| Attorno ad atomi
sinceri come l'acqua
che scorre da fonte ignota,
deliziato da amare consuetudini,
sommerso da momenti di oscurità.
Son così, le cose che assaporo da te,
vive come il sale nevoso
che addolcisce le incomprensioni
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| Triste,
corda finta del mio destino,
sbattuto dall'ultima molecola cerebrale,
a terra dall'illusione nera.
Sorrido, fintamente,
la personalità,
è un abito cucito sulla pelle.
Piango veramente,
dimentico,
lentamente,
tracce
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| Libero,
da ogni senso,
libero prima di nascere,
volo d'aquila su un mondo nero.
Leggero da ogni emozione,
affanni inutili,
gravame dell'inganno
ora, prima e dopo
nessun tempo lo accoglie.
Una melodia suona
nel sorriso di una bimba,
il
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| Ondine,
lunghe dal sapore orientale,
lievi e sottili come l'invisibile,
concrete come sussulti
di gioie dimenticate.
Frescura d'agosto,
sognata, inarrivabile ieri,
ritorno al mondo possibile,
a costruzioni di altri tempi
ed in altri
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| Verso la sera,
il giorno che non ha più il senso,
il buio atteso, speranza dolce,
serbatoio di finite delusioni.
Un momento, lo spazio necessario,
riprese vacillanti, rumori di fondo.
Passo dopo passo,
arriveremo a te,
poesia
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| Come le rose,
colorate di nuovo mondo,
come i profumi dell'oriente perduto,
tutto si muove,
anche nell'irreparabile visione.
Come il tutto in un momento,
l'invisibile ragione fredda,
come il sole nella luna,
duale speranza infranta dalla
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| Raggiunte le vette,
poi perse su per il torrente,
trasporto l'amore,
l'ultimo piacere,
dentro un bicchiere vuoto,
l'invisibile certezza.
A passi incerti,
rammento del tempo
passato tra dolci ricordi,
dei baci lasciati
con calda
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| Oltre quello che vedo,
oltre il mare d'inverno,
oltre me stesso,
l'arroganza pervade me.
Ogni passo ha un senso,
perso nell'immenso sconosciuto,
tutto è in linea con un corpo,
che dimentica altri piaceri.
Il bicchiere d'acqua
bevuto
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| Occhi,
tremendamente spenti,
corrono incessanti
lungo la scia del tempo,
aprono strade
per dissestarle ancora.
Un corpo in movimento,
è l'amore in svenimento.
Cerco ancora l'insoluto,
e sulle spalle dell'amico
scorgo il mio peso
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| Corrono, si intrecciano,
le mille notti dimenticate.
Un raggio di sole,
perso tra le vite abbondonate
nella memoria collettiva.
E se penso a te,
o anche l'invisibile certezza,
e se guardo me,
come prodotto del tempo,
irraggiungibile
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| Ripeto,
frasi non dette ieri,
riconosco
il tempo sostanziale,
e dopo tanto girovagare,
ritrovo l'inganno
nei tuoi occhi,
la morte
dell'anima.
Maschere estive,
oscurano i sensi,
stupide illusioni,
placide emozioni.
Il sentimento padre
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| E adesso lascio
la malinconia alla notte,
e mi incammino,
negli spazi vuoti della mente.
Nessun limite apparente,
dolce immenso,
così breve al mio risveglio.
Conto ancora,
mille passi
per l'infinito,
soffermarsi
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| A volte capita,
che lascio avanti
le incomprensioni.
A volte è così come sembra,
cadere nella trappola è l'abitudine.
Incontri tra fantasmi,
ho perso il vero me nell'universo.
Amori obliati, mentre
colgo un fiore
senza
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| A passi rapidi,
dentro le torture
dell'emozione nera,
battiti armonici,
in sincronia con le sfere celesti.
Poi il risveglio,
nel sonno,
del tempo ordinario,
appari tu, come d'incanto,
sussulto dei corpi,
fremiti universali.
Un solo istante
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| Anche se vedo
tutto svanire,
in attimi caldi
e misteriosi.
Se non c'è niente dopo,
realtà consuete
e l'illusione di un tempo virtuale.
