8357 visitatori in 24 ore
 1064 visitatori online adesso





Menu del sito


Visitatori in 24 ore: 8357

1064 persone sono online
Lettori online: 1064
Poesie pubblicate: 361’347
Autori attivi: 7’477

Gli ultimi 5 iscritti: ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio - Antonio Ivor Boatti
Chi c'è nel sito:
Club ScrivereStefano Drakul Canepa Messaggio privato
Vi sono online 1 membri del Comitato di lettura








Stampa il tuo libro



Pubblicità
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.

Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi

Responsabilità sociale



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

’O sorice

Biografie e Diari

Si chiamava Giovanni ma tutti noi suoi amici lo chiamavamo “ ‘ O Sorice “ non mi ero mai chiesto il perché o per quale motivo gli avevano messo questo soprannome così buffo. Ci vedevamo spesso, avevo all’ epoca quattordici anni, ero appena entrato nel giardino dell’ adolescenza e i primi peli di oro colore cominciavano a spuntarmi sul viso magro e pallido. Ricordo che questo evento mi dava una certa sicurezza, stavo diventando un uomo, ora che ci penso questo invece mi fa ridere e comprendo molto bene il perché. Giovanni abitava in un palazzo il vicino a casa mia, la madre si chiamava Margherita, nome che sempre mi è piaciuto, forse perchè è il nome di un fiore, il papà invece si chiamava Costantino era un bravuomo che lavorava in una pizzeria alla Pignasecca, era magro e alto, indossava sempre una camicia bianca e un pantalone nero. La famiglia di Giovanni era numerosa e quasi tutti lavoravano per sostenere questo gruppo familiare composto se ricordo bene, da circa otto persone, madre, padre e sei figli, il più piccolo ne aveva sette. Giovanni invece ne aveva sedici di anni, anche lui lavorava come garzone in una salumeria a Montesanto.

Diceva sempre che un giorno avrebbe mollato tutto e se ne sarebbe andato via da Napoli, Torino diceva, volo a Torino città degli emigranti, all’ epoca tutti aspiravano a un posto di lavoro nella grande azienda Fiat. Mio padre ci lavorava a Napoli, ma non ne parlava per niente bene dell’ azienda, diceva che sfruttavano gli operai per pochi soldi, boh... all’ epoca già esistevano le lotte di classe, gli sfruttamenti degli operai e tutto il resto, peggio ora!

< Padrone, operaio, corpo da lavoro>

Veniamo alla nostra storia ora ci stavamo spendendo in qualche cosa che ci riguarda molto da vicino oggi ma questo è un altro tema, altra storia.

Ero molto magro da adolescente, avevo due gambette secche come due rami senza fiori, il viso magro e le mani lunghe e affusolate, lo sguardo era il mio forte, quando miravo qualcosa o qualcuno fissavo il tutto trasformando gli stessi occhi in una macchina fotografica, mi piaceva mutare quello che vedevo. Ero timido con le ragazzine, se non iniziavano loro la conversazione me ne restavo zitto per l’ eternità del tempo.

Giovanni era più spigliato, loquace e chiacchierone, uno scugnizzo perfetto con tratti somatici molto marcati, la pelle bruna e il naso come quello di Re Sole, io dicevo che aveva il naso a papacella. Veniamo al soprannome di Giovanni” ‘ 0 sorice” questa è il racconto.

Una sera d’ estate quanto il calore del sole lascia le strade al fresco venticello della sera, vidi ‘ o Sorice che tutto solo si lamentava di qualcosa. Mi avvicinai e gli chiesi di cosa si lamentasse. Lui dapprima alzò le spalle, poi con un imput frenetico mi rispose, mannaccia diceva, può essere che per colpa di questi topi non possiamo nemmeno giocare a pallone dietro la scesa del vicolo, e continuava: “ mannaccia, mannaccia” dobbiamo trovare il sistema per farla finita sta storia...

Poi, afferrandomi per mano e trascinandomi mi disse, sai che facciamo amico mio ...? Facciamo la strage dei topi. Io rimasi stupefatto, ma poi lui mi spiegò, dicendomi che i topi, erano animali squallidi e odiati da tutte le civiltà del mondo e in particolare dai contadini e dagli equipaggi delle navi, questi, dovevano morire ... Non ci facevano giocare a pallone e la maggior parte dei ragazzi avevano paura. Allora escogitò la sua strategia di guerra.

