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♦ Stefano Castellano | |
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Luglio 2025 |
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Giuseppe Zingale
Le 623 poesie di Giuseppe Zingale
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Manca il sale nei pensieri non condivsi.
Il grumo dell'anima sfalda la mia antinomia.
Vecchie scellerrate aberrazioni di stile decantanano leggere.
Sul precipizio della mia incosistenza mi consegno al vuoto.
Dove accordare le melodie del silenzio
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Le chiese chiuse al frutto votivo del Sole.
Il casus belli del mio tempestoso mare.
La foresta dei sogni che avvinghia imperiosa.
Nella notte della giovinezza fulgida è la rosa.
Ma quando giunge la follia del pensiero,
scopro le carte al
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Vivida forza, azzurro del creato,
mistico candore del roseo fato.
Assonanza stentorea di un melodioso canto.
Frutto della bellezza, prezioso vanto.
Con te rifuggo dal silenzio e dall'ambascia.
Tu grano maturo, io bimbo in tenera fascia.
Nel cielo
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Al raduno dei cirri mi immergo imponderabile.
Le facce sparse nell'anonimato non si configurano.
Un'ebbrezza scivola lungo la schiena e mi ridesta.
Tormentare il silenzio con la ragione mi fa specie.
La vacanza affettiva delle abitudini non smorza
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Non finirò mai di esorcizzare le mie ansie per sciogliermi dalle catene.
Il vento dell'allegria trova sempre porte aperte nel varco delle mie pene.
Disgiunto dalla follia della realtà procaccio meditati peccati.
La mia insoferrenza nasce
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Io antesignano di una mistificata incoscenza porgo i miei occhi al rosso della vergogna.
Non subirò patimenti ma drastici malesseri che inficiano il corpo votato all'anarchia.
Colpito dal dissennato ludibrio varcherò le soglie del peccato
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Io raccoglitore di mute parole nella penombra della solitudine
rinnego il deserto del peccato e dell'accidia.
Incomunicabile un destino mi assale furibondo.
Dove lascerò le mie spore, spero nascerà il diletto.
Dove cadrà la
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Al ritorno dalla beatitudine emozionale
incarnata nella stagione delle verdi terre,
si configura in me una nuova poesia.
Lo specchio dei ricordi diventa narciso;
un fuoco di sentimenti vive la sua vanagloria.
Il seme della fertilità lascia
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Mistico ricercatore dell'involuto silenzio adopero il tempo nelle preziose intenzioni.
Cotanta volontà di introspezione adombra il sorriso.
Nella deriva dei miei pensieri guadagno la noia.
Morbida tenerezza la speme del destino.
Discepoli
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L'ebbrezza di un sogno straripa tra i ricordi.
Venti di redenzione cullano l'anima nei suoi melodiosi accordi.
Vige la tentazione di credere al peccato nella falsa declamazione.
I luoghi a me cari parlano sempre di riconciliazione.
Degno di solida
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Io ramingo tessitore di silenzi,
non tollero più le gesta di chi nasconde secondi intenti.
L'alba dei sogni è ormai passata.
Questo compassionevole diario mi strugge.
Le amare considerazioni sul destino sono ombra che rugge.
Il volo
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Ho solo occhi per rimirar il tuo incanto.
Veglie notturne per l'eros di vanto.
Strade strette le incomprensioni oramai assorbite.
Corpi abituati al dolore delle ferite.
Nel cielo della nostra domenica brilla la Luna,
compagna misteriosa e
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Leggo nei tuoi occhi l'incanto del sole,
del mare, della montagna e delle compassate parole.
Vibro nel vento che ti accarezza i capelli.
Sei la cura dei mio sonno perso nelle valli.
La panacea per il mio dolore,
felice sembianza del mio
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Amore che sorride al cielo della tua memoria
Quanti ricordi affiorano nei labirinti dei ricordi in crinoline.
La mescita della parola armonizzavoa i vuoti spettrali.
Il mare dei nostri desideri aveva onde lunghe.
Circoscritti perimetri, le ansimanti
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Entro nel lago dei tuoi occhi per indorare il giorno.
Ascolto in trepida attesa le tue parole.
Sei tornata dal teatro di passati eventi seminando spore fruttuose.
Nel cielo dei nostri incontri mi fai adorare la Luna.
