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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ Annalisa Amadei | |
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Giuseppe Zingale
Le 623 poesie di Giuseppe Zingale
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Io mi rilasso nelle foreste della brughiera.
Ancora intonso il mio avvenire si era accreditato tra le mura della
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Negli accordi viscerali della nostra natura ribolliscono i sensi.
Noi trasognate stelle del crepuscolo abdichiamo ai nostri
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Sulle ali del mio destino convergono i miei sogni.
I campi arati della primavera esultano tronfi.
Non ho memoria di dolenti
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Vinse l'arma spuntata dell'inettitudine a confine delle mie illusioni.
Un gergo arcaico a sottofondo delle mie
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Io e la vita di un solo amore verace,
cullo tra le braccia un infante precoce.
La clessidra del tempo che ingiuria la mia
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Infatuazione dell'anima per i giardini d'aprile.
Non ho più paura di dovere morire.
E lego la mia sorte al
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Nel tempo che accoglie le idee si desta la quiete.
La muta zavorra della mia monotonia cura le ambasce.
Un fiore nello
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Serpeggia nel cuore quella paura di annacquare i sentimenti nella vita incriminata.
Un sole caldo potrebbe far risalire la
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Volevo esorcizzare le mie paure con un gesto d'armonia.
Il vento untore dei deboli non è andato via.
La pacifica
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Amo il decantare dei sogni nell’otre della giovinezza.
Amo vivere nel coraggio della fede nell’immarcescibile tua
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Le ultime grazie del cuore sono i petali delle rose.
Sprofondo nell'armonia delle piccole cose.
La libagione vivandiera
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E finì per rotolare verso la deriva l’ottenebrato silenzio anticelebrativo.
La lenza per pescare i vetusti sorrisi
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Adrenalina pura manda avanti i progetti sul senso del divenire.
Idealistiche sublimazioni esaltano il sapore del saper
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Il mio cuore aleggia come una farfalla da fiore a fiore.
Il ritmo incalzante del lavoro si piega alle ore.
Nelle minuterie
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Il limite delle mie evoluzioni guada di nuovo il fiume.
Gli steccati nei quali mi sono circoscritto sono venuti
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E finì per rotolare a valle tutto il vanto del presente.
Noncurante delle nuove sortite e delle raccomandazioni della
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Giuseppe Zingale.
Le costrizioni della mente erodono la volontà inattiva.
Le tue forvianti inondazioni di silenzio cadono spesso nel
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Mieto indifferenza nel rapportarmi all’esiziale vulnus dell’esistenza.
Baratto i miei giorni col silenzio e la spontanea luce della poesia.
Non colgo a pieno il logos dei pensieri perché sfuggono via nel vento...
Ho un catino di zinco dove
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L’albero a cui tendevo la nuda mano era il germoglio della mia giovinezza.
Arcobaleni imponenti servivano la mia fantasia.
Nella metafora delle mie perplessità macerava il dubbio.
Le lingue battenti sul dolce palato insaporivano
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Mentre draga il tempo di una clessidra avrò di nuovo alzato il vessillo della libertà
Noncurante delle mie priorità idealizzo la realtà apostrofata dagli inganni.
Servo e padrone di me stesso prediligo la cattività e
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Il simposio dei miei ragionamenti matura nel fitto caleidoscopio delle idee.
Di fronte ai meccanismi neuronali che consentono stupori di conoscenza,
mi avvalgo di tutta la semantica del linguaggio
per padroneggiare gli sfoghi neuronali.
Avvinto nelle
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Nodi a scorsoio le mie ansimanti paure.
genuflesso al cospetto della croce nasce la luce sulle mie radure.
un tempo avvincente audacia mi trovava fiero.
oggi non riesco a convivere nel mio maniero.
la sordita’ delle mie passioni mi rende
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Foglie e rami spezzati inun turbinio degli avvinti malumori.
Un lunga gestazione dei pensieri mi convincono che se cedi muori.
La lontananza dagli azzurri sorrisi gravita nella coltre dell’indolenza.
Elemosinare una parola dall’altro appare difficile
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Vista la luce inondare l'alba della ragione,
coglievo nel mio sguardo un vento di illusione.
La verità nascoste tra le preziose cose imbarazzava il mio sentire.
Alla finestra della vita il tempo ancora vergine armonizzava il divenire.
Nudo tra
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Torna la nostalgica quiete nel trapassato dolore.
I languidi raggi di sole schiudono le nuove miserie.
Domani sarà come oggi a infierire sul danno.
Nell'intercapedine tra l'oscuro e il silenzio si narra questa vita.
Colgo gli effetti dei
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Coloro le mie passioni con l’arcobaleno
Dei giorni migliori.
Un affresco di rara bellezza orna la volta
della Chiesa interiore.
Il succedersi d’immagini racchiuse
nelle Oasi Primaverili regalano
pause sublimatorie.
Il velo degli angeli mi copre il
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Invecchia prematura la vicaria esistenza.
Stemperato l’ardore scema nell’indifferrenza.
Quantunque gli ultimi voli tracciano il mare,
rimane il destino nel tuo semplice barattare.
La veggenza di tempi migliori arriva lungimirante nei campi
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Ricordo quei sorrisi sulla battigia a delimitare cielo e mare.
Le corse sulla sabbia ad ingrandire il cuore.
Noi due espressioni forti di una vita che ci rincorre.
Brani intonati di uno spartito generoso.
Mani che si tendono fino a
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Tu oh mio fausto disegno del destino.
Stella lucente fai brillare il mio sorriso.
Tessi paziente la tela dei nostri giorni lieti.
Culmine della nostra vocazione d'amore
respiramo liberi i nostri sensi d'estate.
Nell'inverno dei nostri bisogni non
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Nell’immagine armoniosa della natura colgo sempre emozioni nuove.
L’incedere bonario del tempo mi affascina e non mi delude.
Pregno di sapori e colori accolgo dentro l’anima il verbo dell’assoluto.
Lo smalto della giovinezza sembra soffiare il suo
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623 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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