Ricordo che
sono in movimento,
tocco il sapore con la mente
e i piaceri dovuti,
si
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| Che strana
ed inutile passione,
la ricerca del tetto del mondo,
quando attorno,
essenze profumate,
arrichite di sapori lontani,
mi pervadono.
Non correrò più,
verso i luoghi statici
del mio pensare,
no che non seguirò,
il
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Giuseppe Vella.
| Suoni dilatati,
nello spazio siderale,
portano il pensiero
in luoghi incantati.
Poi il risveglio nella terra,
l'avventura senza fine,
sfioro l'immensa compiutezza,
dentro i sensi velati.
Il tempo regala
infinite realtà,
colte nel
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| Rapidità,
o elementi primordiali,
fuggenti ai sensi demenziali.
Precisione ammorbata
dallo stress quotidiano.
Fretta, fretta,
velocità del niente,
a conclusione
un vuoto inesistente.
Vivere il tempo segnato
da un orologio ad
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| Ero, ieri,
fermo su un opinione,
adesso perduta per sempre,
con la ragione.
Prendo l'impulso
dell'emozione,
inseguo la strada
dell'immaginazione,
frenata subito
da una conclusione.
Libero la mente con il caffè,
uno, due e
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| Apro gli occhi
davanti ad un mare aperto,
il sale esce dalla mente,
si appianano i sensi primordiali,
inseguo la scia dell'illusione,
dolce speranza dei giorni mai iniziati.
Apro l'involucro segreto,
sforzandomi di operare in linea
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| Ho dimenticato,
come si cammina,
sopra i tetti del mondo.
Tento inutilmente,
di afferrare l'insondabile motivo,
che credo mi porto dietro,
da tempo immemore.
Un giorno, il sole in alto,
insieme ai tanti conoscenti,
ho lavato questo viso
con
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| Occhi spenti,
occhi morti,
guardano l'irrealtà,
sempre attenti alle finzioni,
svegli solo tempo fà.
E cammino distratto,
inciampo e poi cado,
mi soccorre la critica,
l'offesa divertente.
Occhi belli, luminosi,
dentro ad un corpo
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| Provate a riprovare,
lentamente, gradatamente,
mentre scorre un fiume dirompente.
Occasioni che salutano,
il tempo in maschera,
venti già passati,
correnti aeree impalpabili.
Credete in vecchie forme,
affannatevi con tradizione,
e
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| Nella fretta,
nella casualità,
nelle cose perdute,
nelle idee dormienti,
ho cercato, ho rovistato
e poi mi sono perso
nell'ordine che non comprendo.
Ancora un passo e
continuo a indietreggiare,
non sarà che non c'è
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| Amo il pulviscolo
del mondo cosmico,
che mi rilegge la trama
dell'indefinibile mia eternità.
Sento il senso,
scritto nell'aria,
delle cose innominate,
degli infiniti dubbi.
Non sono oggetto,
nè sentimento,
solo un approdo
per
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| Abbatterò me stesso,
allo sguardo fiero
delle ragioni,
al pensiero grave
delle finzioni,
che allietano
ignari spettatori
di una storia folle.
Canterò delle passioni,
che in un attimo son già morte,
alla musica
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| Il suono e le questioni
rumorose del giorno,
che passano silenti
ai sensi di esseri immortali,
sorpresi da un candido amore.
In cerca di nuovi approdi,
i fanciulli e teneri amanti,
lontano da ogni tetro sguardo,
che possa distruggere
il
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| Sguardo perso
in lontane assonanze,
e flusso dei miei desideri,
che fanno l'amore
con i colori del vento.
Che frenesia d'autore,
illusioni calde,
tempestive frasi
e stupidi ritornelli mentali.
Avvicinandomi al tempo
oramai perso nel vulcano
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| Battere, il piede
in asincronia
al cuore universale.
Accennare l'affano
per una conquista mai avuta
e poi perdersi nel pianto sterile
di un corpo decadente.
Svegliati uomo,
dal sonno e dai lamenti fittizi,
cammina con amorosa violenza,
tra i
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| Altra speme,
in cuor mio,
solo l'evidenza
di un corpo in frantumi.
Altra noia e disprezzo
per un mondo sognato.
Altro e altro ancora,
informe nella sfera dell'astratto,
poltiglia nel campo delle frivolezze
e dei profumi esausti.
Non
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