Danza l'ancella candida e beata, splende la fiaba nella testa dei popoli, non dire niente sospira, nuvola celeste candida e poetica. Gloria nel castello della regina di picche, splendido il suo dono di vestito da sposa. Viaggia cavallo bianco, corri felice nel vento del destino, colpisci spada affilata il nemico traditore, perdona corona d'oro il bambino donato.
Sul monte fumi di battaglia, sul monte una bandiera ferita, il cavaliere rapito dal nulla circondato dalla paura. Ometti piccoli usciti dalla fantasia di un vecchio scrittore, animali volanti e parlanti, casette di bambagia, una frittata di funghi velenosi, attento nelle vicinanze c'è un lupo famelico.
Credete credete le fiabe sono come gli angeli su un cielo terso di stelle danzanti, le fiabe sono come l'acqua che bevi nel calice del re matto.
Il mago è uscito di scena, il mago è dentro di noi come un rapido e sapiente miracolo, il fuoco ha cancellato il messaggio, il fuoco è spento, il fuoco purifica. Melodie accendono l'anima e donano la pace, pace nei popoli e nella fantasia parlami drago nero ti chiamerò negronte.
Ora fugge ora si ferma cogliendo un fiore, ora è oro colante, ora è passata tra le dita delle mani.
Una donna si vende, una donna ama, una donna partorisce, un pesce sa del suo destino?
L'ancella non danza più, la regina di picche è scesa dal trono magico, una nuova fiaba e la sua storia
E Natale, alberi imbanditi di luci e coriandoli.
E Carnevale uno scherzo è vivere nella povertà.
Regalami un sorriso basta a colmarmi l'anima.