condensa dei bollori

del vero amore,

al caldo tepore

del grembo materno

sublima e da quest'eterea essenza

nasce l’ anima della cellula fecondata,

amor conglobato intorno

alla luce della coscienza

con il pensier nascente

a completare la cellula spirituale,

a immagine e somiglianza

della divina triade.

In virtù di tanto la donna, sacra fucina della vita, è molto più bella ed interessante se non si denuda

pubblicamente e sarebbe ancor più bello se anche le donne islamiche (va diffusa ad ogni latitudine la religione universale dell'amore!) svelassero il loro volto perché proprio da qui, dolcezza a parte, traspare l'anima nella sua triplice veste di mente, amore e coscienza...

con la serenità della fronte (mente), guida dell'anima

con il sorriso sulle gote (amore), propellente dell'anima

con lo splendore negli occhi (coscienza), luce dell'anima

Indagando nei disegni divini (anche Einstein dovette soccombere con la sua costante cosmologica per far quadrare i conti!), io volo più basso e, per dare stabilità alla terra (terremoti, eruzioni, tsunami), suggerirei di invertire il nostro stile di vita sostituendo l'obsoleto materialismo/consumismo (moda americana... Obama la cambierà!) con lo spiritualismo/sentimentalismo (pietà, carità, bontà) in modo da equilibrare l'umanità, ed è così che le anime prenderanno, finalmente, le vie del cielo, non rimanendo più prigioniere della materia...

Guai a voi anime prave!

Non isperate mai veder lo cielo:

i' vegno per menarvi a l'altra riva

perché dalla materia organica attraverso i fossili si perviene al petrolio (causa di instabilità terrena e delle umane menti!) che alimenta l'inferno del nostro gran Maestro, lustro della stirpe italica...

Tu se' lo mio maestro e 'l mio autore;

tu se' solo colui da cu' io tolsi

lo bello stile che m'ha fatto onore

e sommo Poeta che tutti impariamo a memoria senza comprendere, però, il significato (messaggio divino!) dei suoi versi.

E' giunto, allora, il tempo di invertire ogni tendenza e di convertire l'energia materiale in energia spirituale, cominciando proprio dal calcio dove l'energia fisica (Ibrahimovic) e l'energia materiale (Abramovich), ormai, hanno varcato i limiti dell'umana decenza.

In campo calcistico, per quanto mi riguarda, alla carenza fisica (solita questione materiale) sopperivo mandando l'anima in campo tanto da diventare (anni '60) un attaccante irrefrenabile, il primo vero centravanti di movimento (questo primato davvero mi appartiene!) che sfiancava le difese avversarie e faceva segnare (solita bontà!) i compagni a porta vuota.

A tal proposito riporto il commento di padre Ermanno, il mio presidente di quando giocavo nella Madonna dell'Arco, che così mi riconobbe dopo molti anni... tu sei quello che correva, correva, correva e si mangiava un sacco di gol!

Per moralizzare il calcio, tempo addietro, mi rivolsi anche al presidente Berlusconi (A Silvio “ I giochi dell'anima” - Kimerik 2009) che mi diede ascolto dopo aver inflazionato il bello (tralasciando il mondo dello spettacolo e del calcio)...

cantami, o musa,

le gesta di Silvio che l'umanità

condusse nell'era della pace.

Si narra che fosse così bello

ed attraente da fare innamorare

chiunque incrociasse

Adesso caro Presidente è giunto il tempo di mettere le tue televisioni e giornali al servizio dell'Italia, risorta Atlantide che, da novella arca di Noè, traghetterà il mondo intero nell'era della pace, realizzando, così, il disegno divino del paradiso terrestre sin d'ora all'alba della nuova aurora.

E così dopo le fantasie del centravanti ballerino (Van Basten) assisterai a quelle del centravanti volante, il più forte attaccante di tutti i tempi che già ti ha immortalato in Silviade...

in questo modo, dopo le fantasie

dell'olandese danzante,

assisterai alle follie del napoletano volante,

il più forte attaccante di tutti i tempi,

ineffabile ed imprendibile centravanti alato

che, dall’ alto ispirato, nella sua splendida

veste di pilota e poeta dell'anima,

ti immortalerà.

La storia adesso è un abito da cambiare,

non ti contiene e ti va stretto,

la leggenda, invece, con la sua gloria ti spetta

e la pace mondiale davvero ti aspetta!

Non temere alcuna contesa,

sarò sempre al tuo fianco e, di comune intesa,

ti mostrerò la strategia

per questa grande e mirabile impresa!

(Silviade “ Le fantasie dell'anima” Kimerik 2009, Biblioteca Vaticana)

Mia cara Italia, magico stivale adagiato in acque chete, sotto l'influsso di Madonne e Santi gravitanti nei nostri cieli (Napoli è la sede prediletta della divina Provvidenza in vacanza!), hai il privilegio di essere il paese di grandi artisti ed ora a te spetta l'impresa di convogliare il mondo intero nell'era della pace e della luce, uniformando l'umanità nella religione dell'amore così da immetterci...

sull’ unica vera strada del mondo,

quella del bene imperante

che ci farà tornare fratelli

ed insieme ci porterà

in quell’ immenso stadio

dell’ accogliente paradiso

con spalti acclamanti

e stracolmi dei nostri comuni avi

per ricevere tutti sul celeste podio,

sotto la stessa bandiera

e al commovente inno della patria terrena,

la medaglia d’ oro della vita eterna.

Per arrivare a tanto (Italia, risorta Atlantide e novella arca di Noè!) bisogna riemergere dal pantano politico in cui siamo sprofondati con la medicina, addirittura, che si ritrova a scrivere il principio attivo senza più quello morale e a prescrivere pacchetti tra note e piani non certo musicali.

Dal momento che è scoppiata la moda dei pacchi (i napoletani son gran maestri!) con il dottore televisivo che li confeziona ogni giorno, anch'io da tempo, nella duplice veste di napoletano e dottore, confeziono pacchi natalizi o meglio regalo libri per migliorare le anime.

Per quanto mi riguarda io ho ancor tanto da imparare per perfezionare la mia anima o meglio la mia mente... tra bollette, schedine e casinò, e finanche vincerò se da lassù mi lasciano un pò in pace (sono davvero invadenti!) e se, almeno per un attimo, mi tolgono gli occhi di dosso!

Con le mie follie (da medico al servizio di mia madre), con le mie poesie (da poeta a cantar la musa... per la gloria e senza nulla a pretendere!) e con le fantasie (da incallito giocatore agli occhi di mia moglie), comunque, vincerò per illuminare il buio degli atei, per far ricredere i materialisti e per sconfiggere la presunzione di falsi scienziati, perché queste mie scritture testimoniano che il divino (la cellula spirituale) è connaturato all'umanità e, in virtù di tanto, l'Assoluto ci invade, ci impregna e ci pervade con il nostro Creatore trascendente (Pensiero), presente (Amore) e immanente (Coscienza) in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Dimenticavo... io rappresento il referente delle anime celesti all'unanimità grazie alla politica lungimirante di mio padre Angelo Raffaele e di mio fratello Mario che, già in terra, tanto se la intendevano con Madonne e Santi!

Da “ La luce dell'anima”, libro natalizio 2012 che introduce (con le sue scale cognitive) e traduce (con le sue poesie istruttive) l'era spirituale secondo la profezia Maya


Francesco Andrea Maiello 13/11/2012 07:19 962

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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