L’ aroma del caffè e della nocciola smalta la sabbia, senza esitazione spennellano ogni angolo nascosto. Un susseguirsi di soavi odori passano in fila sotto le nari, gustossimi aromi di gelati e di granite sembra vogliano appropriarsi di questo splendore, quasi a far sparire quel meraviglioso sapore dolceamaro della brezza .
La spiaggia sembra una coppa di gelato, una crema caffè, rilascia liberi sguardi come riccioli di panna montata. Un palloncino di zucchero a velo, infilzato da uno stelo e poi leccato, gustato e succhiato da piccole bocche, così oggi è la spiaggia. Dentro questo simpatico isolotto di sdraio e di ombrelloni, le persone sfilano chiaccherando. Un via via di “ vu cumprà”, di bravi indiani dagli inchini superbi, avvolti nella magia dei loro sai, invitano a comprare collane di corniola e di giada.
Un isolotto con tante contraddizioni, un bell’ esempio per chi vuol stare al mare dedicandosi ad altro. L’ aroma del caffè va giù fino alle 11. 30, poi pian piano svanisce e sale l’ odore della frittura incipriando i bagnanti che vanno su e giù, dall’ acqua salata all’ acqua dolce delle docce, come fossero tutte delle belle e guizzanti sardine. Qualche sguardo dentro gli occhiali scuri diventa quasi morboso, solo una intenditrice di sguardi lo sa intravedere e riconoscerlo. Una donna dal fisico asciutto quasi perfetto, si sdraia con molta disinvoltura, spalmandosi l’ olio malesiano comprato al piccolo chiosco del lido, attrezzato per le signore distratte.
Una vera chicca, un profumo delizioso di olio di cocco malese e gelsomino indiano si espande provocatoriamente su tutto il paradiso di relax, sotto i raggi ingrossati del mezzogiorno. Dopo un po’, un ricco e profumatissimo fumo sembra evaporare dalla pelle, accellerando gli sguardi. Un gran chiassso scivola lentamente dal terrazzo del lido, svariate partite di ping pong aleggiano sotto un cielo di paglia azzurra spumeggiante, che ondeggia appena il venticello salmastro si alza. Qualcuno più in la con un gran pancione all’ insù sbuffa come un treno, russa e sobbalza accanto all’ imbarazzo della moglie, che pare finga di leggere uno svolazzante quotidiano. E’ quasi l’ una, sembra schioccare un grosso gong e molti dei bagnanti quasi stremati salgono a fatica il corridoio degli ombrelloni fra lo zig zag delle sdraio oramai quasi tutte fuori posto. I più coraggiosi rimangono sotto vibranti arterie di sole, le più calde del giorno, quelle che procano le ustioni e le bolle .Anche qualche mamma poco accorta sta col suo piccolo neonato sotto il volto della calura quasi a voler sfidare ogni regola umana. Il principe di questo giorno, è proprio lui, il mare, con le sue onde pregne di pregevole frescura, in un sodalizio divertente, che rallegra ogni singolo cuore e da speranza agli uomini di tutto il mondo.