Colgo per te i fiori più
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Nell'asfittica paura assurge a Ninfa Celeste l'apoteosi del silenzio.
Il mio canto notturno incontra rapito le dicotomie della conoscenza.
Nulla è più sensato del pereginare sillogistico.
La mente trova un assolo nell'assolutismo del
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Giuseppe Zingale.
Negli occhi miei indiscreti affabulatori di sogni si scorge il tuo sorriso.
Sole e Luna magiche indorano il tuo bel viso.
Le gratificazioni che ricevo dal tuo amore sono zolle fertili.
Luoghi, momenti, sapori si incardinano sulle rive di giorni
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Grandi le stive del cuore a contenere innamorati sentimenti.
Frutti preziosi di ogni giorno nei suoi camminamenti.
Il varo di nuove abitudini deve fare il suo corso.
Mobile il carattere deve adattare sapiente il discorso.
Nella virtù della
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I sobbalzi del tempo inquinavano l'azzurro dei sogni.
Veglie alte rompevano il ghiaccio del sonno.
Cercavo oasi protette e mentori felici .
Il richiamo della follia smarginava le tempra.
Vivere al cospetto dell'imponderabile mi gratifica
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Polvere di sogni decantati all'alba mi costringe alla resa.
Turbe emozionali giganteggiano nel fuoco delle mie passioni.
Quando tornerò in punta di piedi risanero l'aria inquieta.
Un volto nuovo, sembianza dell'empatia colorirà
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Nel campo delle mie doloranti miserie ho seminato un sogno.
Verità e inadeguatezza la fanno da padrona.
Scivolare in basso verso gli inferi dello scoramento non mi è più congeniale.
Un altro stadio di crescita ha sopravanzato i mie
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Dona te stessa alle evasioni della mistica natura.
Il frutto acerbo maturerà solidale.
Nelle pieghe del tempo infingardo si assotiglia come candida neve la poesia del ricordo.
Scorrono nuvole nei pregressi silenzi fino a smarginare gli
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Nel disdegnare la mia irreversibile apatia sacro torna il sorriso.
Mille verità e quotazioni dell'anima aleggiano sulle rosee cupole della fantasia.
Non metto nessun freno alla mia desertificazione del silenzio.
Avvezzo oramai all'implosione
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Il tratto indistinto di una zona d'ombra marcava il mio territorio.
Sulla pelle ansimante si spogliava l'anima dei suoi desideri.
Obsoleta e abbandonata gemeva la follia del temperamento.
Un'oasi alabastrina agognava di nuovo il suo peculiare
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Io maniscalco delle mie frustrazioni offro alla natura la mia indulgenza.
Pace e carità conservano la loro tolleranza.
Nel vulgo del mio poetare smarrisco le clessidre del tempo.
Amo le vaghe stelle del mattino che rincorrono il vento.
Luci ed
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Catalizzatore dei riflessi di luce ingombro il silenzio.
Nell'accezione più lata della mia insipienza derogo la sorte al pastore.
Racchiude in se tutte le anime della natura.
Ombroso ma riflessivo cura la sensibilità e il disegno.
Guida
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L'ego mio prosaico si scinde in mille fiori.
I fiori in mille pistilli.
Le api, i miei desideri, stemperano il logos.
Un fiume di pensieri suggella il nettare puro.
La vita accondiscendente ammalia la mia natura.
Nel progredire dell'ozio gentile
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Se questi anni hanno coniugato l'idem sentire delle mie peculiarutà non avrò più nemici.
Gesti profusi d'ardore e d'amicizia scontano con dolore i miei solidali contratti empatici.
Nella ricerca di un bene comune brilla una
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Tu ritratto idiliaco di un'artista famosa.
Mi fai battere il cuore senza resa.
Nella quotidiana effervescenza dei sentimenti mi sei mentore.
Occhi di cerbiatto, levighi dentro te la pazienza dello scultore.
Nella memoria dei nostri anni tessi la tela
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Io mendace peccato nell''agone della follia
Turbata quiete mi spinge alla paranoia.
L'evento mistico che dirime ogni cosa
é l'assoluta presa di coscienza di sé.
Non frizzi, non lazzi, ma peripatetiche intuizioni
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623 poesie trovate. In questa pagina dal n° 361 al n° 390.
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