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Mario Contini
Le 383 poesie di Mario Contini
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| Non si può capire il senso
d’un pensiero
che ti graffia la pelle,
né il silenzio
che imprigiona le parole
trattenendole nel cuore
non si può capire la luce
ch’avvolge due labbra
inumidite da un’emozione,
né il
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Come raggi di sole
i tuoi sorrisi
ma i tuoi occhi son pieni d’ombra
non sfugge
ad uno sguardo accorto
quell’intima tristezza che t’assale
la tua solitudine nel freddo letto,
con desideri zittiti
soffocati
seppur così urlanti
come
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| Ho assistito inerme al trapasso
dei miei giorni lieti
al patimento
d'un cuore trafitto
al supplizio di un'anima persa
ora langue la coscienza
ch'è lesta
a supplire l’incoscienza
nell’ennesimo
percorso della mente
dove rantolano
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| L’odore della morte
copre ogni cosa,
scivola lenta la pietra circolare
che sigillava il mio sepolcro
tremo nel mio pianto
il corpo avvolto
in un sudario insanguinato,
mille folgori squarciano il cielo
rendendo vita anche ai miei
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| Come una puttana fingo i miei orgasmi,
accavallo le nude emozioni
e svelo l’antro nero
del mio intimo più profondo
accarezzo i silenzi e bacio la luce
in un mare dolce
che mi scorre dentro e che bagna
le terre arse del mio cuore
godo
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Non voglio più
bruciare
nei fuochi dell'assenza,
non voglio più
elemosine
né manciate di vita
è nei tuoi occhi
oramai
che vive il mio essere,
come un fiore ch'è eterno
tra le pagine
di un libro
non
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| Largo è quel viale
lungo e tira dritto e gli alberi ai lati
coi fusti all'attenti
la folla che si muove col viso afflitto
è festa triste per l'ultimo degli eventi
dolce quel canto
che mi accompagna
discorda col nero di giacche
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| nascosta tra il respiro
e il cuore
ho una chiave d’oro
e ogni giorno all’alba
apro il grande armadio
dove sono riposte
tutte le mie parole
assonnato,
gli occhi ancora colmi
di sogni,
guardo tra le stampelle
e scelgo le più dolci,
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| comincia con un crampo
allo stomaco
ti si torcono le budella
quando ne hai il sentore,
sudi freddo
e combatti con l'ansia…
-è la pura emozione-
quella che ti prende
e ti mette a soqquadro,
inaspettata, sconvolgente
quella che ti
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è Stella,
la più splendente,
è grazie a lei che mi oriento
è Luna,
così bella e luminosa
e vivo sospeso in un tempo
ch’è senza atmosfera
Lei è Sole,
così calda e radiosa
e mi
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e finalmente entro nel tuo mare
con la mia barca
è stretta la via
ma poi piano piano s'allarga
regna il silenzio rotto dall'acqua
contro la chiglia,
affonda la poppa dentro e poi fuori
è un lento batter di ciglia
s'increspa
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valicando i confini della notte
vivo nel sonno
il contorcersi della mia coscienza,
è l'eterna perdizione
dell'anima e della mente
che afferrano i più deboli dei miei sogni
tramutandoli in incubi
così a volte mentre dormo
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non fa rumore
la neve che cade
soffice e bianca che tutto ricopre
non fanno rumore
nemmeno i miei passi se la calpesto,
passi lenti e così pesanti
vorrei cadesse tanta soffice neve
anche dentro la mia testa,
e poi scuoterla
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| *
è tutta una vita
che cerco e che non trovo,
tutta una vita da raccontare
a tratti bella ma quante ombre
tutta una vita da raccontare
e mai nessuno per ascoltare,
è come osservare eterni tramonti,
il sole che muore ancora e
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| capita che le notti insonni
siano solo il preludio all'incubo
dei miei giorni,
lo nascondo nel pianto
o in tanti bei
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affonda la lingua
