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L'eredità paterna, la causa delle mie follie (prima parte)

Biografie e Diari

I panni sporchi (specie l'intimo!), nel nome della famiglia, meglio lavarli all'aperto (verba volant, scripta manent)! Per l'assillante anelito alla pace profonda speriamo solo di non trovare quella eterna visto che ci presidia un bel corno rosso (scherziamo con i fanti ma lasciamo in pace almeno i santi!)

Sono arrivato alla conclusione che, alla fine dei conti, non sono del tutto pazzo se mi psicoanalizzo da solo e la causa di tante mie follie è stata l'eredità paterna!
Inutile nasconderlo, problemi di testa (esaltazione calcistica sin dall'infanzia!) li ho sempre avuti, ma essere tacciato di psicopatia (malattia bipolare) ad eziologia genetica, è un'offesa gratuita di presunti scienziati e camici bianchi che non sopporto, perché i miei familiari a cominciare da genitori e nonni avevano tutti una mente sopraffine.
Che soffra, poi, di disturbo bipolare (e relative turbe psicosomatiche) a genesi spirituale è una verità sacrosanta di gente che si ritrova l'anima, a differenza di tanti materialisti, duri di testa e con una pietra al posto del cuore che, tra l'altro, vivono anche meglio ed hanno un'aspettativa di vita finanche migliore!
La medicina ha fatto passi da gigante ma, sui cosiddetti disturbi psicosomatici, da tempo si è arenata, quando l'interiore conflitto spirito/materia nell'umana sostanza di persone sensibili (anima di miglior qualità) può scatenare turbe psicosomatiche (come gastriti e coliti) con lo spirito che non sopporta più il suo corpo, malattie psicosomatiche (come la psoriasi per l'ansia della pelle!) se lo spirito rifiuta la sua carne e gravi malattie autoimmunitarie se lo spirito addirittura rigetta la sua stessa materia dove è prigioniero!
Purtroppo la scienza, nella sua cieca arroganza, concepisce solo sterili dati scientifici, quando ci sono antichi detti (non falliscono mai altro che trials clinici!), frutto dell'esperienza e della saggezza popolare che fanno più scienza di tanti sterili lavori scientifici!

E' innegabile che l'umanità non è un casuale ed arido ammasso di materia, ma certamente una mirabile miscela spirito materia che si cuoce nella fucina epatica (Galeno parlava di spirito naturale prodotto nel fegato) sulla fiammella ipotalamica (l'ipotalamo funge da sinapsi anima- corpo) regolata dall'entità spirituale che ci ritroviamo, per cui in soggetti con personalità (quoziente spirito/materia) altruistica è ben alta mentre nei materialisti (personalità egoistica) la fiammella spirituale si riduce ad un flebile lumicino.
Stilando una scala della personalità umana al suo vertice c'è naturalmente Gesù Cristo (100 % spirito) con la sua Luce universale, mentre sul versante opposto Satana (100% materia) con il suo fuoco infernale!

Ritornando adesso al titolo del testo (l'eredità paterna), da mio padre (Raffaele di nome ed Angelo di fatto!) ereditai geneticamente gran parte della sua spiritualità, che ho gelosamente custodito mentre, sul versante materiale, per mia gran fortuna sono riuscito a salvare solo l'appartamento a piano terra nella villa di famiglia evitando, così, di diventare un barbone ramingo!
E pensare che, a soli 23 anni, mi ero trovato tra le mani una ingente somma di danaro liquido che quel sant'uomo di mio padre, ciecamente fidandosi di me, mi affidava per l'avvenire di tutti i suoi figli (primogenito di sei figli), preavvertendo la sua prematura dipartita (59 anni).
Rimasi sorpreso dall'entità di quella cifra per il suo stile di vita, sempre sobrio e sparagnino, anche se a noi figli (i primi quattro a distanza di un anno l'uno dall'altro) non faceva mancare nulla e, così, ancor prima dell'esame di maturità classica (1967), già era pronta in garage la "mia 850".
In tema di proprietà ci fece mancare solo la casa al mare, preferendo edificare, invece, una cappella di famiglia per dare degna sepoltura alle spoglie migranti del padre e preferendo dare, inoltre, sostegno economico a tutti i suoi familiari (fratelli, sorelle e cognati).
Da parte mia, sul suo esempio, ho esagerato con l'altruismo verso i miei fratelli (scordandomi di tre figli) al punto che mia moglie prese le distanze (prendendomi per pazzo!) quando l'ultima proprietà rimastami (l'appartamento nella villa di famiglia) la regalai ad un fratello, folle giocatore di tutto (negli anni '80 bollette milionarie di calcio scommesse) e di più (negli anni '90 schedine milionarie di totocalcio e totip), nonostante mi avesse già costretto ad alienare un'altra proprietà (Villa Rosa) per far fronte al casinò e coprire i soldi che qualche sprovveduto familiare gli concedeva, pretendendo poi da me il rimborso rivalutato (ancor oggi mi prendono i brividi... di coscienza per tanta stupidità e ne pago il fio o meglio il mutuo!)


