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Giorgio Frasca
Le 163 poesie di Giorgio Frasca
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Pieno di attenzioni,
vivo corpo a corpo
con la trasparente anima
in subbuglio.
Debellare la scarna essenza,
fuori
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Disparate trepidazioni
mi pervadono dentro ...
inane amarezza
parla all’interiore,
i fiori le lusinghe
al mio campo del
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Voglio sentirti il sapore
in beata estasi...
mora fonte d’un desiderio.
Assaporarti
in polifonica armonia,
inno
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Vivo d’antiche leggende
d’arte e di colore
fra il brusio
di furtive chiacchiere,
incrociando casualmente
gli occhi
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Verrò a dissetarmi
dalla tua bocca
come volatile o nomade
nella sorgente.
Arriverò come
triste errante
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Grazie a te, bagliore di vita
dal lieve sospiro...
e del tuo elegante incedere
si è ammaliato il mio
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Nascendo mi offrirono
di dipingere la realtà.
Nel corso della vita
riempii il mondo
con apparenze
di paesi e reami,
di alture e coste,
di velieri ed isole,
di macchine e lune,
in questa terra
fra corpi ed anime.
Scoprirò, prima
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E’ la bocca sua...
con le parole mi incanta:
un sensuale miscuglio
per i miei sentimenti!
L’amore, il disamore,
il ragionevole
dei creati!
Guardo il suo sospiro
nell'impermanenza
di vissute immagini,
l’anima che l’avvolge
mi sopraggiunge
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Compartire nella
percezione del fine
ultimo dell’essere,
nobile alimento
dell’esistenza.
Insetto che impollina
la rosa,
pane che si moltiplica,
gioia d’un guarire,
creazione d’un mondo.
Due esseri che si
rincorrono, rinascono
nel
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Oggi il mare
è un giaciglio rifatto
dal tiepido vento,
lascia tutto sul molo,
vieni a solcare il mio cuore.
A perderci tra piccole isole,
mai esplorate da insolite rotte,
là, invisibili lacrime
si mescolano alla salsedine
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Timbrature sfumano saluti ...
s’intuisce il gelo del cuore:
insincere voci cercano.
Vivendo senza tracce,
impercettibili passi
su tappeti di
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Non stupisce più il fiore
vivente nella ciotola
dimenticato fra i colori
della vita?
Non stupisce più
l’insignificante lume
scaldare una casa
nel freddo del consueto?
Non stupisce più
la voce della cuccuma
dove nere
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Ed io stanco del diluvio
cerco la mia casa,
schiudo il portone.
M’insinuo tra ricordi e pace
inciampo nella sensibilità
e sputo fuori parole.
Inseguito fino al cuore
come cane rabbioso,
non eri schiva,
né mai paziente ...
ero
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Il cuore ha finestre sul mare
a ricordare un principio,
il turbine, la quiete, le colorate vele
d’un
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Battiti in attesa
d’un vitale diluvio.
Nel composto incedere,
parlandoti comprendo...
esprimo tue parole
ti esisto, ti
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Aprire lo scrigno
d’un velato sentimento,
e colori, e suoni...
con la docilità di versi
che, l’irrequieta
passione a te rivolge.
Profondamente ammiro
dentro gli occhi
prudenti, scrutare
sensazioni già chiare
nella
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Giorgio Frasca.
Di te, cerco ancora parole.
Cosa sei tu, incantevole,
per questo cuore?
Qualcosa che ferisce, a volte,
e a volte esplode dentro
nelle mie intime percezioni.
Dove sono le radici di te?
Nella mia curiosa anima
o nel mio corpo
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Quando sarò capace
di parlarti,
sarai, donna:
che se io amo quell’opera,
quel libro od una rosa,
avresti voglia d'esser
solo quella cosa.
Quando sarò capace
di darti
quel giacimento d’amore
raccolto nel giardino
dei
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Selvaggia pazzia
come ultima di mie
penitenze mi stremi
fra crucci del cuore.
E’ tanto potente
da illuminarmi
la vita e liberarsi
nel fangoso inverno.
Ma nel cuore vivo
quel viso, quel pensiero,
quel corpo aspro
di vita e di sole.
Il
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Febbrile di pianto
come venerando
d’un sacello,
proteso sullo scoglio
di velati pensieri,
narra oppressi
desii.
C’è tutta la quiete
d’un placido mare,
e non vivo più
di plausi, o lodi,
o stomachevoli
dolcezze,
amore
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Hanno strappato spazi
al mio cuore...
a riempirli di luce
come un tenero Werther.
Nell'amore e nell'ozio
ho riconosciuto la
mia nullità dinanzi
a ciò che per lei dolevo.
Ho compreso un fremito,
contengo ancora
la sua
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Comprendere la risacca
del mare che carezza
la sabbia,
un tremore si diffonde,
s’intona al percuotere
nell’ abbandono
del cuore.
Arriva la gioia, si fonde
alla tua essenza,
corpi che si desiderano
nell’ impeto di
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Mantice, alimenti
l’ardente fuoco
e doni fra bassi tuoni
essenziali gocce
e lente sublimazioni.
Quell’assenza
è lama d’acciaio
che trafigge l’istinto.
Starò bene quando questa
bufera si placherà?
Distratto, un ragno
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Il desiderio irrompe,
l’ardente profumo di grazia
ed intelligenza sublime
declamano il cuore.
Infiamma un amore
spartito col mare
e gocce del mio sangue
saziano una folle passione.
Oggi non alito
più il tuo nome, ma
l’ ansia del tuo
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Tracciando
con la lama della vita
la linea della sorte
sulla mano
come l’anima mi chiese.
Uscii dal mondo
di mezzo alla ricerca
della pura comprensione,
salendo sulla torre alta
a vedere il celeste mare ...
Nulla è
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Questo mare vive
fra gli sbruffi d’impeto
che brandirò prima
di sofferti rimpianti ...
Vedo nel
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Se la parola si attenua
e tu non proferisci
alcun suono,
è la magia di metope
scolpite su cattedrali barocche
a
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Incommensurabile
il mare,
non posso star fermo
sulla riva d’un giorno.
Ad indagare
nell’intima visione
della
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Ti guiderò
nel luogo dove il faro
sparge nella bruma,
quieta isola del silenzio ...
accoglimi
per un momento,
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Velato dalla luce
di lei, brillante stella,
mi rifugio nel giardino
dei poeti che narrano
la libertà sotto
i
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163 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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