Dietro la scesa, così chiamavamo il luogo dove giocavamo a pallone c’ erano due buche grandi, piccole caverne da dove i topi ogni sera uscivano per racimolare qualcosa nella spazzatura. Ed ecco che ‘ O sorice mise appunto in opera la strategia, mi disse di raccogliere quante più pietre possibili, queste, servivano per ammazzare i topi, poi, prese due giornali vecchi li incendiò e li pose nel buco di ingresso della piccola caverna affumicando la tana. I topi, dopo cinque minuti cominciarono a uscire spaventati e confusi, e noi come soldati pronti con l’ artiglieria delle pietre facemmo strage di topi, senza pietà, ad ogni topo caduto un urlo spazzava via il mio spavento, urrà gridavo. Alla fine ne contammo venti fu una vera battaglia, ancora ho nella mente l’ immagine dei topi impauriti. ‘ 0 Sorice rideva soddisfatto, gli occhi gli brillavano era felice come un bambino che ha vinto una qualsiasi medaglia. Che scugnizzi intraprendenti eravamo! Fu una battaglia condotta bene su di un campo difficile, finalmente annientate le truppe dei topi, potevamo giocare a palloni tranquilli insieme tanti ragazzi e ragazzini piccoli.

La mattina dopo di buon’ ora mentre andavo a scuola con i libri sotto il braccio tenuti insieme da una molla di colore verde incontrai il fratello di Giovanni, Gennaro, mi chiese della battaglia condotta sui topi gli raccontai tutto mentre lui rideva a crepapelle…

Poi serio, mi disse: “ Chillo quann’ vere ‘ e sorice nun cc vere chiù “ riferendosi al fratello. Comunque “ Assa fa ‘ a Maronna ‘ e surice nù n cc stanno chiù! Putimme pazzià senza paura.

O’ Sorice era il soprannome di Giovanni, capii allora bene il perché di questo. Giovanni " ‘ O Sorice" quando vedeva un topo lo doveva ammazzare per la sua felicità e quella degli altri, e poi riflettendo bene qualche particolare del suo viso, tipo le orecchie, vedevo che erano simile a quelle dei topi, strette e allungate. Ecco quindi il soprannome particolare. Svelai in quest ‘ occassione di pensiero l’ arcano di questo soprannome <’ O Sorice>


Pasqui 21/07/2012 12:41 1141

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


SuccessivaPrecedente
Successiva di PasquiPrecedente di Pasqui

Commenti sul racconto Non vi sono commenti su questo racconto. Se vuoi, puoi scriverne uno.

Commenti sul racconto Avviso
Puoi scrivere un commento a questo racconto solamente se sei un utente registrato.
Se vuoi pubblicare racconti o commentarli, registrati.
Se sei già registrato, entra nel sito.

La bacheca del racconto:

Beh, forse era più giusto chiamarlo " 'O micio" .. (Antonio Terracciano)



Pasqui ha pubblicato in:

Libro di poesieFoto di gruppo con poesia
Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie

Pagine: 200 - € 14,00
Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6


Libro di poesieSalutiamo Eluana
Autori Vari
Poesie per la morte di Eluana Englaro, dallo Speciale "Salutiamo Eluana"

Pagine: 68 - € 9.53
Anno: 2009


Libri di poesia

Ritratto di Pasqui:
Pasqui
 I suoi 219 racconti

Il primo racconto pubblicato:
 
Acino lo Gnomo (21/12/2010)

L'ultimo racconto pubblicato:
 
A mia Madre (05/04/2022)

Una proposta:
 
Meraviglie umane (25/01/2020)

Il racconto più letto:
 
Le due Sirene (05/01/2011, 7735 letture)


 Le poesie di Pasqui

Cerca il racconto:





Lo staff del sito
Google
Cerca un autore od un racconto

Accordo/regolamento che regola la pubblicazione sul sito
Le domande più frequenti sulle poesie, i commenti, la redazione...
Guida all'abbinamento di audio o video alle poesie
Pubblicare un libro di poesie
Legge sul Diritto d'autore (633/41) - Domande e risposte sul Diritto d'autore
Se vuoi mandarci suggerimenti, commenti, reclami o richieste: .



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

Copyright © 2024 Scrivere.info Scrivere.info Erospoesia.com Paroledelcuore.com Poesianuova.com Rimescelte.com DonneModerne.com AquiloneFelice.it