Avevo compiuto da poco sei anni, quando mi trovai a frequentare le elementari. Un’unica maestra per classe, anzi nel nostro paesino, mezza insegnante per classe, perché la prima e seconda ne avevano una in comune e così pure la terza con la quarta. Solo la quinta aveva una maestra tutta per se.
Dopo aver visto tutta l’estate mia madre che cuciva grembiulini, perché eravamo tre sorelle alle elementari, io in prima, un altra in seconda e la più grande in terza, il primo ottobre del 1963, con una cartella comperata apposta, grande grande, perché doveva durare fino alla quinta, mi incamminavo per le scalette che portavano in paese.
In paese era arrivata un’insegnante dal sud d'Italia, si chiamava Angela e veniva dalla Sicilia, forse da Siracusa, ma non ne sono certa perché, a quei tempi, era l'unica città siciliana che noi bambini conoscevamo, e la conoscevamo bene, perché vi era nata Santa Lucia che ogni anno, il 13 dicembre, ci portava i doni.
La nuova maestra avrebbe dovuto insegnarci a scrivere, ma non era a conoscenza che non sapevamo neppure parlare l’italiano, perché nelle nostre case si parlava in dialetto.
In ogni classe, c'è un ragazzo più vivace, nella nostra si chiamava Paolino, ricordo che una volta l'insegnante, correggendo i suoi pensierini, si mise le mani nei capelli e si mise a gridare così forte, che mi sembra ancora di sentire la sua voce, poi chiamò Paolino alla lavagna e gli fece leggere ciò che aveva scritto e ad ogni parola in dialetto gli gridava “mammalucco!”
Ridevamo come matti, senza pensare che nei giorni seguenti quelle sgridate sarebbero toccate a noi.
Ci siamo presi tanti di quei “mammalucchi” che per molti anni ho creduto fosse una parola in dialetto siciliano, c è voluto del tempo e tanti strilli, ma la sua costanza è stata premiata: in classe palavamo italiano!
Quando la maestra non era presente, la chiamavamo “la terrona” e lei ne era a conoscenza, ma aveva capito che non c'era cattiveria in quella parola, Rosa diceva che con noi si trovava bene e non perdeva occasione per vantarsi dei risultati ottenuti.
Per quanto ne so, si è trasferita definitivamente nel mio vecchio paese.