La lezione è appena terminata. Il professor Rossi fa per raccogliere le sue cose, quando Roberta e Sara lo raggiungono in cattedra. Fanno sempre così, e quello è il loro modo per attirare la sua attenzione.
"Lo sa prof. che ieri ho interrogato Sara sulla politica..." esordisce Roberta.
"Ah sì, e allora?" fa il professore, distratto dal registro di classe sul quale non ha ancora riportato la lezione appena svolta.
"Allora non sa un tubo... Niente di niente... Nemmeno chi è il nostro presidente della Repubblica."
"Non è vero, dai, non essere così esagerata" interviene Sara, piccata.
Ma il professore le lascia parlare, poichè si è dimenticato anche di scrivere gli assenti. E deve sbrigarsi, visto che ha un'altra classe che lo aspetta.
"In compenso Roberta non sa niente di Geografia... Pensi prof. che le ho domandato dove si trova il Molise e lei non l'ha saputo..." afferma Sara, compiaciuta.
Adesso però Rossi deve proprio intervenire, deve dir loro qualcosa.
"Vorrà dire che parlerò con le vostre insegnanti di Diritto e di Geografia e vi farò dare una bella strigliatina" fa lui, scherzosamente.
In effetti poteva impegnarsi di più e dire qualcosa di meno banale... Pazienza, ci penserà la prossima volta. Che sarà domani, visto che lui in quella quinta svolge diverse ore di lezione.
Fa per andarsene ma Roberta insiste.
"Non sa niente prof., glielo giuro. Io sarò ignorante in Geografia ma lei..."
"No, no, io qualcosa ho risposto" si giustifica Sara, gli occhi scuri rivolti al suo interlocutore. "Lei invece è una vera asina, mi creda prof."
Rossi si ferma e le guarda. Ecco la gioventù che sboccia sotto i suoi occhi. Che matte che sono. Però sono simpatiche. E belle. Sì, sono anche belle.
Nel frattempo tutti i loro compagni se ne sono andati in palestra.
"Ma dove vi siete interrogate?"
Adesso è quasi curioso. Guarda l'orologio. Può indugiare ancora qualche istante.
"A casa mia" gli risponde Roberta. "Ieri sera, prima di dormire."
Rossi la guarda un pò perplesso, quasi spiazzato. La ragazza intuisce i suoi pensieri e riprende la parola.
"Sì, prof., ieri Sara ha dormito a casa mia... Nel mio letto."
"Nel tuo letto?" domanda l'uomo.
"Nel mio letto, fra ragazze capita... Non si faccia strane idee però..." si giustifica Roberta.
"No, no... Facevo solo per chiedere" si difende Rossi, in difficoltà.
"E' stato divertente... Lo facciamo spesso" interviene Sara.
"Ne sono sicuro, adesso comunque devo andare... Ci vediamo domani e studiate bene la lezione."
Il prof. arriva sull'uscio con loro due sempre dietro.
Quando sta per uscire dell'aula lo fermano ancora.
"Si fermi prof., si fermi!" gli dicono insieme, quasi gridano.
Rossi sobbalza, si volta e le guarda un pò spazientito.
"Fate piano... Abbassate la voce che nelle altre classi fanno lezione" le rimprovera.
Poi tira fuori un fazzoletto di carta e si soffia il naso. La borsa con dentro i libri l'ha appena appoggiata a terra.
"Cosa c'è ancora? Ho fretta..." si lamenta lui.
Sara guarda Roberta e la invita a parlare.
"Però non le abbiamo detto tutto..." afferma la ragazza, con fare civettuolo.
"Su cosa?"
"Sul nostro letto, su come dormiamo..." interviene Sara.
"E come dormite?" chiede Rossi, di nuovo curioso.
Le due ragazze tornano a guardarsi. Adesso sorridono maliziose. Sembrano due gatte che fanno le fusa.
"E come dormiamo?" ripete Sara.
"Allora?" domanda il prof.
Roberta scoppia a ridere.
"Come dormite?" insiste il docente.
Poi Sara, la bionda, la più bella delle due si fa coraggio. Pianta i suoi occhi verdi in quelli del prof. e risponde. Diventa subito rossa, ma comunque risponde.
"Nude, noi dormiamo nude... Sempre..."
"Già, nude" fa Roberta, cercando di apparire disinvolta.
Il fazzoletto di Rossi cade a terra. L'uomo prende la borsa, inciampa. Non riesce a guardarle negli occhi.
Perché è turbato, molto turbato da quella rivelazione...