In virtù di tante assurde bontà o vere follie, nel 1998 mi vidi costretto ad abbandonare il tetto coniugale (proprietà di mia moglie con figli in ostaggio!) per incompatibilità caratteriale e perdevo così davvero tutto, soprattutto la testa. Frastornato, stanco e disperso mi ritrovai, pertanto, a vivere da solo, ospite di mio fratello nell'appartamento che gli avevo regalato (all'epoca lavorava a Venezia) e che oggi, per mia gran fortuna (oltre che giocatore era un gran signore!), mi ritrovo dopo la sua prematura dipartita (2006).
Adesso per trovare finalmente pace mi sono psicoanalizzato da solo e sono giunto alla conclusione che l'eredità paterna (spirituale e materiale) è stata la causa di tante mie follie, proprio per la sconsiderata gestione delle cose materiali che irrita il mio subconscio (coscienza, nucleo della cellula spirituale) per l'esagerato amore (citoplasma della cellula spirituale) e porta il pensiero (membrana esterna della fantomatica cellula spirituale e sinapsi cervello- anima) fuori giri.
In conseguenza di tanto l'involucro mentale si surriscalda, spesso si lesiona e, talora, scoppia, facendomi passare così dalla nevrosi (pensiero insonne notturno) alla psicosi (silenzio pensante diurno) del disturbo bipolare (a genesi spirituale), da conflitto interiore spirito/materia con l'umore (maschera e mimica dell'anima) che mi si legge chiaramente sul volto (ormai i miei assistiti mi conoscono e mi... sopportano più dei miei familiari!).
Il pensiero (elaborato finale del sistema nervoso) è la chiave di volta dell'umana conoscenza e fa da sinapsi (congiunzione) con la verità della cellula spirituale (pensiero, amore e coscienza) lungo il decorso della mente umana (l'area associativa corticale, responsabile dei processi psichici, all'incirca l'86%, è ancora inesplorata!):

Neurone- Pensiero- Verita'
(percorso neuropsichico)

-Neurone- Sistema nervoso (neurone- miliardi di cellule nervose: cervello)

-Pensiero (sinapsi): vigile (cogito), razionale (ragione), sciente (intelletto), illuminato (sapienza), estatico (contemplazione)=Scala della conoscenza

-Verità (cellula spirituale- miriade di cellule spirituali= sistema spirituale o anima)

Per superare la pazzia e sopravvivere alla follia mi sono dovuto inventare tanto e sono pervenuto, così, alla conoscenza (e alla definizione) dell'anima nella sua luminosa veste di triplice coscienza vigile (pensiero), consapevole (amore) e morale (autocoscienza), ben leggibile su un volto sereno (il pensiero si legge sulla fronte distesa), sorridente (l'amore s'intravede dal rossore delle gote) e splendente (la coscienza risplende dalla luce degli occhi)...questo è l'intramontabile ricordo di mio padre... il mio angelo disceso in terra sotto mentite spoglie!
Comunque meglio aver preservato la spiritualità paterna che la materialità, anche se non mi ritrovo la sua santa pazienza, in virtù della quale sopportava in contemporanea suocera e moglie (per molto meno me la svignai!) che, seppur gravemente malata e sempre a rischio della vita, pretendeva le cure domiciliari per una strana malattia epatica di un certo dottor Banti (morbo o sindrome?).


Proprio qui (avevo appena dodici anni) ebbe inizio la mia avventura in medicina, strappando ad una suora, a forza di pianti e lacrime, un flacone di sangue per la sua sopravvivenza messa a rischio da continue ematemesi (vomito di sangue rosso vivo!) e, da allora, divenni il suo angelo custode (trentennale cirrosi con ventennale encefalopatia epatica, strabiliante caso clinico di un figlio... medico per caso o meglio per fato!).



Francesco Andrea Maiello 30/06/2012 08:50 912

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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