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♦ Ernesto Di Martino | |
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Novembre 2025 |
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alessandro mazzeo
Le 142 poesie di alessandro mazzeo
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 | Cerchi nel grano
quegli istinti insoliti
tessi la trama
primo secondo terzo rivolto
Ma cosa aspetti
dimmi cosa aspetti
non rinuncia mai la paura
a sfiorarmi la schiena
Cerco nel grano
i cerchi del lago
sembravamo allora certi
che la
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Come quando correvamo
e ci dicevano che erano i palazzi a muoversi
e le immagini dai finestrini
scorrevano nelle vene
Io potrei dirti
che alla fine mi sento uguale
anche se nascosti agli angoli
abbiamo nuove pene
Rivestendomi di panni
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 | Come dischiusi petali
così presto ripiegati in tre
nell'aria carica di sale
pretendendo di saperti ancora ascoltare
Cosa rimane in me
che ho corrotto gli angeli
eppure lo rivedo il mio sguardo
quando ancora aveva poche immagini
Abbiamo
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 | Ottobre ha lasciato strascichi
e dalla carestia di sorrisi
abbiamo imparato la lezione
Non servirà addobbare stanze
e commentare i telegiornali
se non si è aperto il paracadute
e gli airbag sono esplosi
Come quando fuori piove
come
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 | Mercoledì pietrificato
su progetti ostinati
a ripresentarsi ad intervalli regolari
Così ci siamo ancora sostituiti ai parafulmini
immolati a cause nobili
che tu mi ricordavi che
io e miei ideali un giorno
saremmo morti di fame
E
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 | E come ogni autunno
la corrente fredda del vicolo sul porto
a ricordarci che siamo vivi
La birra fredda che ci scuote
a fumare l'ennesima ultima sigaretta
nel nostro venerdì sera ad Imperia est
Che te lo ricordi da ragazzini
qui di sicuro
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 | Venite ad ascoltare
il poeta militante
che ci dice cosa accade
quando guardiamo dall'altra parte
...cosa vediamo veramente?
Dall'altra parte
dove non si guarda
per non veder le teste rotolare
...le generazioni mute
Mute manipolate
come
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Il senso delle cose
che non ci appartiene
forse se fossimo nati
il 30 di febbraio...
e non essere sempre dalla parte
di quelli con le pietre
Ma tu hai da ridire anche su questo
e hai confezionato un discorso eloquente
tutti strafatti di parole
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 | L'idiota presunzione
dei temporali estivi
e delle bottiglie ancora da riciclare
Divampano le emozioni
le altrui velleità
anche se negli occhi stanchi
sembrano arrancare
Da cosa sono scappato
nei tempi supplementari
cosa è stato
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 | Non era il viola
il colore che preferivi?
Quando mi raccontavi degli inverni milanesi
ai semafori lampeggianti
come restare ipnotizzati
o lasciarsi abbindolare
Non era ottobre
il mese che preferivi?
Dove i passi sono più incerti
sopra il
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 | E come fare
a non perdersi nelle parole
e nel nostro immaginarci
in diverse situazioni
Come fare a non accorciare
le stupide distanze
se i cieli sono uguali
e respiriamo profumi suggeriti
sul terrazzo al basilico
a noi non servirà
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 | Nessuno ci aveva mai detto
che a sorprenderci allo scoperto
e a spararci addosso
sarebbero stati gli alleati
Rimediare alle giornate spese male
che si accumulano sui calendari
nelle carestie di sorrisi
noi uccisi senza preavviso
I tuoi capelli di
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 | Al sacro fuoco dell'arte
preferisco il dio denaro
scrivo e suono
per non andare a lavorare
Non toccate i miei vestiti
quando recito le mie preghiere
di trovare ancora posto
al tavolo delle trattative
Che nell'avere un certo stile
e nel
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 | A cosa stavo pensando
mentre l'ago mi incideva la pelle
al segno indelebile permanente
di noi fabbricati in serie
sopra le nostre macerie
Se all'ombra dei satelliti
che indolenti ci sovrastano
attratto da fasi lunari
congiunzioni
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 | Le tue piccole imperfezioni affiorano appena
Scavo a mano
e rivedo la scena
Se niente ci consola
dormirò ancora
Respiro nuvole dense
da non vedere più i tuoi fiori blu
A volte è normale specchiarsi in pozzanghere
saltarci
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 | Tiepidi ricatti d'inverni
nel mattino ora più denso di insicurezza
nel mio letto ancora troppo largo
Stenti in queste distanze
nei parcheggi dei supermercati
il tempo che si ferma
tranne per chi ti vuol lavare i vetri
E vorrei vorrei
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Invia un messaggio privato a alessandro mazzeo.
 | Subdola cartomante
della riviera di ponente
accavalli le gambe
e fai vedere che non hai mutande
Corrotto maresciallo
della suddetta riviera precedente
spendi spandi stendi
consigli eleganti
Onorata dirigenza
di comune contadino
senza le nostre
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 | Le pozzanghere dei cantieri
e tutto il fango che ne consegue
dai finestrini socchiusi
per disappannare i vetri
ci somministriamo risposte
con le disarmoniche frequenze
Le tessere sanitarie dimenticate
nei distributori di sigarette
le foto
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 | Guardami di sbieco
come fai con i mendicanti
quando i colori sfuggono e sopra i tetti cantiamo
come gatti impazienti
Elargiscimi ancora
uno dei tuoi discorsi seri
a ripercorrere i segni già lasciati
delle tue unghie sugli specchi
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 | Anche se non sai niente di me
dici di sapere tutto dei miei debiti
e dei miei scandali
Perché dovrei darvi la mia croce?
Le congetture rendono sterili
se ancora dai il tuo cuore
e il tuo culo non ne prova colpa
Le questioni più
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Il vento sta cambiando
e il capitano è addormentato
gli sms del mattino al posto della colazione
Tu che ne dici?
Possiamo rifarlo anche domani
tu che ne dici?
ora non ha più senso rimandare
Le pozzanghere improvvise
ce le han
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 | Lo senti quell'odore
di copertoni bruciati
i materassi degli alberghi a ore
con le tracce di sangue e sperma
le siringhe tra l'erba
l'ombra delle ciminiere
le ore a bestemmiare
...sputare sugli specchi
collezionare cordoni ombelicali...
Se
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142 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 142.
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