Credo...
che la vera solitudine sia quella dell'Anima muta... e la mia, ha imparato il silenzio...
Non è per mancanza di platea, no... di platea ce n'è...e anche tanta! Voluta, cercata... evitata, a volte... e "sorda"...
Ha imparato il silenzio, ha rinunciato a parlare, quando chi ascoltava non sentiva quello che lei aveva da dire... Le cose importanti, quelle vere, sono rimaste sommerse, giù, perchè a quell'orecchio non interessavano. Quante cose si tacciono... ma quante cose non si ascoltano... e quante cose non si possono dire... non a tutti, perlomeno...
Così, giorno dopo giorno, ti abitui... lasci in fondo le parole, ti scordi del loro suono, ma mai del loro rumore... perchè urlano... si, riescono ad urlare senza volerlo, ti martellano in testa, costantemente... e l'unico ascoltatore attento è il tuo cuore. Lui ne sente i lamenti, i gemiti...
Ma non tutte sono tristi.
Grande contraddizione: quelle più silenziose sono le più gioiose... proprio così, perchè hanno imparato a nascondersi, a mimetizzarsi... sono stanche di non essere ascoltate, anzi, d'essere fraintese.
Sarebbe così semplice starle a sentire... hanno i suoni più dolci, sono le meno noiose... sono quelle più pure, ma, e sopratutto, anche le più stanche.
E' una fatica immane, la loro... tutti i giorni sulla bocca di tutti, senza sosta e, spesso, senza convinzione. Il più delle volte vengono cacciate indietro... chi riesce a farlo in modo molto naturale, semplicemente non ascoltando, e chi, invece, le rispedisce al mittente a calci... rende bene l'idea, proprio a calci...
e te le butta così in fondo che quando arrivano giù sembra che ti si squarci l'Anima...
e ingoi... rumore e colpo, le trattieni per non risalire...
si agitano, ti urlano dentro, ma è li che devono stare...
almeno sono al sicuro... dall'indifferenza, dall'incomprensione, dal mondo...
e anche da te...