Le bolle risalivano dal fondo come palloncini gonfiati, i riflessi del sole coloravano di luce ogni singolo respiro gli occhi si chiudevano al sonno.
Ecco ero scesa negli abissi. Come un sasso caduto dall'alto:Le grida coprivano il tonfo mentre il
pattino scivolava sull'onda leggero nella spinta della risacca.
Ero caduta o meglio qualcuno mi aveva spinta tra risa e sberleffi dei nostri quindici anni.
Oddio - ho pensato - non so nuotare che ci faccio in acqua ragazzi non scherzate non mi lasciate qui!.
Il grido mi era rimasto in gola il terrore si faceva largo nel petto gli occhi bruciavano;
- è finita -
ho pensato prima che l'acqua mi sommergesse del tutto, cavoli era una bellissima giornata d'agosto avevo appena dato il primo bacio.
Ero così felice che avevo accettato l'invito di andare al largo nessuno era a conoscenza che non sapessi nuotare, nessuno me lo aveva mai chiesto così quel giorno sul pattino c'ero anche io.
Con i remi in mano mi piaceva sentire la schiena dolorante dopo una bella remata per questo avevo accettato l'invito poi si andava a qualche centinaio di metri dalla riva.Tutto sotto controllo .
Quel giorno un leggero formicolio mi avvisava che qualcosa nn andava lo chiamano il sesto senso il terzo occhio non so, In quel punto tutti si tuffavano felici sapevo che lì non si toccava il fondale ma io ero il capitano e con i remi in mano guardavo e ridevo per un secondo il sole scomparve alle mie spalle un'ombra improvvisa ...troppo tardi
-Via via sentivo nelle orecchie andiamo via torna a nuoto!-
- Ma chi cosa?dici a me?- l'unico pensiero fisso nella mente era.....non so nuotare....non so nuotare....poi il buio:
- che buffo- ho pensato - vorrei essere un pesce, un delfino anzi una sirena nel silenzio ovattato che mi circondava ripetei - vorrei essere una sirena.
Ho sentito il corpo cambiare il cuore fermarsi ho sentito un canto di sirena dal profondo chiamarmi per nome...
smisi di lottare di respirare i pesciolini giocavano tra i capelli ho sentito le pinne sul viso leggere carezze ho visto l'ombra del pattino allontanarsi velocemente non ho avuto più paura.
L'acqua era il mio elemento ed io ero una sirena potevo scivolare nelle acque più profonde giocare a nascondino con i pesci....sapevo nuotare ...ed ero felice immensamente felice.
Nessuno aveva scoperto il mio segreto nessuno sapeva.
Affiorai in superficie lontano dal punto in cui ero caduta mi voltai sulla schiena per ricevere i raggi del sole sul mio viso .Dio che felicità pensavo di non riuscire più a sentire il calore sulla pelle,la stanchezza era sparita dalle mie braccia le gambe in sincronia con le onde a passo di danza guadagnavano terreno e la riva sempre più vicina.
Di nuovo le grida le risa, gli amici.
Li raggiunsi tra applausi e fischi di ammirazione il cuore mi scoppiava in petto.
qualcuno urlò -a sirena,sei stata veloce pensavamo ci mettessi di più a raggiungerci -
-già- risposi ma nessuno immaginava quanto mi fossi sentita sirena con una risata mi riappropriai di quella magnifica giornata d'estate.
Beata gioventù.