Seduta con la tazzina vuota,
un giornale appena sfogliato,
gonna corta camicetta appena aperta,
tacco alto calze nere,
gambe accavallate e sinuose.
Mi seggo di fronte,
un brevissimo sguardo,
mi noti e ricambi,
arriva il mio caffè,
ti spoglio di fantasia.
Divarichi le gambe quanto
basta per vederti sotto.
Ti muovi sulla sedia,
ti alzi sfuggendomi ammaliante,
maliziosa mi passi accanto,
mi sussurri "seguimi"
lascio i soldi sul tavolino, ti seguo.
Giri l'angolo, la nebbia ti cattura,
ferma appoggiata al muro guardi nel vuoto,
ti volti mi guardi, entri in un palazzo,
la porta rimane socchiusa, non posso non spiarti,
sali le scale lentamente, avverti la mia presenza,
ti giri, accenni un sorriso, lo vedo, è il tuo biglietto d'ingresso.
Ti seguo, non mi eviti, mi avvicino, ti sento come vorrei,
siamo vicini, la mia mano scivola sotto la tua gonna, ormai è bagnata la stoffa.
Non siamo ancora entrati in casa, ma ti piace, ti piace il rischio, comandi il gioco ed io ti seguo.