nel tuo dolce frutto a scendere e risalire
invadendoti oltre
danza la lingua
tra l’umore dorato di due mezze lune
scivola sul mare e provoca l’onda
che calda s’infrange
trema la lingua
ch’intinge e colora di rosso il tuo
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Ho imparato
a compensare
l'eterea tua presenza
assaporando
corposi silenzi
e odorosi ricordi
certo, è
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tu che
allieti le mie notti
ch'aspetti immobile
dietro questo muro
di cristalli e colori vividi
tu che accendi
e scaldi
i miei momenti inutili
in questo freddo
mondo
di schermi e di satelliti
trasmettendomi
mille e mille
leggi
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scivola lentamente
una carezza d’oblio
sull’arido
deserto del cuore
e sulla quiete siccità dell’anima
timidamente
soffia,
s’insinua la speranza
in punta di piedi, sfrontata
e lieve
giunge e soffia
come vento tra l’erba
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| Mentre cerchi disperatamente
di far rifiorire le tue aiuole,
io sono qui
mesto e solitario
ad arpeggiar belle parole
sostenevi nelle tue tante lune storte
ch'io e i maschi tutti
eravam gemelli,
allora mi sorge un giusto dubbio:
io e il
leggi
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| nascono dentro
e crescono a dismisura,
le alimenta l'ossessione
scuotono le viscere
e vanno su, veloci fino in gola
piangi
quando t’accorgi che sono ancora lì,
che sono rimaste dentro...
le silenti grida
urlate solo a te
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ho ricevuto
da te
infinite ricchezze
donandoti in cambio
solo polvere
e stracci
ma tu,
hai continuato
ad amarmi
pieno di me
ho ignorato il tuo urlo
smarrendomi
ancora
su di un’ultima spiaggia
e tu,
lì m’hai lasciato
a
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E' tempesta
nel cuore
venti forti a soffiare
è scompiglio
è ondata
è un mare a schiantare
e ti voglio e ti prendo
son profeta
son mago
so ch'attendi
impaziente
sulle sponde d'un lago
m'avvolgi d'amore
t'apri
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Il calore è onnipresente
inevitabile
se sei con me
e formidabili visioni
prendono forma
davanti ai miei occhi
assetati di te
splendide dune
curve sinuose
accarezzate da piccoli
vortici d’aria
provocati dal mio respiro
e
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*
ho imparato a parlare
con la solitudine
e mi sono sentito meno solo
*
ho imparato a
sopravvivere alla mancanza
cibandomi dei ricordi
*
ho imparato ad urlare in silenzio
nei momenti
d’inconsolabile sconforto
*
ho imparato che
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| A volte gioco
a contemplare la mia ombra,
a tratti così lunga
a volte corta
a svanire sotto ai piedi,
ripiegata e buffa
quando rasento i muri
è sottile
come lama affilata
sotto al sole di mezzodì
grande e inquietante
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| Tu amore,
eri quel pensiero potente e solitario
che vagava audace nelle sconfinate
vallate dell’anima
e nei terreni scoscesi della mia mente
tu eri quel pensiero
figlio d’aspre e dure battaglie
trafitto da taglienti schegge
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La veste cade,
il tuo corpo nudo
-un incanto-
i tuoi piedi piccoli,
strusciano l’un l’altro
-timidi-
le tue cosce chiuse,
un lieve tremare
-s’aprono-
la tua mano lesta,
a celar labbra dorate
-avide-
il tuo ventre,
s’alza e
leggi
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piovono petali di rosa sul mio petto
aliti di vento sbuffano
tra gli arbusti del cuore,
coltre di nebbia ad offuscare il pensiero
e gemme di rugiada
che rotolano giù
fino all'incavo del mio ventre
sussulto al tuo apparire miracolosa
leggi
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Con i tuoi artigli
di ghiaccio
tu scortichi mani e volto
così freddo
il tuo abbraccio
il mio tepore ormai
è dissolto
sei bianco sei gelido
tu eclissi
strade e dimore
boia impietoso e rigido
alla terra
togli ogni
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383 poesie trovate. In questa pagina dal n° 331 al n° 360.
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