Quadri sconnessi,
tra polvere antica,
È la soffitta.
Pensieri si infrangono,
Tra vecchi bauli,
Scintillio d'emozioni,
immagini lontane
Dove sei?
I mie occhi ti seguono,
Fluttuanti i pensieri,
ti portano vicino,
in quel tempo
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| Giornate invase,
da programmi inutili,
distraggono dal pensare,
da voler capire.
Abuliche presenze,
in un tempo senza stimoli,
d'immagini intenti a demolire,
deviare,
Intorpidire.
Rimanere isolati,
non partecipare,
aiuta a coprire
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| Il tuo corpo,
in lontananza sfuma,
circondato d'aura di illuminar s'addica,
di questo cuor malato,
di un mancato ardire,
della tua voce echi non sentir.
Venere che in me rapisci, ogni voler.
Bellezza unica vaga presenza,
nascondi segreti,
in
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| Dispongo del tempo, per fermare l'attimo,
vivere nel presente, richiamando il passato.
Scoprire il futuro senza cercarlo.
Guardare avanti fissando lo sguardo,
alle domande degli occhi percettori di vita.
Vedere il giorno nascente, vederlo
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| Inutile esistenza,
accendo visioni,
per schiarire l'anima.
Scandagliare deserti,
oasi virtuali,
di vita che arranca.
Luci lontane,
giochi di ombre,
che inganna destini,
alterne vicende,
susseguirsi di istanti.
Brevi trascorsi,
di
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| Era seduto parlava col vuoto,
idee dal tempo confuse,
fluttuante la sua mente nel vento.
Narrava imprese e false parole,
si spacciava per Napoleone.
Una morte improvvisa feri il suo cuore.
Non era malato, ma soltanto un poeta,
non
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| Mi eclisso,
nel mio abisso,
perché io esisto.
Nell'essere imperfetto,
agli occhi altrui,
di giudizio non mi pongo,
se dall'apparir mi distolgo.
A voi lascio ogni sentenza,
poiché del mio pensiero,
non v'è presenza.
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| spessore
che oscura i pensieri,
avvolge la mente,
silenzio impenetrabile,
anima protesa,
a cercare luoghi,
sensazioni,
disperse in vite equidistanti.
armoniose presenze amene
riconciliazioni doverose
illuminanti per occhi grigi
Brusio di
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| L'oscurità
invoca
il tuo silenzio
Il mio volto,
straniero
al tuo sorriso.
Sibilo,
di parole mancate,
la tua voce
sfumata
in lontananza.
Si infrangono orizzonti,
Invalicabili
oltre i quali
ho riposto
il mio
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| Senza confini, trascina ogni emozione il tempo,
In distanze che si riducono nell'attimo,
In cui la solitudine inebriante, evoca un ricordo,
Quella solitudine che serve da rifugio, un luogo
Lontano dai rumori in cui i pensieri tornano in noi.
padroni
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| Luci soffuse;
È il preludio.
Tra poco le tue labbra,
Si uniranno alle mie,
Sentirò la tua lingua,
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Giosuč Necco.
| Un giaciglio tra mura umide,
Il nostro amor satollo,
Dopo che il tempo ha logorato,
Ogni desio di averti.
Nel tedio inverno,
Alla finestra i giorni andavano
Sfumando ogni ardore,
Cercare nei tuoi occhi spenti d'allegria,
Una nuova fiamma di
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| Immortalare distanze nel tempo,
Alla ricerca di profumi lontani,
Voci rincorse nel vento,
Sfumate al primo
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| Perle d'argento in fondali marini,
Per sentire voci e suoni lontani,
Ricordi fuggiti tra correnti impreviste,
Nella profondità della volta celeste.
Un azzurro vivere con il cuor sereno,
Cercando nel tempo un nuovo cammino,
Quante perle
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| Ho visto il mare,
Con il suo impeto,
Le onde stagliarsi,
Lungo la costiera,
Tuoni lampi,
Incupire il mio umore,
Spruzzi d'acqua,
Per toglie angosce.
Un faro,
Speranza di una via possibile,
Salvezza certa arrivati a terra,
Nei giorni funesti
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| Mi fermo per stupirti!
Cerco orizzonti lontani,
Tramonti incantevoli,
Tutto questo c'è già,
Da sempre,
Basta fermarsi,
Respirare il profumo di un momento
E farlo proprio.
Cerco pietre preziose,
Gioielli rari,
Bagliori
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| Il tempo si ferma,
Si veste come un pagliaccio,
Per farci vivere qualche istante di vita.
Quell'allegria volatile,
A volte intangibile,
Che lascia sempre il sereno.
In noi,
Che non ci soffermiamo mai,
A cercare la vita,
Ma la facciamo
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| Piccolo raggio di luna,
che di notte rischiari,
i pensieri,
cammini sui tetti,
sui monti,
il mare rilevi argentato,
il tuo incontro,
rende fortuna,
per coloro,
che sanno seguire la via.
La notte passa,
La tua assenza,
Non mette allegria,
Tu
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| Non c'è strada asfaltata che sia in grado di guidare ogni uomo
verso il proprio destino.
Non c'è montagna innevata, che sappia regalare calore.
Non c'è silenzio che non sappia il tuo nome.
Non c'è il mio nome nel tuo
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| Pensieri migrano verso orizzonti lontani,
cercando di varcare il futuro,
per riprendersi il presente,
nel vespero si confondono nella foschia,
perché domani alla prima luce,
tornerò in cammino.
In sentieri oscuri, seguendo tracce di un
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